Carlo Giovanardi chiama a raccolta i suoi avvocati e prova a placare le polemiche a suon di denunce. Dopo aver accusato Radio 24 di aver manipolato le sue frasi sui baci gay, l’ex sottosegretario ha detto di volersi rivolgersi all’Ordine dei giornalisti, per “smascherare chi è malafede”. Nel mirino anche il segretario del Pd di Modena, Davide Baruffi. Pronta per lui una querela per aver definito indifferente l’atteggiamento di Giovanardi di fronte ai sospetti di infiltrazioni malavitose tra gli iscritti al partito.

Da giorni l’ex sottosegretario è nella bufera mediatica e politica. Prima la denuncia della deputata del Pdl modenese Isabella Bertolini, sulle presunte anomalie nel tesseramento e il rischio di infiltrazioni mafiose. Poi l’intervista a Radio 24, in cui Giovanardi si lascia andare a esternazioni antigay, che scatenano ben presto un putiferio. Insomma non passa giorno che il suo nome non finisca sui giornali. Ora, dopo flash mob, manifestazioni, una raffica di sfottò a base di baci collettivi e ironiche “limonate” di piazza, e con un partito commissariato dal segretario Angelino Alfano e tenuto sotto stretta osservazione dall’inviato speciale Denis Verdini, Giovanardi rompe gli indugi e passa al contrattacco.

“Nelle prossime ore – ha annunciato in una nota – presenterò un esposto all’Ordine dei giornalisti della Lombardia, con le prove indiscutibili della manipolazione effettuata da Radio 24 nei suoi comunicati alle agenzie di stampa, per chiarire fino in fondo l’accaduto e smascherare chi in malafede continua a fare polemiche”. Già nei giorni scorsi, di fronte alle diverse manifestazioni di protesta organizzate, tra gli altri, anche dalle associazioni per i diritti lgbt, il senatore aveva fatto una parziale marcia indietro, dicendo di essere vittima di un taglia e cuci fatto ad arte per generare polemiche : “Sono stato frainteso. Non esiste nessun atteggiamento omofobo da parte mia, ma semplicemente la difesa di regole di buona educazione che devono valere per tutti, etero ed omosessuali”.

Sembra poi intenzionato a dichiarare guerra anche al segretario del Pd modenese, Davide Baruffi, per alcune affermazioni fatte domenica pomeriggio, dal palco di piazza Matteotti di Modena, durante la manifestazione messa in piedi dai giovani democratici. “Devo prendere atto  – si legge ancora nel comunicato – con rammarico delle mancate scuse per la sua affermazione che io avrei fatto finta di niente sulle denunce di infiltrazioni mafiose nel Pdl. Di questa grave affermazione risponderà in tribunale in considerazione del fatto che, prima ancora di queste denunce, ho segnalato al partito a Roma di non accettare come iscritti una ventina di nomi chiacchierati”.

g.z.

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