L’appello di Matteo Renzi fa centro. Area Popolare, che riunisce Nuovo Centrodestra e Udc, è quasi convinta a votare Sergio Mattarella come prossimo presidente della Repubblica. La riserva sarà sciolta in serata a una riunione dei grandi elettori. Ma la serie di incontri che Renzi, ministri, vicesegretari e parlamentari del Pd hanno avuto per tutta la giornata a Montecitorio con Alfano, Casini e esponenti a loro vicini sembra aver avuto un prodotto chiaro: i 75 voti a disposizione di Ncd e Udc nella quarta votazione (9,30 di sabato 31) si aggiungeranno – sulla carta – ai circa 560 sui quali già da giorni Renzi è sicuro, al netto dei franchi tiratori: i 444 grandi elettori del Pd più i 34 di Sel, i 32 del gruppo Autonomie e Psi, i 46 di Scelta Civica e Popolari per l’Italia, i deputati Pino Pisicchio e Aniello Formisano, iscritti al Misto della Camera ma eletti con il Centro democratico. E poi alcuni dei senatori a vita (sono 6 ma Ciampi da tempo non partecipa ai lavori del Senato per motivi di salute). In questo modo Mattarella supererebbe di molto quota 600 (il quorum del quarto scrutinio è a 505). A questi tra l’altro si potrebbero aggiungere – ma non c’è niente di certo – alcuni dei senatori del Gal (eletti con il centrodestra) e alcuni dei 32 parlamentari fuoriusciti o espulsi dai gruppi parlamentari del Movimento Cinque Stelle.

Le trattative di Boschi e Lotti. Napolitano chiama Alfano
Nelle trattative – andate avanti tutto il giorno in riunioni e telefonate – è entrato in gioco anche il presidente emerito della Repubblica giorgio Napolitano che ha avuto un colloquio telefonico con il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il capo del Viminale, secondo la ricostruzione di fine giornata, è stato messo alle strette proprio dal capo del governo: “Come fa un ministro dell’Interno a non votare una figura come Mattarella?”. Per tutto il giorno il ruolo di tessitori, oltre a Renzi in persona, lo hanno avuto Maria Elena Boschi e Luca Lotti (con il centrodestra), ma si è visto parlare a lungo anche Roberto Giachetti con Luigi Di Maio.

Lo psicodramma di Forza Italia
Silvio Berlusconi è stato combattuto per tutto il giorno e alla fine – anche per non dare il colpo di grazia a Forza Italia – ha dato il via perché i 142 grandi elettori lascino scheda bianca al quarto scrutinio. E anche da qui, tuttavia, potrebbe arrivare un “aiutino” al candidato del Pd al Quirinale. “Noi siamo persone responsabili e voteremo bianca – è stato il ragionamento – Lo facciamo, perché abbiamo senso delle istituzioni”. Ma il partito è ormai in frantumi. Raffaele Fitto e i suoi non perdono occasione per sottolineare il fallimento della strategia dei patti con Renzi e la necessità di un azzeramento dei vertici. “Abbiamo evitato l’ennesimo errore che era quello di non partecipare alla seduta per l’elezione del Presidente della Repubblica. Abbandonare l’Aula sarebbe stato un errore c’è una cultura istituzionale che non si può buttare in questo modo. La scheda bianca è un modo per ricompattare il partito”.

Il piano dei Cinque Stelle
Da queste dinamiche resta fuori, per il momento isolato, solo il Movimento Cinque Stelle che ha continuato a votare Ferdinando Imposimato annunciando un’assemblea congiunta dei parlamentari e una “votazione lampo” sul blog di Beppe Grillo “se dal quarto scrutinio i cambi di maggioranza dovessero portare ad un nome condiviso tra più forze politiche”. Tra le ipotesi c’è che sul blog si voti un ballottaggio finale tra Imposimato e Mattarella. “Il M5s mette a disposizione i suoi voti quando c’è da migliorare il risultato – dice al Tg2 il componente del direttorio Luigi Di Maio – Se c’è un colpo di scena alla quarta, dalla quinta votazione siamo disposti a mettere sul piatto un altro nome per avere un Presidente della Repubblica condiviso”. Ma Di Maio chiarisce: “Credo di poter escludere che voteremo Mattarella”.

