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Palermo, deputato regionale del Pd
arrestato mentre intasca una mazzetta

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Gaspare Vitrano, deputato regionale del Pd in Sicilia

Il deputato regionale siciliano del Pd Gaspare Vitrano, avvocato di 49 anni, è stato arrestato questa sera dalla polizia di Palermo con l’accusa di concussione. L’uomo è stato bloccato in pieno centro, nel capoluogo siciliano. Secondo la Procura Vitrano aveva appena chiesto una mazzetta ad un imprenditore per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Al momento dell’arresto aveva con sé 10mila euro in contante, che secondo la polizia sarebbero la tangente appena ricevuta dall’imprenditore. L’arresto e’ stato eseguito in flagranza, e a carico del deputato regionale non e’ stato ancora emesso un provvedimento giudiziario.

Seguito con circospezione dagli agenti in borghese il deputato Vitrano ha scambiato alcune parole al bar con l’imprenditore che gli ha passato una busta con oltre diecimila euro in contanti: la mazzetta pattuita per velocizzare una pratica relativa ad un impianto fotovoltaico. Pochi secondi e i poliziotti lo hanno fermato, in pieno centro a Palermo, dopo avere filmato lo scambio. L’avvocato che siede all’Ars, dal passato democristiano transitato alla Margherita e quindi ai democratici, è rimasto sbigottito. E’ stato fatto salire sull’auto della polizia e portato in questura. L’accusa, concussione, non è stata ancora formalizzata dal giudice ma gli atti ora saranno trasmessi alla procura entro 48 ore e quindi al gip per decidere sul fermo. L’operazione è coperta dal riserbo, finora, si sa solo che sarebbe stata la vittima a denunciare la richiesta di tangente facendo scattare l’operazione. “Non so ancora nulla, non conosco il motivo per il quale il mio cliente è stato arrestato. La squadra mobile di Palermo mi ha chiamato per annunciarmi che l’on. Vitrano mi ha nominato difensore e non so altro”, dice l’avvocato Vincenzo Lo Re, legale dell’indagato.

Il deputato regionale del Pd nel 2001 è stato eletto parlamentare all’assemblea parlamentare siciliana e ha ricoperto la carica di componente della commissione Lavoro. Vitrano è stato poi rieletto nelle successive legislature nelle file del Pd e fino ad oggi ricopriva la carica di deputato segretario e di componente della commissione attività produttive. Nel curriculum da lui stesso pubblicato si definisce “da sempre impegnato nel sociale” e “ha fatto esperienze di volontariato nei Paesi in via di sviluppo. In passato in una delle ultime campagne elettorali aveva fatto pubblicare un cartellone con la sua faccia e la scritta “Me ne vado!!! Ci credete!!!’ e subito sotto il logo del Pd”.

Incredulità nell’ambiente del Pd in Sicilia dove la notizia ha fatto subito il giro delle segreterie. “Sono veramente sconvolto, è incredibile”. Non riesce ancora a crederci Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana, alla notizia dell’arresto di Vitrano. “La prudenza è come sempre d’obbligo – ha detto Cracolici – ma il Pd ha delle regole feree e se l’arresto con questa accusa è confermato non possiamo che sospendere immediatamente il parlamentare dal partito. Lo prevede il nostro codice etico del partito. Aspettiamo il provvedimento giudiziario”.

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