“La manifestazione delle idee attraverso modi discutibili non ha niente a che fare con la democrazia”. Così il procuratore capo della Procura di Torino Giancarlo Caselli, ospite del Comune di Milano per un incontro sul tema della legalità. “Non abbiamo mai criminalizzato il movimento notav”, ha aggiunto il magistrato, rispondendo a una domanda sulle opinioni del collega Livio Pepino che si era espresso contro la carcerazione preventiva dei manifestanti arrestati per i fatti dell’estate scorsa in Val di Susa. “Quello che dice Pepino non ha nulla a che fare con la realtà dei fatti”, spiega Caselli, “sarebbe come dire che perseguendo lo stupro si criminalizza il sesso”  di Franz Baraggino

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