L’analisi del Dna di Adolf Hitler, ottenuto da campioni di saliva di 39 parenti del dittatore nazista, dimostrano che aveva origini ebraiche e nordafricane. In particolare è stato trovato un cromosoma, l’’Aplogruppo Eib1b1, raro tra gli occidantali ma comune nei berberi in Marocco, Algeria e Turnisia, così come tra gli ebrei ashkenaziti e serfarditi. E’ quanto scrive il Daily Telegraph citando la ricerca di un giornalista e di uno storico belgi, Jean-Paul Mulders e Marc Vermeeren. L’ Aplogruppo Eib1b1 e’ legato al 10-20% del cromosoma Y degli ashkenaziti e tra l’,8,6 e il 30% dei sefarditi. In passato era emerso che il padre di Hitler, Alois, fosse il figlio illegittimo di una cameriera di nome maria Schickelgruber e di un 19enne ebreo, noto come Frankenberger.
Mondo
Adolf Hitler aveva origini ebraiche e africane Adesso c’è la prova del Dna
La notizia viene riportata dal quotidiano Daily Telegraph che cita una ricerca di un giornalista e di uno scrittore belga. La prova sta nel Dna dei parenti del dittatore
Afghanistan, dodici militari Usa
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- 11:22 - Usa: Calenda, 'da cambiare approccio opposizioni anche in Italia'
Roma, 7 nov (Adnkronos) - "Lezioni americane. 1. I continui allarmi democratici consolidano una curva minoritaria ma non smuovono la maggioranza del paese e non sono la strada per il successo elettorale". Lo scrive Carlo Calenda sui social.
"2. Occorre occuparsi dei diritti (sociali) e delle prospettive di benessere della maggioranza e non parlare solo dei diritti delle minoranze, altrimenti si rimane minoranza. 3. Usare "il green" come slogan ideologico non considerando i costi sociali ed economici è un suicidio politico e produttivo -prosegue il leader di Azione-. 4. La sicurezza è un tema decisivo, trasversale e sempre più sentito. Liquidarlo come argomento reazionario e razzista è una beata fesseria. Se diminuisce il benessere i cittadini hanno paura di dover dividere una torta sempre più piccola con più persone per di più di altre nazionalità".
"5. C'è una grande richiesta di soluzioni forti e incisive - presentate in modo diretto e netto - piuttosto che di vaghi appelli morali o peggio di pretesa di superiorità morale. A occhio c'è qualcosa da cambiare nell'approccio delle opposizioni anche in Italia", conclude Calenda.
- 11:16 - Fumo, 44% inizia prima 18 anni, Aiom: "Aumento 5 euro su pacchetto tutela salute"
Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) - In Italia fuma il 22% degli under 17. Di questi, ben l’11% consuma più di mezzo pacchetto di sigarette al giorno. Tra i tabagisti abituali, di ogni fascia d’età, oltre il 44% ha iniziato prima dei 18 anni. Tutti dati che dimostrano la grande importanza di disincentivare i giovanissimi ad acquistare sigarette e quindi a cominciare con una scelta che tende trascinarsi per il resto della vita. Proprio per questo è stata lanciata #SOStenereSSN, la campagna promossa da Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) e da Fondazione Aiom con Panorama della Sanità. La proposta è aumentare di 5 euro il prezzo di ogni singolo pacchetto di sigarette per recuperare risorse finanziarie da trasferire subito al servizio sanitario nazionale. Gli oncologi italiani chiedono alle Istituzioni che questo provvedimento sia approvato al più presto. L’iniziativa è oggi al centro di un convegno a Roma promosso da Aiom in occasione della sua giornata pre-congressuale. Domani, infatti, si apre il XXVI congresso nazionale della Società scientifica.
