“Il cordoglio va bene, ma fra quelli che sono morti a Tunisi c’è chi ci criticava affermando che siamo razzisti“. Sono le parole che Gianna Gancia, ex presidente della Provincia di Cuneo e attuale capogruppo della Lega in Regione Piemonte, ha pronunciato oggi in conferenza stampa a Torino, nello stesso giorno in cui nel capoluogo piemontese si celebravano i funerali di due delle 4 vittime della strage del Museo del Bardo. Tema dell’incontro, tenuto nella sede del gruppo alla presenza del segretario regionale leghista Roberto Cota, la manifestazione #Chiamparinoacasa con Matteo Salvini che il Carroccio sta organizzando per sabato prossimo nel capoluogo piemontese.

“Mi rendo conto che si tratta di un’affermazione forte – ha detto Gancia neppure un’ora prima dell’inizio dei funerali – ma sulle nostre grida d’allarme contro il fondamentalismo islamico i fatti ci hanno dato ragione”. Poco più tardi la precisazione. “Il rispetto e il cordoglio per le vittime di Tunisi sono fuori discussione – ha chiarito la capogruppo in una nota – ma basta ipocrisia sul fondamentalismo”. “L’oggetto del mio ragionamento – ha rimarcato- sono i media e i politici che hanno linciato la Lega quando aveva coraggiosamente criticato la deriva del fondamentalismo islamico, non certo le vittime”. “Tutti – ha aggiunto – erano in prima fila al funerale di Charlie Hebdo, le cui vignette estreme andavano bene. Mentre quando noi diciamo la verità, tutti addosso alla Lega”.

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