Dopo la lunga notte morattiana, la Milano di Pisapia si apre finalmente al vento della cultura. Tra le iniziative più lungimiranti, quella del glorioso Liceo Parini (culla del “caso Zanzara” e del Sessantotto), che lunedì scorso ha fatto sfilare una ventina di studentesse con indosso gli abiti della stilista Chiara Boni, nell’atrio gremito di celebrità (tra cui Daniela Santanché e Salvatore Ligresti). Non tutti erano d’accordo, tra gli allievi e il corpo insegnante: i bacchettoni, purtroppo, si annidano ovunque. Ma bisogna pure “svecchiarla” questa scuola, taglia corto il preside Carlo Pedretti, contando goloso i 4 mila euro che vanno a rinsanguare le agonizzanti finanze dell’istituto: è già in arrivo un Tir di rotoloni Regina. Purché non glieli scippino (gli euro, non i rotoloni) i signori della moda, che piangono miseria. E poi, vuoi mettere una passerella di belle ragazze – casting attentamente selezionato, nessuna sosia di Rosy Bindi – rispetto ai soporiferi sermoni (De Bortoli, Bodei, Rodotà, Don Colmegna, si salvi chi può…) organizzati da Laterza in altri licei milanesi? Il Parini è un passo più avanti, guarda al futuro. La prossima volta – scommettiamo? – toccherà ai maschi, con un concorso per dee jay, giudice Marco Mazzoli di Radio 105. Una bella “sfilata degli imbecilli”, non c’è che dire, come quella della nobiltà settecentesca immortalata nelle strofe del Giorno dal poeta che dà il nome all’istituto. L’abate Parini, sulla sua nuvoletta, si spancerà dalle risate. Per non essere da meno, un altro tempio della cultura cittadina, l’Università Bocconi, mobilita i migliori cervelli, dal Rettore in giù, per una giornata di studi (4 ottobre) su uno dei capitoli più roventi dell’emergenza italiana: “Il longevity risk”. Un rischio che solo noi incoscienti siamo lieti di correre, mentre i dotti relatori illustreranno i benefici di una dipartita precoce (sarà casuale che il convegno cada pochi giorni dopo il 75mo genetliaco del premier?). Ma l’agenda della Bocconi non si ferma qui: già si annunciano un seminario internazionale dall’intrigante titolo “Licenziamenti di massa, arma vincente per uscire dalla crisi”, un workshop sui “Vantaggi della disoccupazione” e un ciclo di conferenze su “Gli odiosi privilegi dei precari e i modi per sradicarli”. Perché Milan l’è on gran Milan.

da Saturno del 30 settembre

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