‘Le comunichiamo che il suo distacco presso Raisat termina il 30 settembre. Pertanto, a decorrere dal primo ottobre 2010 viene assegnato nell’ambito della direzione Rai premium. Con i migliori saluti’. Questo è il contenuto della lettera partita il 30 settembre dalla direzione generale della Rai. Mittente, Mauro Masi. “Come fossi un impiegato!”, commenta a caldo il destinatario della missiva, Carlo Freccero. L’ex direttore di Rai2, presidente di Raisat, e ideatore di Rai4, sembra non credere a quanto accaduto: “Di fatto Masi mi ha esautorato”.

Direttore cosa è successo?
Il 30 settembre ricevo una lettera. Lo hanno spiegato molto bene oggi i due consiglieri, Rizzo Nervo e Van Straten: il giorno dopo l’ultimo Cda, Masi ha firmato quattro lettere. Venivano indicavate nuovi posizionamenti per i dirigenti di prima fascia. Il tutto in violazione dello Statuto, del Testo unico della radiotelevisione e del decreto legislativo del 2005 n.177.

Di che violazioni si tratta?
Masi non poteva prendere queste decisioni senza una seduta del consiglio d’amministrazione. Ma non è questo il punto: io sono il direttore, non un impiegato qualunque.

Come si spiega queste scelte?
Questo è matto!(rivolgendosi a Masi, ndr) Innanzi tutto è una cosa giuridicamente incomprensibile. Un procedimento che rischia di far passare dei casini all’azienda che lui serve, alla Rai. Rischia il licenziamento.

Che rapporto ha avuto, sino a oggi, con il suo direttore generale?
Masi non l’ho mai visto. Al dg ho chiesto un colloquio una volta, e non mi ha mai risposto. Mi ha lasciato alla porta.

E con Garimberti?
Pure Garimberti, mai visto.

Ma non è strano che vertici della stessa azienda non parlino fra loro?
Guardi, qui siamo nelle mani del signore.

Cioè?
Siamo nelle mani di persone che non conoscono neanche le procedure. Quello che ha fatto la direzione, a livello giuridico, è una bestemmia.

La sua rete andava male?
Male? Dal nulla ho creato una rete che fa concorrenza sul satellite a Sky.

Farà causa?
Fare una causa, vedrò. Ma è inammissibile che dobbiamo sbrigare tutto con le cause. Che, per chi lavora bene in Rai, l’unica strada possibile sia quella giudiziaria. Sono senza parole, vedrò dopo se fare causa. Sono esterrefatto dalla incompetenza che c’è in questa Rai.

Di cosa si tratta: dell’ennesimo bavaglio o di altro?
Io credo che più che bavaglio, questa sia una questione di incompetenza. Non penso sia un problema di Berlusconi, o del berlusconismo. Bisogna ridurre invece tutto nell’ambito delle professionalità. Facciamo un ragionamento: io ho creato concorrenza sul digitale a Sky, in un certo senso aiutando Mediaset. Mi dovrebbero fare un monumento!.

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