Il mondo FQ

Terrorismo, arrestato in Libia Abu Nassim. Condannato a sei anni: è considerato reclutatore di jihadisti

Dopo essere fuggito da Sirte, Fezzani sarebbe stato fermato alcuni giorni fa, insieme ad altri uomini dell'Is, tra le città libiche di Regdalin e al-Jmail, nell'ovest del Paese vicino al confine con la Tunisia dove forse stava cercando di rientrare
Terrorismo, arrestato in Libia Abu Nassim. Condannato a sei anni: è considerato reclutatore di jihadisti
Icona dei commenti Commenti

Era stato detenuto dagli americani, era stato processato e assolto in Italia in primo grado e poi condannato a 6 anni. Abu Nassim, il tunisino Moez Ben Abdelkader Fezzani, era stato espulso e oggi è stato arrestato in Libia secondo quanto riporta Libya Herald. Dopo essere fuggito da Sirte, Fezzani sarebbe stato fermato alcuni giorni fa insieme ad altri uomini dell’Is tra le città libiche di Regdalin e al-Jmail, nell’ovest del Paese vicino al confine con la Tunisia dove forse stava cercando di rientrare. È considerato un reclutatore di jihadisti per lo Stato Islamico in Italia.

Insieme ad altri due uomini era stato consegnato alle autorità italiane nel 2009 dagli Stati Uniti perché pendeva un’ordinanza cautelare per terrorismo dal gip di Milano. Nel marzo del 2012 era stato assolto, ”per non aver commesso il fatto”, dall’accusa di associazione per delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo, mentre la Procura per lui aveva chiesto una condanna a 12 anni. I giudici della prima Corte d’Assise di Milano avevano quindi deciso anche per l’immediata liberazione. Per la giustizia italiana Moez Fezzani però è un latitante perché a suo carico è stato emesso tempo fa un ordine di esecuzione pena, con conseguente mandato di arresto, a seguito di una condanna definitiva a 6 anni di carcere.

Inquirenti e investigatori stanno verificando se, come riporta il sito Libya Herald, Fezzani sia stato effettivamente arrestato da forze libiche nel Paese mediorientale. La condanna definitiva per Fezzani è relativa all’inchiesta portata avanti dal pm di Milano Elio Ramondini: Fezzani avrebbe fatto parte, tra il ’97 e il 2001, di una cellula legata al ‘Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento’ con base a Milano e che reclutava martiri da inviare nei Paesi in guerra. Dopo 7 anni nella base americana di Bagram in Afghanistan (Fezzani parlò di torture) venne consegnato all’Italia, assieme ad altri due, nel 2009. Appena arrivati in Italia nei loro verbali, davanti al gip Guido Salvini e al pm, Nasri e Fezzani avevano raccontato tutto quello che avevano passato a Bragam e Guantanamo.

Tornato libero in Tunisia, nel 2013 era andato a combattere in Siria, secondo quanto ricostruito da inchieste internazionali, con una delle milizie islamiste. Nel 2014 era ripartito per la Libia. E risultava tra coloro che erano destinati all’affiliazione di giovani aspiranti jihadisti e alla gestione del campo di addestramento di Sabratha.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione