Equilibrio perfetto, ma con il fronte del No in crescita. A poco meno di due mesi dal referendum costituzionale, i due schieramenti si attestano a quota 38 per cento, secondo un sondaggio Ixè per Agorà (Rai3). Gli italiani intenzionati a bocciare il ddl Boschi, però, si confermano in aumento: la loro componente cresce di 2 punti rispetto alla precedente rilevazione del 30 settembre, mentre i Sì restano stabili per la terza settimana consecutiva. Questo è il dato sostanziale che emerge dai sondaggi. A decidere la sfida, stando all’istituto di Roberto Weber, potrebbero essere quelli che oggi si definiscono astensionisti, il 50% degli intervistati. Ixè mostra inoltre come gli elettori delle due principali forze politiche non sarebbero del tutto compatti nel seguire le indicazioni date dai rispettivi leader sul progetto di modifica della Carta. Più di un quarto dei sostenitori del Pd (il 27%) non voterebbe Sì, e quasi un terzo del popolo dei Cinquestelle (32%) non si è ancora deciso per il No.

Sul fronte dei partiti, crescono di poco sia Pd sia M5s nelle intenzioni di voto. Secondo Ixè, i dem passano dal 32,6 al 33,3%; i pentastellati salgono dello 0,7% rispetto alla scorsa settimana arrivando a quota 29,1%. La Lega Nord si conferma la terza forza in campo, pur cedendo tre decimali e attestandosi al 13,6%. In calo anche Forza Italia, che scende dal 10,5% al 9,9%.

Aumenta di un punto la fiducia nel governo (ora al 28%) e nel suo capo Matteo Renzi, che riscuote il gradimento del 31% degli intervistati. Tra i leader politici, il più apprezzato resta il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un consenso del 49%. A quota 22% Grillo, che precede di 2 punti il suo delfino Luigi Di Maio e la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

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