Non è mai stato in gara al Festival di Sanremo, eppure qui in Riviera è amatissimo (tanto quanto altrove, peraltro). Tiziano Ferro torna all’Ariston di nuovo nel ruolo di superospite, così come aveva fatto nel 2015 (primo anno dell’era Conti) e a lui verrà affidato anche  il delicato compito di ricordare in musica Luigi Tenco, morto suicida cinquant’anni fa proprio a Sanremo, alla vigilia della finale 1967. Il brano scelto è “Mi sono innamorato di te” e il cantante di Latina non ha nascosto una certa comprensibile emozione: “Pensare di poter interpretare Mi sono innamorato di te mi rende orgoglioso di essere artista. Tenco mi ha insegnato il valore della fragilità e del coraggio necessario per scrivere con onestà una canzone d’amore”.

Nel 2015 Ferro aveva regalato al pubblico un medley di alcuni suoi grandi successi, mentre quest’anno arriva in coppia con Carmen Consoli con la splendida “Il Conforto” (prima volta dal vivo). Secondo alcuni canterà anche “Sere nere”, ma è più probabile che la scelta cada su “Potremmo ritornare”, primo singolo estratto dall’ultimo album “Il mestiere della vita”.

Su La Stampa di oggi, poi, Tiziano Ferro si è raccontato con una sincerità ormai consueta, soprattutto da quando l’artista ha deciso di condividere con il suo pubblico anche gli aspetti privati e sentimentali della sua vita. Nel colloquio con La Stampa, Ferro ripercorre gli ultimi anni, la prima importante storia d’amore del 2013, l’incontro felicissimo con Carmen Consoli (“Voglio fare un album intero con lei”), il paragone sempre meno azzardato con Massimo Ranieri (“Forse è anche colpa sua se mi sono avvicinato a un certo tipo di musica”), fino all’impresa ardua che lo aspetta stasera, cioè l’omaggio a un gigante della musica italiana come Luigi Tenco (a quanto pare al buio, in un’atmosfera volutamente crepuscolare): “La canterò abbassando la testa, con l’umiltà di un bambino delle elementari. È un mese che la provo tutti i giorni, senza dare nulla per scontato: tutti i giorni mi chiedo se sto facendo la cosa giusta e tutti i giorni mi dico sì, perché lo sto facendo con amore. La canterò come se fossi un esecutore che segue le indicazioni di un librettista, o come un attore che recita Shakespeare”.

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