L’ennesimo lutto ha dato la possibilità di tracciare una linea definitiva: François Hollande ha annunciato il ritiro delle truppe dall’Afghanistan: inizierà già a luglio. Stamani un kamikaze afghano ha ucciso quattro militari francesi e ne ha feriti gravemente altri 5. Così il presidente francese ha annunciato, in un discorso solenne alla nazione, che la Francia inizierà a ritirare le sue truppe dall’Afghanistan già dal prossimo mese.

I terroristi hanno “colpito tutta la Francia” ha dichiarato Hollande, esprimendo il suo “profondo cordoglio” per l’accaduto; domani il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian partirà per Kabul. Rendendo omaggio al “coraggio e al sacrificio” delle truppe francesi in Afghanistan, il titolare dell’Eliseo ha chiesto al suo ministro degli Esteri Laurent Fabius di recarsi domani sul posto. Il capo dello Stato vuole far rientrare in patria fino all’ultimo uomo impiegato in Afghanistan entro l’anno, anticipando di 12 mesi il programma di rimpatrio già annunciato dal suo predecessore, Nicolas Sarkozy

La cronaca dell’attentato, secondo quanto ricostruito finora, parla di un kamikaze nascosto sotto un burqa che si è fatto esplodere nei pressi di un reparto di soldati del contingente francese della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) in un villaggio della provincia nord-orientale afghana di Kapisa, uccidendone quattro e ferendone 5 in modo grave.

L’attacco, immediatamente rivendicato dal portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid che ha per altro esagerato il numero dei soldati morti (12) aggiungendovi anche alcuni agenti della polizia afghana, è stato frutto di un piano che, purtroppo, ha funzionato alla perfezione. L’Isaf aveva infatti ricevuto in mattinata una segnalazione, considerata attendibile, riguardante la presenza di un ordigno esplosivo sotto un ponte vicino ad un bazar di un villaggio del distretto di Nijrab. Questo ha fatto scattare un’operazione coordinata dagli artificieri francesi che si sono diretti verso l’area indicata. E’ stato a questo punto che l’attentatore suicida, mimetizzatosi sotto un burqa carta da zucchero, uno stratagemma più volte usato in passato dai talebani, si è avvicinato ai militari attivando la carica che portava indosso. Lo scoppio ravvicinato, ha detto il portavoce della polizia provinciale Asadullah Hamidi, “ha investito in pieno i francesi, quattro dei quali sono morti sul colpo, mentre cinque sono rimasti feriti, insieme ad altri tre civili”.

Con quelle odierne, le vittime militari francesi nell’ambito dell’Operazione Enduring Freedom dell’Isaf cominciata nel 2001 sono salite a 87. Inoltre i quattro militari deceduti sono anche i primi che la Francia piange da quando il presidente Hollande è entrato all’Eliseo.

Lo stesso Hollande aveva compiuto giorni fa un viaggio lampo in Afghanistan per confermare, proprio in un discorso alle truppe francesi concentrate nel distretto di Nijrab (provincia di Kapisa) dove è avvenuto l’attentato, il ritiro entro l’anno delle forze da combattimento (2mila uomini su un totale di 3.550). Questa decisione, che prenderà il via in luglio e si concluderà in dicembre, è stata ribadita anche oggi dal capo di Stato francese.

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