"Gli ultimi dati tra i giovanissimi sono francamente preoccupanti - sostengono Francesco Perrone (Presidente Aiom) e Saverio Cinieri (Presidente di Fondazione Aiom) - Nel 2023 la metà degli studenti ha ammesso di aver fumato sigarette almeno una volta nella vita: oltre 1 milione e 200mila adolescenti sia maschi che femmine. Il vizio può essere contrastato, con maggiore successo, tra coloro che hanno appena iniziato. Perciò riteniamo che un aumento forte del prezzo d’acquisto possa essere particolarmente efficace per i più giovani. Cinque euro in più significa di fatto quasi raddoppiare il prezzo attuale delle sigarette, che potrebbe diventare un costo economico insostenibile per minorenni spesso studenti o lavoratori a inizio carriera. Con il doppio vantaggio di trovare nuove entrate per il sistema sanitario oggi particolarmente in affanno".
"In totale sono almeno 27 le patologie fumo-correlate - aggiunge Giulia Veronesi, direttore Programma Chirurgia Toracica Robotica del San Raffaele di Milano e Membro del Comitato di Lotta al Fumo di Fondazione Umberto Veronesi - Tra queste vi sono molte patologie oncologiche ma anche respiratorie, cardiovascolari, con addirittura danni estetici e alla sessualità maschile. Le sigarette sono poi le principali responsabili del tumore del polmone, uno dei più temuti e pericolosi. E’ una neoplasia che determina oltre 35mila decessi l’anno solo in Italia. A questi vanno poi aggiunti i costi socio-sanitari che solo per questo carcinoma ammontano a più di 2,5 miliardi l'anno. Nel nostro Paese però il prezzo di un pacchetto di sigarette è ancora basso e si attesta in media a 5-6 euro mentre in altri Stati arriva a 12-15 euro".
"Nel 2018 il 6% di tutte le ospedalizzazioni nazionali era attribuibile al fumo di tabacco - prosegue Silvano Gallus, Responsabile del Laboratorio di Ricerca sugli Stili di Vita dell'Istituto Mario Negri - E’ dimostrato che un aumento delle accise riduce l’uso di tabacco e la prevalenza di fumatori, soprattutto tra i giovani. In compenso, aumenta la cessazione del fumo, le entrate fiscali e più in generale il livello di salute della popolazione. Su questa proposta esistono molti falsi miti diffusi dall'industria del tabacco. Attualmente il costo delle sigarette non è già così alto rispetto alla media europea. Non c'è poi evidenza che un aumento delle accise porterebbe ad un aumento del commercio illegale. Infine, ben il 62% degli italiani è favorevole a portare il prezzo di un singolo pacchetto di sigarette a 10 euro".
Alla campagna #SOStenereSSN hanno finora aderito Fondazione Veronesi, Airc, Cipomo, Istituto Mario Negri, CREA Sanità, Sitab, Cittadinanzattiva, ACC (Alleanza Contro il Cancro), Ordine dei Medici di Roma, Sihta, Pmi sanità, Fondazione Onda, Fondazione Longevitas, Fondazione Res, Simm. "Siamo lieti di aver lanciato un progetto importante e che raccoglie sempre più adesioni - conclude Sandro Franco, Direttore Panorama della Sanità -. Da troppi anni lamentiamo problemi e carenze strutturali nel nostro servizio sanitario nazionale e molti di questi potrebbero essere risolti da maggiori stanziamenti di risorse finanziarie. L’incremento del costo reale del vizio del fumo è una strada da percorrere quanto prima nell’interesse di tutta la collettività".
- 10:58 - Sanita: Conte, 'Meloni lasci perdere calcolatrici e studi tv, vada nei Pronto soccorso'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Chi vuole fare i conti con il dramma della sanità, lasci perdere le calcolatrici e gli studi televisivi e si faccia un giro nel pronto soccorso". Lo scrive su Instagram il leader del M5S Giuseppe Conte, postando un video in cui, oltre alle parole della premier nello studio di Bruno Vespa in difesa di quanto fatto per il Ssn in manovra, il presidente grillino mostra alcuni frammenti di interviste a cittadini e medici nei pronto soccorso che denunciano le difficoltà del sistema.
