Genitori costretti a gettare i figli dalle finestre per salvarli, corridoi invasi dal fumo, persone che saltavano nel vuoto. E poi chi si è sentito trasportato indietro nel tempo: “Era folle, come l’11 settembre“. Sono alcune delle tragiche testimonianze delle persone sopravvissute all’incendio alla Grenfell Tower di Londra. “Mi sono svegliato e mi sono affacciato alla finestra, ho visto le fiamme, gente che gridava aiuto, persone intrappolate agli ultimi piani del grattacielo”, ha detto Jordan, di origine giamaicana. “Un caos totale, come l’11 settembre”, ha spiegato riferendosi all’attentato delle Torri Gemelle. Un’altra testimone ha raccontato alla Bbc:“Si sentiva gente gridare: aiutatemi, aiutatemi. E gente che lanciava i propri bambini urlando ‘Salvate i miei figli’, nonostante i pompieri dicessero di stare fermi e che sarebbero arrivati loro a prenderli”. Molte persone hanno riferito che “l’allarme antincendio non ha funzionato” e di aver visto persone lanciarsi dalle finestre della Grenfell Tower, dove erano rimaste intrappolate dal fuoco. Perfino i vigili del fuoco hanno ammesso di non aver mai visto niente del genere: le fiamme in soli sei minuti hanno avvolto l’edificio di 24 piani.

“I Vigili all’inizio non sono intervenuti”- “Questo è un incidente senza precedenti. Nei miei 29 anni come pompiere non ho mai visto nulla di questa portata”, ha detto la responsabile dei vigili del fuoco di Londra, Dany Cotton, citata dal Guardian. Cotton ha inoltre assicurato che i suoi uomini continueranno a lavorare “giorno e notte” per condurre tutte le ispezioni del caso e risalire alle cause esatte di questo disastro. Per ora le condizioni restano “difficili”, ma il grattacielo, per quanto devastato, risulta al momento agibile per le squadre di soccorso e non è a rischio imminente di crollo. “La stabilità dell’edificio è monitorata costantemente”. Qualcuno però accusa anche l’operato degli stessi vigili. “Dall’una, quando è scoppiato l’incendio, alle quattro di mattina, i pompieri non sono intervenuti. Guardavano il grattacielo bruciare”, raccontano alcuni testimoni all’agenzia Ansa.

Salvati due bimbi lanciati nel vuoto – Una ragazza ai microfoni di SkyNews ha detto di aver visto con i suoi occhi una persona saltare giù dalla finestra aperta, ma anche altri testimoni raccontano di aver visto con i loro occhi la stessa scena: persone che preferivano gettarsi di sotto prima di essere raggiunti dal fuoco. Chi ha assistito al rogo ha fatto il possibile per aiutare: la Bbc riferisce di un uomo che ha preso al volo un bambino lasciato cadere dalla madre, al nono o decimo piano dell’edificio. L’uomo ha sentito una donna disperata mentre chiedeva di prendere il piccolo che lei avrebbe lasciato cadere: è accorso e lo ha afferrato. Il bambino ora è salvo e sta bene. Anche un’altra inquilina della Grenfell Tower ha detto di aver visto una donna lanciare il figlio di circa 5 anni dal quinto o sesto piano. Secondo la testimone il bambino, di 5 anni circa, sta bene, nonostante le fratture e le escoriazioni riportate nella caduta. Chi era presente racconta: “Cercavamo di rassicurarli, dicendo loro che avevamo chiamato i soccorsi, ma nelle loro facce si vedeva la morte“. George Clarke, presentatore del programma Amazing Spaces, ha detto a Radio 5 Live di essere coperto di cenere pur trovandosi a 100 metri dal luogo dell’incendio. Ha aggiunto di aver visto persone con torce elettriche dai piani alti del grattacielo e i soccorritori “fare un lavoro incredibile” cercando di portare le persone fuori dall’edificio.

“L’ allarme antincendio non ha funzionato” – “Sono state le grida della gente a salvarmi, non l’allarme antincendio, che non ha funzionato”, ha raccontato Paul Munakr, uno dei primi residenti della Grenfell Tower sentiti dalla Bbc fra coloro che sono riusciti a sfuggire dall’inferno di fiamme di stanotte.  Il superstite ha spiegato che lui viveva al settimo piano ed riuscito a uscire fuggendo per le scale. Anche Zoe, un’inquilina del quarto piano dell’edificio, intervistata dalla Bbc ha raccontato di essere stata svegliata da un vicino che bussava alla sua porta, dicendole di scappare: l’allarme antincendio anche in quel caso non ha suonato. Ha aggiunto di essere rimasta nell’appartamento poco di più, solo per il tempo di vestirsi, e quando è uscita il corridoio era già invaso dal fumo: “Il modo in cui si diffondeva velocemente dal quarto piano, per tutto lo spazio fino al 23esimo piano, era spaventoso“. Racconti simili da altri inquilini dei piani bassi, alcuni dei quali hanno ipotizzato che il primo focolaio possa essere stato al quarto piano. Restano invece incertezze e dubbi sulla sorte di alcune delle persone che abitavano ai piani alti: i pompieri non sono ancora riusciti ad arrivare in cima all’edificio, e a nove ore di distanza l’incendio non è ancora stato domato.

“Ci sono persone ancora vive dentro” – Daniele, romano che abita nella zona dell’incendio, ha dichiarato all’agenzia Ansa: “C’è ancora gente viva all’undicesimo piano del grattacielo”. Ha raccontato di aver sentito gli elicotteri nel cuore della notte: “All’inizio pensavo fosse una rissa, poi mi sono alzato e ho visto le fiamme. Un mio amico vigile del fuoco mi ha detto che ci sono ancora persone vive ma intrappolate all’11esimo piano”.

L’aiuto della città di Londra – Intanto gli abitanti della città di Londra si stanno attivando per aiutare le centinaia di persone che hanno perso tutto nell’incendio e che ora si trovano in strada, senza un posto dove andare. Alcune chiese hanno aperto degli sportelli dove le persone possono donare cibo, coperte, vestiti e altri beni di prima necessità.

Anche JustGiving, il sito di crowdfunding per scopi caritatevoli, ha organizzato una raccolta fondi online: “Vogliamo aiutare gli abitanti della Grenfell Tower a rialzarsi e a ricominciare”, si legge nell’appello diffuso sul web. “Per favore, siate generosi”.

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