Cinquecentomila persone, come e più del solito, nonostante la pioggia e la crisi. La partecipazione al concerto di piazza San Giovanni a Roma è straordinaria come ogni primo maggio. Lo spirito, però, non è di festa: “E’ un primo maggio triste, come dice la Fornero”, ammette un manifestante, “di certo non per il ministro, ma per chi ha perso il lavoro, chi è pieno di debiti, chi decide di suicidarsi”. Un uomo in mezzo alla folla tiene alto un necrologio che sancisce la “morte del lavoro”: “Cosa dovremmo festeggiare”, chiede ironicamente, “la disoccupazione o gli esodati?” di Tommaso Rodano
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