Torniamo a scrivere di concorsi, o manifestazioni che pretendono di essere tali. L’Eco di Bergamo ha “doverosamente” riportato gli esiti del concorso internazionale Emozioni dal Mondo organizzato nientedimeno che dal Consorzio della Valcalepio: e dinanzi a tanto nomini… Il famosissimo Consorzio si è avvalso del patrocinio dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) e della Regione Lombardia, oltre che della Provincia e del Comune di Bergamo. Ebbene, in siffatta occasione, hanno inopinatamente primeggiato i vini bergamaschi, otto di cui meritevoli di medaglia d’oro, in specie i Valcalepio Rosso DOC: esempi preclari della vitivinicoltura nazionale, ovvero Merlot e Cabernet.

D’altra parte, l’Agenzia Giornalistica Italiana ha brillantemente ripreso la notizia che la Cantina Tollo, cioè una cooperativa abruzzese da oltre 1200 soci e 12 milioni di litri di vino, è stata eletta miglior produttore vinicolo d’Europa al concorso Mundus Vini in Germania. Esso si pregia di essere una delle fiere vinicole più importanti in Europa. Cantina Tollo avrebbe, citando l’AGI, “sbaragliato 521 rinomate aziende e 5883 vini provenienti da 42 paesi”.

L’Italia intera è parsa felicitarsi di una tale prova.

“Quando le valutazioni avvengono in modo anonimo siamo sempre ai vertici – ha commentato Giancarlo Di Ruscio, direttore generale della cooperativa – Se invece queste sono legate ad altri equilibri non emergiamo allo stesso modo, come risulta anche da una nota guida italiana. Mentre nel nostro paese avviene questo, dalla Germania arriva la notizia che Cantina Tollo è stata eletta miglior produttore d’Europa. Grazie a questo premio, da oggi l’azienda può competere a testa alta con i migliori Château di Bordeaux o le principali Maison di Champagne”.

Tremate Lafite e Latour, Krug e Salon, è arrivata Cantina Tollo a fare grandi vini!

“E che Cantina Tollo sia un caso di successo europeo – sottolinea il direttore della cooperativa – è confermato anche dall’Inghilterra, dove, in occasione del Decanter World Wine Awards, Cagiolo (uno dei vini di Tollo, fatto in barricche, N.d.R) è stato premiato con l’International Red Italian Varietal Trophy, portando così l’Abruzzo sul gradino più alto del podio”.

Avendo già scritto dei risultati del Decanter Wolrd Wine Awards, mi è parso opportuno rivolgermi allo scrittore e giornalista inglese Stephen Brook, da anni editor della rivista Decanter e chairman del Decanter World Wine USA panel. “Ciò che i consumatori non devono dimenticare – mi scrive Stephen – è che i concorsi possono giudicare soltanto i vini che concorrono. Dire che un Montepulciano è il miglior vino rosso d’Italia o del mondo, significa soltanto dire che è il migliore fra quelli che hanno partecipato al concorso. Tante aziende importanti non partecipano: non avrebbe senso per Latour, Romanée-Conti o Gaja farlo. Ad ogni modo io non credo che i consumatori debbano dare troppa importanza ai concorsi vinicoli, sono strumenti di marketing sia per gli organizzatori, sia per le aziende che partecipano”.

Qualcuno informi l’AGI, che continua imperterrita, annunciando la vittoria del Ghemme 2003 alla fiera Restaurants 2010 di Sidney.

In fondo, un premio non si nega a nessuno: soprattutto da quando il vino costa meno dell’acqua.

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