- 10:46 - Umbria: M5S, 'interrogazione a Ue su caso Tesei e depenalizzazione abuso ufficio'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - “La delegazione del Movimento 5 Stelle ha presentato, a mia prima firma, una interrogazione sull’impatto della depenalizzazione del reato di abuso d'ufficio in Italia. Il caso umbro che vede coinvolta la presidente di Regione Donatella Tesei e l’assessore regionale alla programmazione europea, indagate per abuso d’ufficio in un’inchiesta sull’utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo rurale, non può essere ignorato dalla Commissione europea". Lo annuncia Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.
"L’abuso d’ufficio non è più reato e la procura di Perugia ha archiviato l’indagine su di loro alzando bandiera bianca sulla gestione opaca dei fondi europei. A fronte di queste preoccupazioni, nell’interrogazione chiediamo alla Commissione di indicare quali misure potrebbe adottare per rafforzare la trasparenza e l'integrità nella gestione dei fondi della Programmazione UE in Italia, in risposta alla depenalizzazione dell'abuso d'ufficio. È urgente inoltre avviare una valutazione dell’assegnazione delle risorse del programmi di sviluppo rurale in Umbria e che non siano stati compromessi da potenziali conflitti di interesse. L’ impatto della depenalizzazione dell'abuso d'ufficio sulla corretta gestione dei fondi europei può essere devastante e il nostro impegno è quello di evitarlo”, conclude.
- 10:34 - Bracco: "In Svizzera investiti 80 mln per stabilimento, è messaggio forte a settore"
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "La Svizzera ha rappresentato un tassello fondamentale dell’internazionalizzazione del gruppo Bracco ed è proprio qui che abbiamo appena completato un secondo stabilimento a Plan-les-Ouates, a fianco della storica fabbrica nata nel 1997. Si chiama Hexagon e ha richiesto un investimento di oltre 80 milioni di euro". Lo racconta al 'Sole24Ore' Diana Bracco, presidente e ceo dell’omonimo gruppo della chimica farmaceutica.
Nel nuovo stabilimento, spiega, viene prodotto "un innovativo agente di contrasto a ultrasuoni, basato su microbolle che permette diagnosi in tempo reale e che è il capostipite ancora insuperato di tutti i moderni mezzi di contrasto ecografici, utilizzati in milioni di procedure ogni anno. Con il nuovo sito triplicheremo la nostra produzione di una modalità sempre più utilizzata in tutto il mondo, anche perché è meno invasiva per i pazienti e meno costosa per i servizi sanitari. Hexagon è tra gli stabilimenti più avvenieristici del gruppo per l’elevato contenuto tecnologico e digitale che è presente nel controllo dei processi sia qualitativi che quantitativi, come anche negli alert. Proprio qui, la contiguità tra centro di ricerca e produzione ha permesso di sviluppare una piattaforma che ci sta dando grande soddisfazione. L’innovazione è parte del nostro Dna", afferma il ceo.
Quanto alla situazione geopolitica, dice Bracco, "questo nuovo investimento che abbiamo realizzato è un messaggio forte per il Paese e per il settore. È il segnale della nostra volontà di continuare a investire, superando anche la paura e l’incertezza che il contesto geopolitico genera. Noi siamo una multinazionale familiare con un marchio storico che si sta avvicinando ai 100 anni e che continua a investire sia in Italia che all’estero. Rappresentiamo il made in Italy in un settore avanzatissimo", spiega ancora.
- 10:32 - Italia-Cina: Mattarella da oggi a Pechino, visita a Palazzo d'Estate, domani incontro con Xi Jinping
Pechino, 7 nov. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è da oggi in Cina, per una visita di Stato che si protrarrà fino a martedì prossimo, 12 novembre. Il Capo dello Stato, insieme alla figlia Laura e accompagnato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha visitato il Palazzo d'Estate, incrociando e salutando anche un gruppo di giovani italiani. È l'unico appuntamento previsto nella giornata odierna, dedicata soprattutto ad adeguarsi al diverso fuso orario.
