Cinema

Bridges of Spies, script dei fratelli Coen per il nuovo film di Steven Spielberg con Tom Hanks

Tratto da una storia vera, il film punta i riflettori sugli scambi di prigionieri che avvenivano tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, lungo il Ponte di Glienicke, ricostruito nel dopoguerra e riaperto al pubblico nel 1949. Il compositore John Williams per la ventisettesima volta firma la colonna sonora di una pellicola del regista

di Letizia Rogolino

Tom Hanks, Steven Spielberg e i fratelli Coen. Questi nomi insieme sembrano gli ingredienti per il film perfetto. E forse Bridges of Spies, previsto nelle sale americane il 16 Ottobre 2015, potrebbe essere un vero capolavoro. Questo thriller spionistico ambientato nel periodo della Guerra Fredda, segna infatti una nuova collaborazione di Tom Hanks e Steven Spielberg, mentre Ethan e Joel Coen penseranno alla sceneggiatura insieme a Matt Charman.

Tratto da una storia vera, il film punta i riflettori sugli scambi di prigionieri che avvenivano tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, lungo il Ponte di Glienicke, ricostruito nel dopoguerra e riaperto al pubblico nel 1949. Chiamato anche “ponte delle spie” questo luogo divideva la sezione est e la sezione ovest di Berlino ed era un luogo di confronto diretto tra le due fazioni.

Tom Hanks interpreterà James Donovan, un avvocato incaricato di seguire la negoziazione per il rilascio del pilota americano Francis Gary Powers, abbattuto nei cieli dell’Unione Sovietica, mentre volava a bordo di un aereo spia U-2. Al suo posto fu rilasciato dagli americani il colonnello Rudolf Ivanovich Abel, nota spia russa. “Questa è una delle più sorprendenti storie sulla Guerra Fredda che io abbia mai sentito” ha dichiarato Spielberg “James Donovan è un eroe per me e Tom lo ha reso completamente accessibile… Ho sempre voluto fare un film di spionaggio e questa potrebbe essere la volta buona”.

Fin dai tempi di Marcello Mastroianni e Federico Fellini o di John Ford e John Wayne, si è venuto spesso a creare un sodalizio artistico tra attori e registi, che si trovano più volte a lavorare insieme sul grande schermo. Basti pensare a Johnny Depp e Tim Burton, a Penelope Cruz e Pedro Almodòvar, o Michael Fassbender e Steve McQueen. L’attore feticcio o la femminile musa ispiratrice diventano una specie di alter ego dell’artista dietro la macchina da presa, che ritrova nella loro figura i caratteri fondamentali e indispensabili dei personaggi descritti nelle pagine di una sceneggiatura.

Dopo aver combattuto la Seconda Guerra Mondiale con Salvate il Soldato Ryan, aver dato la caccia al truffatore Frank W. Abagnale Jr. in Prova a Prendermi, ed essere rimasto prigioniero nell’aeroporto di New York in seguito ad un colpo di stato nel commovente The Terminal, l’attore due volte Premio Oscar torna protagonista di un film di Spielberg per una storia accaduta tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60. Le riprese si stanno svolgendo tra Stati Uniti, Germania e Polonia grazie ad una produzione franco-americana. Oltre a Tom Hanks del cast fanno parte Mike Rylance, Amy Ryan, Alan Alda ed Eve Hewson.

Le due icone del cinema sanciscono così la loro quarta collaborazione, raggiungendo Ron Howard che ha lavorato con Hanks per altrettanti progetti. Ma il vero traguardo è la ventisettesima reunion di Spielberg con il compositore John Williams, che, dopo le magiche note di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, la sinfonia suggestiva dell’intramontabile E.T. – L’Extraterrestre e l’incalzante e romantica melodia della saga di Indiana Jones, si occuperà della colonna sonora di questa nuova spy story dai risvolti drammatici. Ci auguriamo che, come nei loro film precedenti, Bridges of Spies possa beneficiare del tocco geniale e poetico di Steven Spielberg, e del carisma e dell’eleganza di Tom Hanks.

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