“Matrimoni gay? Contrario”. “Diritto all’eutanasia? Contrario”. “Liberalizzazione delle droghe leggere? Contrario”. “Io sto dalla parte di Marchionne, dalla parte di chi sta investendo sul futuro delle aziende…”. “Referendum? Voterò ‘no’ all’abolizione della remunerazione sull’acqua”. “Sbaglia il Pd ad aderire allo sciopero della Cgil”. “Mi ritrovo nella lettera della Bce. Sì all’aumento dell’età pensionabile”.
Sono solo alcune delle celebri frasi pronunciate da Matteo Renzi tra il 2008 e il 2011.

Ieri, a Verona, nel presentare la sua candidatura alle primarie in una location molto simile a una convention elettorale americana (repubblicana) Renzi ha arringato la folla: “Non ho paura di prendere voti di chi ha votato centrodestra”.

Se c’è un pregio da riconoscere a Renzi è la coerenza: appena diciannovenne, nel 1994, partecipò come concorrente a “la Ruota della fortuna“, nota trasmissione delle reti di Berlusconi. Due anni fa, in gran segreto si è recato a cospetto del Cavaliere premier; non negli uffici istituzionali di Palazzo Chigi ma nella villa di Arcore, nota sede di incontri politici sobri e misurati.

Ieri coeRenzi ha aperto la sua campagna elettorale con un appello ideale “a chi in passato ha votato per Berlusconi”. Tra i primi a commentare il suo discorso il segretario del Pdl, Angelino Alfano che ha esclamato: “le proposte di Renzi sono molto simili alle nostre. E se dovesse perdere le primarie del Pd, “finirà per votare per noi”. O perché no, candidarsi con il Popolo della Libertà.
D’altronde, come recentemente ha confessato l’europarlamentare (!) Iva Zanicchi: “tutte le donne del Pdl amano Renzi”…

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