Un uomo ha aperto il fuoco sui passanti dal tetto di un centro commerciale in un villaggio finlandese, uccidendo una ragazza di 18 anni e un ragazzo della stessa età, morto in mattinata all’ospedale. Altre sette persone persone sono rimaste ferite L’assassino, anche lui diciottenne, è stato arrestato poche ore dopo senza che opponesse resistenza. Alcuni feriti, tra cui una poliziotta di 23 anni, sono in condizioni gravi.

Dalle prime indagini sembra che nel mirino ci fosse la squadra locale di baseball, l’Hyvinkaan Tahko, che aveva appena vinto una partita: il diciottenne morto e alcuni dei feriti erano infatti suoi giocatori. La polizia non ha tuttavia voluto dire se il killer conoscesse le sue vittime.

Il giovane, in tuta mimetica e armato di due fucili, ha aperto il fuoco alle due del mattino sugli avventori di bar e ristoranti di Hyvinkaa, un villaggio 56 chilometri a nord di Helsinki. Alcuni feriti sono stati ricoverati nell’ospedale locale e altri sono stati portati in strutture della capitale. L’assassino non aveva precedenti penali e non possedeva un porto d’armi. La Finlandia non è nuova a questo tipo di sparatorie: dal 2000 33 persone sono state uccise in incidenti a fuoco all’interno di scuole o centri commerciali. Dal 2009 è stata anche inasprita la legge sul porto d’armi, che aveva portato il Paese scandinavo ad avere una percentuale di persone armate tra le più alte al mondo.

Meno di un anno fa nella vicina Norvegia l’estremista di destra Anders Behring Breivik uccise 77 persone tra Oslo e l’isola di Utoya. In Finlandia è ancora vivo il ricordo di altre stragi: nel novembre 2007 uno studente di 18 anni uccise otto persone in un liceo vicino a Helsinki e poi si tolse la vita. Nel settembre 2008 un 22enne uccise 10 persone nel villaggio di Kauhajoki prima di spararsi. Nel dicembre 2009 un uomo si suicidò dopo aver accoltellato a morte l’ex fidanzata e aver ucciso quattro persone a colpi di pistola in un centro commerciale di Espoo.

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