Domani la missione entrerà nel vivo con l’incontro a Pechino (nel pomeriggio, mattina in Italia) con il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, insieme alle rispettive delegazioni, cui farà seguito l'intervento dei due Presidenti alla conclusione del Forum culturale Italia-Cina e la firma di intese tra i due Paesi, prima del Pranzo di Stato che concluderà la giornata.
Obiettivo della visita, che arriva dopo quella del luglio scorso del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, suggellare un processo complesso che durante l'anno che sta per concludersi ha segnato l'abbandono da parte dell'Italia del memorandum sulla Nuova Via della Seta e la costruzione di una relazione fondata su nuove basi, con il rilancio del partenariato strategico varato venti anni fa. Un interesse reciproco, vista l'insistenza con cui anche da parte cinese è stata sollecitata la presenza di Mattarella, confermando il forte rapporto tra il Capo dello Stato italiano e Xi Jinping, cementato dalle due rispettive visite di Stato svoltesi nel precedente settennato.
- 10:24 - Nissan: dopo crollo utile -90%, taglia guidance e annuncia 9 mila licenziamenti
Roma, 7 nov. - (Adnkronos) - Dopo i gruppi automobilistici europei, anche Nissan deve fare i conti con risultati deludenti e vara un piano d'emergenza con una ristrutturazione che include la perdita di 9.000 posti di lavoro - pari a quasi il 7% percento della forza lavoro complessiva (133.580 a fine marzo) - e il taglio volontario del 50 percento dello stipendio per l'amministratore delegato Makoto Uchida. Il gruppo giapponese ha annunciato le misure dopo la diffusione dei risultati semestrali che hanno mostrato un leggero calo dei ricavi netti consolidati, diminuiti di 79,1 miliardi di yen a 5.980 miliardi (36,1 miliardi di euro), ma con un utile operativo crollato del 90%, da 303,8 a 32,9 miliardi di yen (195 milioni di euro), con un margine operativo dello 0,5%. L'utile netto è stato di 19,2 miliardi di yen. In calo nei primi sei mesi anche i volumi di vendita globali diminuiti a 1,6 milioni di unità.
Il gruppo sottolinea come la redditività è stata influenzata da maggiori spese di vendita e dagli sforzi di ottimizzazione dell'inventario, in particolare negli Stati Uniti: pesa sui risultati anche il rallentamento della Cina - dove Nissan non offre una gamma di veicoli elettrici come quella richiesta dal mercato e proposta dai costruttori locali - fattori che hanno spinto il gruppo a comunicare la volontà di ridurre la capacità produttiva globale del 20 percento nel tentativo di ridurre i costi fissi di 300 miliardi di yen e i costi variabili di altri 100 miliardi di yen. Le misure annunciate oggi prevedono anche la riduzione della quota di Nissan in Mitsubishi Motors che scende dal 34 al 24 percento.
Alla luce di questo scenario per la seconda volta nel 2024 Nissan ha rivisto la sua guidance, abbassando le sue previsioni di produzione per l'intero anno a 3,2 milioni di auto (era di 3,45 milioni) e tagliando le stime di utile operativo annuale del 70 %, da 500 a 150 miliardi di yen. "Di fronte a una situazione grave, Nissan sta adottando misure urgenti per invertire la rotta e creare un'attività più snella e resiliente", ha affermato la società in una dichiarazione. "Questa è stata una lezione che dobbiamo imparare: non siamo stati in grado di stare al passo con i tempi", ha detto Uchida in una conferenza stampa a Tokyo. Il Cda di Nissan ha anche deciso la creazione di una nuova posizione, quella di Chief Performance Officer, che entrerà in funzione da dicembre, e che dovrà seguire la ripresa delle vendite e degli utili.