Egregio Ministro Tremonti,

Le scrivo per farLe conoscere la mia felicità nell’apprendere la Sua dichiarazione per cui il posto fisso deve essere base della società e che "la mobilità fu imposta dalla globalizzazione, ma da noi non va bene". E’ esattamente ciò che sostengo dal 1999 ovvero quando mi sono affacciata al mondo del lavoro nel ricco nord est d’Italia.

Mi sono spesso dovuta rivolgere ad agenzie di lavoro temporaneo per poter trovare lavoro in fretta, e mi ritengo molto fortunata oltre che capace poiché ho sempre esercitato la professione di impiegata commerciale a tempo determinato. Mi sono dovuta arrestare solo ora a causa della tremenda crisi economica che ha purtroppo colpito anche il Nostro Paese. Proprio ora che ero riuscita ad ottenere ciò che sognavo da 10 anni… Proprio ora che il mio sogno si era avverato ed avevo potuto togliere quell’odioso cartello "in vendita" che mi vedevo idealmente affissa al petto, ecco la disoccupazione.

Prima di ottenere qullo che secondo me è "Il contratto", ho esercitato in diverse aziende, alcune addirittura a mio parere bizzarre dove veniva esibito un lusso sfrenato tranne in attrezzature per il lavoro, agevolazioni per i dipendenti (come per esempio prezzi agevolati per la mensa) buste paga e condizioni contrattuali. In queste aziende si lavorava anche 10 ore al giorno senza veder remunerate le ore straordinarie. Queste aziende non volevano dei costi fissi, ovvero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato che magari producono meno perché possono provare ad esercitare i propri diritti. Ora mi ritrovo disoccupata; ma ho subito reagito cercando lavoro. Ho anche fatto dei colloqui in cui mi veniva spiegato che nonosante le mie troppe esperienze lavorative il mio curriculum è appetible, ma che alla mia veneranda età di 29 anni non possono assumermi con contratto di apprendistato. Dopo anni di precariato mi sono anche sentita dire che l’unico mio difetto è di avere 29 anni per cui secondo un imprenditore aumenta il rischio che io mi sposi e faccia un figlio restando così a casa per mesi.

Oh, se ci fosse stato il posto fisso a base della società in questi anni…. avrei potuto appassionarmi alla mia professione impegnandomi nel mio unico campo di lavoro diventando "esperta" mettendoci pian piano la fantasia e la passione che contraddistingue il popolo italiano.E invece non mi resta che sognare….Spero Lei riesca ad esaudire il mio sogno comune a tantissimi giovani italiani: un posto di lavoro fisso.

Fiduciosa che il Governo attuale si adoperi urgentemente affinché il posto fisso torni ad essere alla base della società, porgo i più cordiali saluti.

M.

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