Oggi farò una dichiarazione di voto. Di un voto ideale, non essendo residente a Palermo, ma credo abbia ugualmente lo stesso valore. Anzi, farò una dichiarazione un po’ diversa dal solito, perché non mi metterò ad indicare nessun partito, nessun simbolo vuoto e inanimato, ma delle persone vere. Dei visi puliti. Dei cittadini che conosco da anni e per i quali voterei ad occhi chiusi.

I ragazzi del Movimento Cinque Stelle di Palermo.

Li ho conosciuti per la prima volta quando scesi a Palermo nel 2009, l’anno in cui Salvatore Borsellino chiamò a raccolta per la prima volta le sue “Agende Rosse” per impedire la profanazione di quella via d’Amelio dove, anno dopo anno, gli “avvoltoi” si presentavano puntualmente a depositare corone di Stato non volute e non apprezzate.

Erano tutti lì, ad aiutare, a farsi in quattro, e così è stato per gli anni successivi e per tutte le altre iniziative antimafia organizzate con noi. E probabilmente di questo particolare pochi erano a conoscenza, perché questi ragazzi sono sempre dietro le quinte, dietro il palco e mai sopra. Anzi, a volte il palco lo montano proprio.

Sono ragazzi fuori da tutte quelle logiche politiche a cui ci hanno abituati da decenni, e non parlo solo della scelta democratica con la quale hanno deciso il loro leader, Riccardo Nuti, (ben diversa dal clima di “guerra” che si è respirato in altre sedi), ma dei loro comportamenti quotidiani. Oggi ho visto, per fare un esempio, una di loro che pubblicizzava il nome di un’altra sua “contendente” di lista sulla sua pagina facebook. Esempio evidente di come le idee e le proposte contino più delle persone, in quel gruppo.

Ognuno di noi si sarà sicuramente fatto una precisa opinione su Beppe Grillo e sul suo movimento ma che questa sia positiva o negativa non cambia il fatto che nel Comune di Palermo non entreranno Grillo o Casaleggio ma ragazzi come Giorgio Ciaccio, Azzurra Cancelleri, Samantha Dru Busalacchi, Riccardo Nuti, Giulia Di Vita, Maria Rita Rigogliuso e che saranno loro a proporre, a discutere e a votare nel consiglio. Sarà tutto, e solamente, nelle mani di questi ragazzi pieni di ideali e di idee, che hanno dimostrato in più di un’occasione la loro onestà e indipendenza da ogni comando precostituito.

Invidierò molto i palermitani domenica e lunedì prossimi. Perché, se avessi avuto la residenza a Palermo, sarei sicuramente rientrata in possesso di quella voglia di tirar fuori di nuovo dal comodino la mia tessera elettorale e di quell’eccitazione propria dei momenti in cui si è certi di star contribuendo a migliorare questo mondo. O, in questo caso, la propria città.

In bocca al lupo, ragazzi.

di Federica Fabbretti

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