Le due fumate nere
Per il resto le due votazioni previste in giornata sono state, come previsto, senza risultato: si sono scatenate fantasia e gioco (voti a Guccini, Bettega, Checco Zalone). Due fumate nere spazzate via dalle schede bianche: 531 nel secondo spoglio, 513 nel terzo laddove il quorum dell’eventuale elezione era a due terzi dell’assemblea, cioè 673 voti. Il candidato più votato è stato Imposimato, con 123 voti. Cinquantuno voti sono andati a Vittorio Feltri (spinto da Lega e Fratelli d’Italia) 34 a Luciana Castellina (votata da Sel), 23 a Emma Bonino (candidata di bandiera di Psi e ex radicali), 22 a Stefano Rodotà (proposto dagli ex M5s), 14 a Claudio Sabelli Fioretti. 26 le nulle e 61 i voti dispersi.

Nella terza votazione oltre alle 513 bianche si sono registrate 27 nulle e 70 voti dispersi. Imposimato ha raccolto 126 voti, la Castellina 33, Feltri 56, la Bonino 23, Rodotà 22. Lucio Barani, l’ultimo craxiano, il senatore che gira con il garofano al taschino, appena rinviato a giudizio per l’alluvione in Lunigiana del 2011 aumenta i voti personali fino a 21. Raccolgono rispettivamente 11 e 8 voti Giuseppe Pagano e Marcello Gualdani, senatori di Ncd: secondo alcune fonti del Pd sarebbero stati “segnali” di coloro che volevano già  comunicare il proprio voto per Mattarella, a prescindere dalla linea ufficiale del partito. 

L’accordo Pd-Fi e il nodo delle riforme – Ma la proposta del giudice costituzionale coincide col punto di rottura del Patto del Nazareno? No, perché dopo qualche giorno “la rabbia” dell’ex Cavaliere “passerà”. E le riforme non sono a rischio, visto che l’intesa rimane valida. A dirlo ai suoi, scrive il Corriere della Sera, sarebbe stato proprio il presidente del Consiglio. Una posizione condivisa anche dal ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che, augurandosi che già sabato si arrivi all’elezione, è convinta che col partito di Berlusconi “ci sarà tempo per ricucire”. E le riforme non si toccano neanche per il vice Pd Lorenzo Guerini (il nome di Mattarella “non è uno stop alle riforme”), mentre il sottosegretario Luca Lotti aggiunge che, nel caso in cui l’ex Cavaliere si sfilasse, si faranno “anche senza Forza Italia“. 

CRONACA ORA PER ORA

20.56 – Alfano e B si sentono: Ncd vota sì, Fi scheda bianca
Angelino Alfano e Silvio Berlusconi hanno avuto in giornata una serie di contatti e,secondo quanto si apprende, è emerso che Ncd voterà sì a Mattarella mentre Forza Italia voterà scheda bianca.

20.38 – Salvini: “Mai accordi con chi vota Mattarella”
“Chi voterà un cattocomunista come Mattarella, compagno di Prodi e De Mita, non può pensare di far accordi con la Lega”. Lo mette in chiaro in un tweet il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini.

20.36 – Riunione di Ap rinviata alle 8 di sabato
La riunione dei Grandi elettori di Area popolare sulla posizione da prendere alla 4/a votazione sulla candidatura di Sergio Mattarella, si apprende da fonti parlamentari, è stata rinviata a domani mattina alle 8.

20.32 – 11 senatori di Area popolare: “Compatti per Mattarella”
Dopo l’appello di Renzi “auspichiamo un voto convinto e compatto di Ap a sostegno di Sergio Mattarella, persona di alto profilo giuridico ed istituzionale”. Lo dichiarano in una nota undici senatori di Area Popolare, che riunisce Ncd e Udc. Le firme che vengono poste in calce al comunicato congiunto sono quelle di Piero Aiello, Fabiola Anitori, Laura Bianconi, Giovanni Bilardi, Guido Viceconte, Federica Chiavaroli, Francesco Colucci, Ulisse di Giacomo, Antonio Gentile, Giuseppe Pagano, Salvatore Torrisi.

20.31 – Rinviata riunione di Area popolare: continui contatti B-Alfano
La riunione di Area Popolare prevista per le 21, a quanto si apprende, è stata rinviata (con orario da definire) per i continui contatti in corso tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano sulla linea da tenere sulla votazione di Sergio Mattarella.

