Siamo pronti e maturi, il voto a Napoli e Milano, Udine e Cagliari, ma anche a Mantova, Novara e Pavia ha dimostrato che il vento è cambiato e che adesso, a vele spiegate, dobbiamo riportare l’Italia nell’alveo delle democrazie occidentali.

Avremo tempo e modo per capire quali passi intrapprendere per questo cambiamento verso la libertà e la rigenerazione del nostro Paese.

Oggi lasciamo spazio alla gioia, di quella gioia che è più bella perché attende da troppi anni.

Sappiamo bene che il compimento dell’opera ci sarà solo con il voto ai referendum del 12 e 13 giugno e dobbiamo prepararci.

Ma concediamoci un momento di festa, la festa del cambiamento, della riconquista della democrazia, della voglia di dare una calcio nel culo agli sconfittisti di professione. Sappiamo che la sagra berlusconiana è finita. Ora torniamo alla democrazia.

Per questo abbiamo deciso di ritrovarci domani in una festa della vittorià per il voto delle amministrative a piazza del Popolo a Roma. Chiamiamo a raccolta tutte le persone e le associazioni che in questi mesi hanno ribadito il loro “no” al governo Berlusconi. Questo è il vento del cambiamento che aspettavamo da tanto tempo e vogliamo festeggiarlo insieme agli altri cittadini.

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