“Fabrizia all’improvviso e in modo tragico ci ha lasciato, pronta come un angelo con le ali aperte a spiccare il volo verso la casa di Dio. Il suo sorriso rimarrà sempre con noi“. Queste le parole del vescovo di Sulmona, Angelo Spina, che ha celebrato le esequie di Fabrizia di Lorenzo, la 31enne morta nella strage di Berlino del 19 dicembre.

Un lungo e composto applauso della folla ha salutato la bara al termine dei funerali celebrati nel Duomo di Sulmona per la giovane abruzzese. La giovane italiana, data per dispersa subito dopo la strage compiuta da Anis Amri il tunisino poi ucciso a Milano dalla polizia, lavorava da tre anni nella capitale tedesca ed era lì perché stava acquistando i regali. Alal cerimonia hanno partecipato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell’Interno Marco Minniti. 

La violenza è una profanzione del nome di Dio – dice Spina – Fabrizia amava la vita con grandi ideali e forti valori. Ha dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza a questi giovani per il lavoro. Di fronte al mistero della morte la nostra ragione si ferma e resta smarrita. Anche noi oggi siamo qui a piangere la nostra sorella e amica Fabrizia. Il dolore ci ricorda che siamo figli adottivi di Dio e fratelli di Gesù che ha sofferto la passione, è stato crocefisso e ha sofferto per i nostri peccati. Dona conforto ai tuoi genitori guarda i giovani e questa nostra terra. Prega per loro e fa loro capire quando è prezioso il dono della vita perché tutti diventino ambasciatori di pace“.

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Attentato Berlino, Sulmona saluta Fabrizia Di Lorenzo. Anche Mattarella nel duomo

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