20.25 – Dopo appello Renzi ha chiamato Alfano
Dopo l’appello di Matteo Renzi alla più ampia convergenza sul nome di Mattarella, il premier, a quanto si apprende, ha avuto un colloquio telefonico con Angelino Alfano, leader di Ncd.

20.05 – Boschi: “Mattarella non è vittoria Pd, ma dell’Italia”
“Mi auguro che domani avremo il nuovo presidente della Repubblica”, Sergio Mattarella “è un galantuomo, un garante della costituzione, uno dei pochi politici che ha rinunciato a una poltrona in nome di un ideale. Se passa Mattarella non sarà una vittoria del Pd ma dell’Italia”. Lo dice il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi al Tg1.

19.56 – M5s, tramonta ipotesi votazione lampo sul blog
L’ipotesi di una votazione lampo sul blog, a quanto apprende l’Adnkronos, è ormai definitivamente tramontata. La linea resta quella di votare alla quarta chiama Ferdinando Imposimato per il Quirinale. L’assemblea di stasera, fissata alle 21, non dovrebbe esprimere alcun voto sulle prossime mosse, ma costituire solo un momento di confronto tra i 5 Stelle.

19.55 – Castiglione (Ncd): “Mattarella nome di alto profilo”
“Quella di Mattarella è una candidatura di elevato profilo e di garanzia per tutti”. A dirlo all’Adnkronos è Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle Politiche agricole e big di Ncd in Sicilia.

19.46 – Grasso: “Unico dispiacere non poter votare Mattarella”
“L’unico dispiacere per me è non poterlo votare”. E’ quanto ha detto, a proposito di Sergio Mattarella, Pietro Grasso, presidente del Senato nell’esercizio delle funzioni di Presidente della Repubblica, parlando con i suoi collaboratori.

19.41 – Di Maio: “Se colpo di scena, pronti a nuovo nome”
“Un colpo di scena è sempre possibile. Se così sarà noi saremo pronti a mettere sul piatto un altro nome per trovare maggiore condivisione”. Lo dice il vicepresidente della Camera e componente del ‘direttoriò M5s, Luigi Di Maio intervistato dal Tg2.

19.41 – De Poli (Udc): “Ci saranno novità positive”
“Ci saranno novità positive” sul voto per Mattarella al Quirinale: Così il vicesegretario vicario Udc Antonio De Poli al Tg2.

19.38 – Brunetta: “Alfano? Il suo sì lo aspettavo almeno per le 21”
“Ha fatto presto, mi aspettavo di leggerlo intorno alle 21”. E’ questa la reazione di Renato Brunetta quando, in Transatlantico, Maurizio Gasparri gli mostra sul cellulare un lancio di agenzia.

19.27 – Telefonata di Napolitano ad Alfano
In ambienti parlamentari di maggioranza e di opposizione è accreditata la voce secondo cui a favorire una riflessione più approfondita circa l’opportunità di votare per Sergio Mattarella da parte di Area popolare, sarebbe intervenuta una telefonata tra il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro dell’Interno Angelino Alfano. E’ solo il passaggio clou di una giornata che ha visto incontri e colloqui a tutti i livelli per allargare il consenso parlamentare sulla candidatura di Mattarella al Colle.

19.19 – Renzi ad Alfano: “Come fa ministro Interno a non votare Mattarella?”
Matteo Renzi, a quanto si apprende, avrebbe usato non solo le armi della persuasione e della responsabilità per convincere Angelino Alfano a cambiare idea rispetto alla decisione della scheda bianca al quarto voto. “Non capisco come faccia un ministro degli Interni a non votare una personalità come Sergio Mattarella”, avrebbe chiesto il premier nell’incontro con il leader Ncd, mettendolo di fatto davanti all’aut aut tra la scelta di rimanere al Viminale e la decisione politica di Ncd di non votare per il candidato del Pd.

19.01 – Toti: “L’appello di Renzi è tardivo”
“Avremmo voluto un nome condiviso ma il Pd ha rotto il patto e questo appello di Renzi è tardivo. Non siamo stati noi ad interrompere il metodo. L’appello di Renzi non inficia il ragionamento fatto per il quale voteremo scheda bianca”. Lo afferma Giovanni Toti, consigliere politico di Fi con i cronisti in Transatlantico.

