Giornalisti e sviluppatori si incontrano per confrontarsi e applicare le nuove tecnologie al mondo dell’informazione, dalla visualizzazione grafica dei dati al data journalism. Ma anche per capire, ad esempio, tramite appositi strumenti online, se una foto caricata su flickr o un video su youtube sono autentici o ‘fake’. Il format si chiama Hacks Hackers, è partito negli Stati Uniti e questa sera sbarca ufficialmente a Milano. Presentato al Festival di Perugia 2012, il meetup è già approdato a Bologna e ha riscosso curiosità e interesse tra giornalisti e informatici. Oggi in particolare, infatti, è necessaria una stretta sinergia tra le due categorie di addetti ai lavori per generare nuove modalità di fruizione dei contenuti ispirate alla multimedialità e alla partecipazione dei lettori.
Nato oltreoceano nel 2009 su iniziativa di Burt Herman, ex corrispondente della Associated Press, Aron Pilhofer del New York Times e Rich Gordon della Medill School of Journalism presso la Northwestern University, Hacks Hackers voleva creare “un network di persone che conciliassero le finalità del giornalismo con l’innovazione della Rete”. Da San Francisco i meetup si sono diffusi a New York, Boston e Austin fino a estendersi in America Latina e in Europa. Per ora solo a Londra, Birmingham e Bruxelles.
L’incontro di questa sera a Milano, organizzato da Eleonora Bianchini del fattoquotidiano.it e da Guido Romeo di Wired.it, si svolgerà dalle 21 presso la Cascina Cuccagna (via Cuccagna 2/4, ang. via Muratori). Sarà possibile seguirlo su twitter @HacksHackersMI e in diretta streaming. Gli ospiti della serata saranno Claudio Agosti e Fabio Pietrosanti di Global Leaks, Daniele Belleri che presenterà “Il giro della nera”, la mappa della cronaca nera 2010 di Milano, e il progetto “Density Design” del Politecnico di Milano sul design dell’informazione.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez