” Fermare gli aguzzini..”, ha esclamato il Papa durante la messa di Natale. Questa volta la pensiamo come lui, anzi vorremmo che, almeno in questa occasione, credenti e non credenti si ritrovassero in quello che potrebbe diventare un comune impegno per il prossimo anno.

Aguzzini sono, per esempio, coloro che ammazzano i nigeriani che stanno pregando.
Aguzzini sono coloro che sparano ai senegalesi a Firenze.
Aguzzini sono quelli che preparano il terreno a quelli che poi prenderanno la pistola.
Aguzzini sono quelli che preparano le liste di proscrizione contro i diversi.
Aguzzini sono quelli che fanno strage dei corpi dei bambini, religiosi compresi.
Aguzzini sono quelli che negano la “giusta mercede”, per usare il linguaggio delle scritture.
Aguzzini sono quelli che mandano gli altri a morire sul lavoro e di lavoro.
Aguzzini sono i mafiosi e i loro protettori.
Aguzzini sono quelli che pestano e bruciano, i neri, gli omosessuali, gli ebrei, i palestinesi….
Aguzzino è chiunque si pieghi davanti al forte ed usi la forza contro il debole.

Questi sono 10 esempi di aguzzini, ciascuno aggiunga il suo aguzzino ed  insieme contrastiamoli sempre, comunque, dovunque, come ha fatto Giorgio Bocca, maestro di giornalismo, uomo libero, partigiano della libertà e della Costituzione, uno che gli aguzzini li ha davvero contrastati con la parola, con la penna, e quando non vi erano altre possibile possibillità,
anche con il fucile.

Articolo Precedente

Per me Giorgio Bocca era il giornalismo

next
Articolo Successivo

Giornalista e partigiano, ci ha insegnato la libertà

next