Solo pochi giorni fa è finito suo malgrado sulle televisioni di tutto il mondo. Ora la sua storia ha avuto un lieto fine. Osama Abdul Mohsen è il profugo siriano sgambettato dalla giornalista ungherese mentre stava scappando dalla polizia con il figlio in braccio. Dopo una settimana, la storia dei due siriani si aggiunge di un nuovo capitolo, con protagonista il calcio. Osama, infatti, prima di scappare dal suo paese era l’allenatore dell’Al-Fotuwa, squadra tra le più titolate della Siria: due volte vincitrice della Premier League siriana e quattro volte vincitrice della coppa nazionale.

Il presidente della scuola allenatori spagnola Cenafe, Miguel Angel Galan, è venuto a conoscenza delle vicende di Osama e si è mobilitato per aiutarlo. L’ostacolo più grande è stato contattare l’allenatore siriano. Dopo aver scoperto che Osama e il figlio avevano raggiunto Monaco, ha inviato un suo allievo marocchino in Germania per fargli un proposta: “Vieni in Spagna e ti trovo una squadra da allenare”. Questa notte i due migranti dovrebbero raggiungere Madrid in treno e poi si trasferiranno a Getafe. Galan ha già trovato un appartamento per i due profughi e li aiuterà per farli avere lo status di rifugiati. Inoltre, insieme al sindaco della città cercheranno di far arrivare in Spagna anche il resto della famiglia. E in parallelo ci si muoverà per far riniziare la carriera di Osama. L’azione di Galan ha preceduto quella di Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori. Nei giorni scorsi, infatti,  anche l’ex mister del Bologna e Torino si era mobilitato per accogliere in Italia i due profughi siriani.

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