18.56 – Area popolare (Ncc e Udc) verso il sì
Area popolare, a quanto si apprende, sarebbe pronta a tornare sui suoi passi, facendo convergere i voti di Ncd e Udc sul candidato del Pd al Quirinale, Sergio Mattarella. L’appello di Matteo Renzi a trovare la più ampia convergenza possibile sul padre del Mattarellum avrebbe convinto Angelino Alfano a cambiare idea. Alle 21 scioglierà la riserva ai grandi elettori di Ap.

18.51 – Ex M5s: “Domani prenderemo una decisione su quarto voto”
“Siamo al lavoro insieme ai colleghi della Camera per decidere la linea da tenere in vista della quarta votazione. Domani mattina comunicheremo la nostra decisione”. Lo scrive in una nota il coordinamento dei senatori ex M5s, mentre è in corso la riunione congiunta con i deputati di Alternativa libera.

18.47 – Formigoni: “Appello Renzi va in direzione giusta”
Quello di Renzi “è un appello che va nella direzione che avevamo auspicato e ripara all’errore di metodo iniziale, togliendo a Mattarella quell’aura di uomo solo del Pd”. Così il senatore Ncd, Roberto Formigoni.

18.43 – Toti: “Appello premier? Renzi chi?”
“Renzi chi?”. Così il consigliere politico di FI, Giovanni Toti, risponde a chi, a Montecitorio, gli chiede un commento sull’appello del premier Matteo Renzi alla più ampia convergenza sul nome di Sergio Mattarella. 

18.41 – Berlusconi sta valutando ok a Mattarella
Silvio Berlusconi, secondo quanto riferiscono fonti di Forza Italia, potrebbe dare l’ok a Sergio Mattarella. Il leader azzurro infatti dovrebbe dettare la linea del partito nel corso della riunione che si terrà questa sera tra i vertici di Fi a Montecitorio.

18.40 – Vertice Area Popolare-Forza Italia dopo appello Renzi
Vertice tra alcuni esponenti di Area Popolare e quelli di Forza Italia a Montecitorio dopo l’appello del premier Matteo Renzi affinchè Sergio Mattarella sia votato con la più ampia convergenza. All’incontro sono presenti per FI, Paolo Romani e Giovanni Toti, e per i centristi il ministro Galletti, Pierferdinando Casini e il capogruppo al Senato, Maurizio Sacconi.

18.23 – Forza Italia voterà scheda bianca al quarto voto
“Forza Italia voterà scheda bianca alla quarta votazione, così come ha deciso ieri sera all’unanimità l’assemblea dei grandi elettori, svoltasi alla presenza del presidente Berlusconi”. A dirlo i capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, seduti sullo stesso divanetto in transatlantico a Montecitorio. “L’uscita dall’aula – ha precisato il senatore Romani – era solo un’ipotesi”.

18.20 – Renzi a partiti: “Eleggiamo servitore Stato, auspico convergenza”
“Finite le prime tre votazioni, siamo arrivati al momento chiave. Siamo di fronte alla concreta possibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell’opposizione parlamentare. Non è una questione che riguarda un solo partito: la scelta del Capo dello Stato interpella tutti, senza distinzioni. Per questo auspico che sul nome di Sergio Mattarella – presidente della Repubblica di tutti gli italiani – si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell’Italia”. A dirlo in una nota il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

1805 – Alfano cerca di convincere Fi su Mattarella
Il leader di Area popolare Angelino Alfano prima di incontrare il premier Renzi, secondo quanto viene riferito, avrebbe incontrato a palazzo Giustiniani Gianni Letta e Denis Verdini. Con il titolare del Viminale era presente anche Lorenzo Cesa. Il vertice, secondo quanto si apprende, avrebbe come obiettivo quello di convincere il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a dare come indicazione di voto ai suoi quella di Sergio Mattarella.

17.52 – Fumata nera, nessuno raggiunge il quorum
Anche nella terza votazione è fumata nera. Nessuno ha raggiunto il quorum dei due terzi dell’assemblea (673 voti).

