“Vorrei ricordare ad Ingroia, che si presenta come delfino di Borsellino, che certamente Borsellino lo stimava, ma che non sopportava che Ingroia nel suo ufficio, al posto del crocifisso o della foto del Presidente della Repubblica del tempo, ci tenesse Che Guevara”. Sono le parole di fuoco che Calogero Mannino ha pronunciato ieri durante il question time in Aula alla Camera. “Ingroia è un politico che va in giro e si serve di quel processo” – prosegue il deputato del Gruppo Misto Repubblicani-Azionisti, che nel suo intervento ha lanciato una dura invettiva contro il pm siciliano, reo di averlo rinviato a giudizio per la trattativa Stato-mafia. “Siamo in presenza di un processo che non è un polverone, è una fangaglia” – accusa l’ex Ministro dell’Agricoltura -“Mi accusano di aver indotto i Ros ad aprire una trattativa. Sapete con chi? Con Ciancimino, proprio quel Ciancimino che io ho buttato fuori dalla Democrazia cristiana nel 1983″. E ancora: “Provenzano e Riina brinderanno ad Ingroia, che poi li porta a processo insieme a Mannino, che ha buttato fuori Ciancimino dalla Democrazia cristiana, a Mori e Subranni che l’hanno arrestato” E infine l’affondo: “Ingroia mi fa un processo e lo dedica a Borsellino. Non ho mai parlato dei miei rapporti personali né con Borsellino, né con Falcone ma basterebbe dire che appartenevamo allo stesso anno e allo stesso corso di Giurisprudenza” di Gisella Ruccia

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