Un’iniziativa per chiedere le dimissioni di Roberto Formigoni che accompagna la mozione di sfiducia che Pd, Idv e Sel presenteranno mercoledì 6 giugno in Consiglio regionale. Il governatore è finito al centro delle polemiche a seguito delle indiscrezioni nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri e dei presunti favori da parte di Pierluigi Daccò.

Tutto nasce dal blog di Pippo Civati, consigliere del Pirellone, che con l’hashtag #liberalasedia ha invitato gli elettori a inviare le proprie istanze che verranno presentate in sede consiliare. “Ora chiedo a voi il ‘vostro’ motivo per sostenere la mozione: le ragioni, insomma, perché finalmente Formigoni liberi la sedia”, scrive nel post. “Stiamo raccogliendo tutti i suggerimenti di chi vorrà scriverci – spiega Civati al fattoquotidiano.it.- Già a inizio della campagna delle scorse amministrative ci eravamo riuniti sotto la sede della Regione in un sit in per chiedere le dimissioni, ma questa volta vogliamo che la nostra richiesta si estenda alla piazza mediatica. Le ‘ragioni’ degli elettori per chiedere il passo indietro di Formigoni saranno riportate sul blog e anche sul mio sito personale. Le raccogliamo per presentarle anche in aula mercoledì”.

Il presidente della Regione Lombardia è sempre più sotto pressione per i suoi rapporti con il faccendiere Pierangelo Daccò, in carcere dal 15 novembre 2011. La Procura di Milano gli contesta di aver incassato all’estero oltre 70 milioni di euro dalla Fondazione Maugeri, che così lo “ringraziava” per i suoi interventi presso la Regione, capaci di “aprire porte”, “sbloccare pagamenti” e ottenere finanziamenti. Tutto merito della sua amicizia con Formigoni, “ringraziato” a sua volta con viaggi a Parigi, vacanze ai Caraibi, cene in ristoranti dal conto choc e yacht a disposizione per vacanze da sogno. Ha avuto a disposizione, per esempio, la barca “Ojala” per quattro mesi dell’estate 2007: con contratto d’affitto di 36 mila euro al mese, totale 144 euro. Mai pagati, dunque regalati a Formigoni e al suo convivente Alberto Perego. Nessun problema, per il presidentissimo: “Mi concedo due settimane di vacanza in estate e una a Natale, le passo sempre in Italia”, anche se “due volte mi sono concesso un’eccezione passandole alle Antille e pagandole con il mio reddito”. Mercoledì l’opposizione in Regione gli chiederà di fare un passo indietro. 

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