Lampedusa scoppia. E assieme all’emergenza arriva la rabbia. Quella dei cittadini, esasperati da una presenza di immigrati che non accenna a scendere e che duplica praticamente la popolazione dell’isola. E quella degli stessi migranti, la cui condizione è ogni giorno peggiore e più disperata. In serata arriva la decisione del ministero dell’Interno. Non più navi militari, ma da ora saranno arruolabili anche quelle passeggeri. Scopo: svuotare, in parte, l’isola

Duemila persone hanno cominciato a protestare oggi al molo. Da giorni ammassate lì, hanno assaltato i container carichi chiedendo cibo acqua e sigarette. Proprio l’acqua è in questo momento il problema principale sull’isola. Solo “domattina alle 6 attraccherà al porto di Lampedusa la prima nave della ditta Marnavi, incaricata dalla Regione siciliana di trasportare il primo carico straordinario di acqua potabile di 4.678 metri cubi, per sostenere l’accresciuto fabbisogno idrico”. Lo comunica l’assessore per l’Ambiente, Gianmaria Sparma, dall’ufficio del Governo regionale insediato presso il distaccamento del Corpo forestale a Lampedusa. “Questa nave è partita da Napoli, mentre nel pomeriggio di domani giungerà da Gioia Tauro un’altra nave per il trasporto d’acqua con 1.500 metri cubi”, aggiunge.

Ma l’acqua potrebbe comunque non bastare a sedare la situazione. Sono 494 i migranti che hanno raggiunto nelle ultime 24 Lampedusa secondo dati aggiornati dalla Guardia costiera questa mattina. L’ultimo arrivo la scorsa notte e’ stato quello di 84 tunisini che erano a bordo di uno scafo in legno soccorso congiuntamente da Guardia costiera e Guardia di finanza.

Intanto è tornata in porto la nave San Marco, l’unità anfibia della Marina utilizzata in questi giorni per portare via da Lampedusa gli immigrati. La S.Marco dovrebbe imbarcare circa 400 immigrati, che potrebbero essere portati in Puglia, nella tendopoli che i vigili del fuoco stanno allestendo a Manduria. Sull’isola, intanto, restano ancora più di quattro mila immigrati.

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