La notizia viene riferita con poche righe: da oggi il mondo consuma più di quanto produce e assorbe. A rivelarlo è l’organizzazione non governativa e senza fini di lucro Global Footprint Network, che ha elaborato una metodologia per calcolare il rapporto tra ciò che consumiamo del pianeta e ciò che il pianeta è in grado di generare, digerire, riprodurre.

Oggi, 27 settembre, abbiamo consumato le risorse che dovevamo consumare nell’intero 2011. Si chiama Earth Overshoot Day (Eod), cioè il giorno di pareggio tra risorse disponibili e consumi. Un giorno che, nel modello calcolato, doveva essere il 31 dicembre, e che l’anno scorso si è verificato a metà ottobre. Nel saldo tra risorse ambientali disponibili, o in grado di essere riprodotte, e risorse consumate, da oggi siamo in rosso. L’anidride carbonica che poteva essere assorbita dalle foreste è stata assorbita, come i rifiuti che potevano essere smaltiti o riciclati e i pesci che potevano essere pescati calcolando il ripopolamento naturale e indotto. Da oggi il pianeta si impoverisce senza rigenerarsi.

La notizia viene diffusa in poche righe e c’è da essere certi che domani verrà dimenticata.

Caratteristica comune di tutte le epoche di crisi è, infatti, l’inconsapevolezza. Mentre tutto precipita, l’orchestra va avanti per allietare il pubblico, che a sua volta fa di tutto per divertirsi e allontana come può le notizie che possono turbarlo. Del resto i grandi cambiamenti, anche quelli in grado di azzerare intere civiltà, non vengono mai annunciati da squilli di trombe. Come per i topi muschiati, la corsa degli uomini verso il burrone è quasi del tutto ignara. Anche loro, suppongo, bisticciano per una gomitata, si citano in tribunale per un furto, o meditano di cambiare il loro capo perché invece che governare va a topacce. Anche noi lo facciamo. Ci accapigliamo sullo spostamento di un’inchiesta tra Napoli e Roma, o sui rimedi contro l’innalzamento dello spread coi bund tedeschi. Tutte cose giuste e utili. Se non fosse che la distanza col burrone si riduce velocemente…

Il ruolo dell’oracolo è affidato ai pazzi. Laceri, a volte con gli occhi iniettati di sangue, quei folli vanno in giro ad ammonire: “Pentiti, sta per arrivare la fine del mondo!” suscitando scongiuri e risa. A spasso per un mercato, o lungo una via, la gente scansa il vagabondo lasciandogli una moneta tra le dita. O poche righe su un giornale.

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