Il simbolo della Regione Sicilia

Il marito, Gesualdo Campo, guida il dipartimento dei Beni culturali della Regione Sicilia, la moglie Luisa Paladino, da dirigente del Polo museale di Catania è stata promossa a capo dell’Unità operativa per i beni storici-artistici alla Soprintendenza etnea: una promozione che ha fatto schizzare in alto la sua busta paga, da 5.164 a 15.494 euro di sola indennità aggiuntiva. E da chi è stata promossa? Dal marito stesso, che con un tratto di penna ha proiettato in alto la carriera della moglie.

Miracoli della burocrazia siciliana che sembra non temere i tempi delle vacche magre annunciati dal governatore Raffaele Lombardo e resta sorda ad ogni appello anti-sprechi lanciato dal presidente della Regione. In nome del ‘’tengo famiglia’’, la busta paga lievita anche a dispetto delle regole: a Palermo, infatti, alla dirigente dell’unità operativa per i beni storici artistici, Campo ha concesso un’indennità pari a 10mila e 800 euro; alla moglie, a Catania, invece, per lo stesso identico tipo di responsabilità, l’importo è di 15mila 494 euro, ‘’ovvero – sottolineano i Cobas, che hanno denunciato il caso – la cifra massima assegnabile a un’unità operativa nella Regione siciliana: comunque, circa il 50% in più dell’importo corrisposto alla collega palermitana”. E ‘’visto il grado di parentela della dirigente catanese con Gesualdo Campo – prosegue il sindacato – sembrerebbe che nessuno si sia preoccupato che ciò possa avere assunto il profilo del cattivo gusto, della mancanza di bon ton istituzionale e, chissà, dell’eccesso di onnipotenza e di danno all’immagine della pubblica amministrazione”. Ecco perché i Cobas segnalano a Lombardo,’’ come da lui stesso richiesto’’ questa storia ‘’per inserirla nel suo blog nel rispetto di una corretta e completa informazione a tutti i cittadini’’.

Del resto, per i colleghi e per il sindacato non è stata una sorpresa l’exploit della famiglia Campo, che nel luglio scorso aveva piazzato a Bruxelles la figlia Giordana, 27 anni, e già dirigente, con una vera e propria “chiamata diretta” per un contratto da funzionario direttivo che ricalca quello utilizzato per i componenti degli Uffici di gabinetto. Giovane, dirigente e con un incarico di tutta comodità: gli uffici della Regione siciliana a Bruxelles non brillano, infatti, per particolare produttività, se Lombardo, nella delibera 161 del 21 giugno, ha sentito il bisogno di specificare che ‘’l’indennità di trasferta ai dipendenti di ruolo verrà corrisposta solo in caso di effettiva presenza nella sede belga’’, dalla quale, evidentemente, in molti, tra gli impiegati, si tenevano alla larga.

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