Sindaco di Portici (Napoli) sui social network, ma non ancora proclamato né insediato in Municipio. Senatore Pd in carica, tuttora impegnato nelle votazioni a Palazzo Madama. Sul doppio incarico di Vincenzo Cuomo, incompatibile per legge, dopo giorni di illazioni sotto traccia si scatena la furia del M5s che lo accusa di fare melina per rimanere senatore fino a metà settembre e così maturare il vitalizio.

ACCUSE E REPLICA: “VUOLE IL VITALIZIO”. “COMPRENSIONE PER CHI È STATO SCONFITTO”
Lancia il sasso per primo il capogruppo grillino al Senato Enrico Cappelletti: “Sul caso Cuomo silenzio tombale del capogruppo Pd al Senato Zanda. Oggi (ieri per chi legge, ndr) durante la riunione dei capigruppo ho sensibilizzato il Presidente del Senato Pietro Grasso e ho richiesto iniziative concrete al capogruppo dem per evitare che Cuomo usi i sotterfugi parlamentari per arrivare la fatidica data del 16 settembre e godere del vitalizio”. Cappelletti è stato sollecitato dal senatore M5s Sergio Puglia, anche lui originario di Portici: “Cuomo – sottolinea Puglia – ha scelto di fare il sindaco, in campagna elettorale ha risposto più volte che si sarebbe dimesso, dimettersi è un atto libero che può essere presentato in qualsiasi momento senza dover aspettare alcunché. Ci tolga da ogni imbarazzo, e faccia cessare ogni maldicenza (come dice lui), presenti subito le sue dimissioni in Senato”. Cuomo respinge le accuse e ribatte così: “Provo molta comprensione per chi è stato pesantemente sconfitto alle elezioni ed ignora le leggi dello Stato alle quali mi sono sempre attenuto ed a cui mi atterrò correttamente, optando per la carica di sindaco nei termini e nei modi che le norme chiaramente indicano. Ritengo doveroso e necessario il lavoro di accertamento e verifica sui verbali di scrutinio e sui voti di liste e di preferenze che l’Ufficio Centrale Elettorale presieduto da un magistrato sta effettuando, nonostante le polemiche pretestuose e volgari di chi è stato pesantemente bocciato dai cittadini porticesi”.

LA VITTORIA SCHIACCIANTE DI CUOMO E DELLA SUA MAXI COALIZIONE
Ma andiamo con ordine e proviamo a riannodare i fili e ricostruire i tempi della vicenda. Partendo dalla visione della pagina Facebook di Cuomo. Il politico dem sta mettendo in rete dichiarazioni, foto e filmati come fosse il sindaco in carica, promuovendo sul social le attività dell’amministrazione comunale di Portici: ieri mattina “l’eradicazione delle piante su via Paladino e via Scalea”, l’altro ieri gli interventi di “radicale pulizia delle spiagge”, e via andando. Tra i commenti prevalgono i complimenti entusiasti dei suoi numerosi fans. “Bravo sindaco, hai soluzioni per tutto”, scrive Rossella. “Grande il nostro sindaco”, ribadisce Anna. In realtà Cuomo non è ancora, tecnicamente, il sindaco di Portici. Dopo esserlo stato due volte (si dimise anticipatamente nella seconda consiliatura per candidarsi al Senato), l’11 giugno ha rivinto le elezioni – uno schiacciante 65% al primo turno – a capo di una larghissima coalizione, 13 liste in cui c’era di tutto: Pd, pezzi di centrodestra e di ex Forza Italia, formazioni civiche, simpatizzanti del Duce e la mamma di Noemi Letizia, candidata in una lista di ispirazione cattolica.

NESSUNA CERTEZZA SUI TEMPI DELLA PROCLAMAZIONE
Cuomo però non è stato ancora proclamato. E secondo fonti del M5s contattate da ilfattoquotidiano.it, che riferiscono di aver avuto colloqui con gli uffici comunali e con il magistrato dell’ufficio elettorale cittadino, la proclamazione non avverrà prima del 20 luglio anche perché bisogna prima sistemare alcune pratiche avviate dal commissario prefettizio. Per capire l’anomalia della situazione, basta sottolineare che in molte città del Paese sono stati già proclamati sindaci anche quelli eletti al ballottaggio del 25 giugno (anche a Pozzuoli però il sindaco eletto l’11 giugno non è stato proclamato). Il mistero su Portici si infittisce perché, di ritardo in ritardo, Cuomo potrebbe trascinare il doppio incarico di sindaco e parlamentare, incompatibile per legge e per una sentenza della Corte Costituzionale, fino al 16 settembre. Data in cui il senatore dem otterebbe il diritto al vitalizio. Un migliaio di euro al mese netti a partire dal 65esimo anno di età, una cifra commisurata ai contributi versati per gli anni di legislatura.

I TEMPI PER ELIMINARE L’INCOMPATIBILITA’
Quanto ai tempi: una volta proclamato sindaco, Cuomo ha un mese per eliminare l’incompatibilità. Se la proclamazione avvenisse, come ormai è quasi certo, nella seconda metà di luglio, e se Cuomo, come è suo diritto, si dimettesse da parlamentare al 29° giorno di incompatibilità, la lettera di dimissioni piomberebbe negli uffici della giunta per le elezioni del Senato a uffici chiusi per le ferie di agosto. Palazzo Madama farà in tempo a riavviare i lavori e ratificare le dimissioni prima del 15 settembre? L’anno scorso il Senato riaprì i battenti il 13 settembre e anche quest’anno non dovrebbe discostarsi dal range 10-15 settembre. Cuomo conquisterebbe il vitalizio. Perché la proclamazione a sindaco non è avvenuta? Il magistrato che presiede l’ufficio elettorale di Portici, Enrico Campoli, dell’ufficio Gip di Napoli, alla testata locale L’Ora Vesuviana ha detto: “Il ritardo è dovuto ad un semplice fatto burocratico. Di solito un mesetto è il tempo minimo per la proclamazione del sindaco, con un dato così elevato di sezioni. Poi possono esserci dieci giorni in più o dieci giorni in meno. Anche Pozzuoli credo finirà intorno a metà luglio. Noi potremmo metterci addirittura qualche giorno in più perché, paradossalmente, pur avendo meno sezioni, abbiamo più liste da verificare”. Il candidato sindaco M5s, Giovanni Erra, in attesa a sua volta di essere proclamato consigliere comunale, dà la sua versione: “Pare che uno dei motivi, che ci hanno spiegato informalmente, consista nel fatto che il commissario prefettizio deve portare a termine l’approvazione del piano di riequilibrio di bilancio. Va deliberato entro il 31 luglio, pena sanzioni. Il commissario può farlo da solo perché cumula i poteri di sindaco, giunta e consiglio. Un sindaco proclamato ma privo di giunta e consiglio non farebbe in tempo”. Già. Sono in attesa di proclamazione pure 24 consiglieri comunali.

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