17.49 – Meno schede bianche, più dispersi
Ancora scatenati i sostenitori dei voti in libertà: tra le preferenze finite nei “dispersi” Iacchetti, Greggio, Guccini e don Ciotti.

17.26 – Conclusa la terza votazione, al via lo scrutinio
Si sono concluse le operazioni di voto (terzo scrutinio) del Parlamento riunito in seduta comune a Montecitorio per l’elezione del presidente della Repubblica. Cominceranno ora le operazioni di spoglio da parte della presidente della Camera Laura Boldrini.

17.20 – Vertice Verdini-Letta-Casini-Cesa-Alfano
Girandola di riunioni nel centrodestra in vista della quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. A palazzo Giustiniani, a quanto si apprende, c’è stato un incontro tra Denis Verdini, Gianni Letta, Pier Ferdinando Casini, Lorenzo Cesa, e Angelino Alfano.

17.15 – Abrignani (Fi): “Orientati verso non voto”
“Dopo la riunione della direzione siamo orientati verso il non voto, come testimonianza del nostro dissenso sul metodo ‘arrogantè utilizzato da Renzi”. Lo afferma il deputato di Forza Italia, Ignazio Abbrignani, davanti a Montecitorio.

17.12 – Renzi ha incontrato Alfano: “Ripensaci”
Matteo Renzi ha incontrato alla Camera, a quanto si apprende, Angelino Alfano. Il premier ha chiesto a Ncd di ripensare la decisione di votare scheda bianca alla quarta votazione, sostenendo l’incoerenza di non votare Sergio Mattarella. In questo momento Alfano sta invece incontrando Lotti.

17.12 – Lungo incontro Renzi-Napolitano
Lungo incontro nelle stanze del governo alla Camera tra Matteo Renzi e Giorgio Napolitano. Lo riferiscono fonti di governo.

17.10 – Blog Grillo: “Votazione sul blog su quarto scrutinio”
“Se dal quarto scrutinio i cambi di maggioranza dovessero portare ad un nome condiviso tra più forze politiche in Parlamento si deciderà come meglio muoversi con una votazione lampo sul blog”. Si legge in un post sul blog di Beppe Grillo con riferimento alla quarta votazione, in cui il Pd e altri gruppi di grandi elettori voteranno Mattarella.

16.27 – Sacconi: “Punto politico, avanti con scheda bianca” “Il punto è politico”, non riguarda la persona di Mattarella. Il ministro Boschi lo ha convinto? “No, non mi ha convinto”. Lo afferma il capogruppo Ap al Senato Maurizio Sacconi in Transatlantico. “Il punto è che c’è un cambio di maggioranza”, il Pd “ha vestito con la divisa dei Soviet un giudice costituzionale democristiano”.

15.55 – M5s si riunirà per decidere su quarto voto I grandi elettori del Movimento 5 Stelle si riuniranno stasera alle 21 per decidere la linea da tenere domani in quarta votazione. L’orientamento è comunque quello di continuare a votare Ferdinando Imposimato. Lo riferiscono fonti pentastellate. 15.52 – M5s: “Infondate voci su convergenza su Mattarella” “Il Movimento 5 stelle, contrariamente alle voci fatte circolare ad arte dai partiti per scombinare le carte, non sta votando Sergio Mattarella alla terza chiama”. Lo precisano in una nota i gruppi parlamentari di Camera e Senato del M5s. “Il Movimento 5 stelle si riserva di valutare se, dal quarto scrutinio in poi, sottoporre alla rete una votazione lampo”, concludono.

15.47 – Landini: “Se potessi, voterei Mattarella” “Se fossi in Parlamento voterei Mattarella come presidente della Repubblica”. Lo afferma il leader della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, interpellato telefonicamente: “Considero che sia la figura adatta, con l’autonomia necessaria per far applicare e far rispettare i principi della nostra Costituzione. E in più – prosegue Landini – in un momento di distacco e di sfiducia delle persone dalla politica, considero l’etica e la moralità con cui Mattarella ha fatto politica un punto e una qualità molto importanti”. 15.14 – Al via la terza votazione Al via nell’Aula della Camera la seconda votazione per eleggere il presidente della Repubblica. Il quorum richiesto per le prime tre votazioni è di 673 voti. Ove, come prevedibile, non venga raggiunto, ci sarà una nuova votazione domani, 31 gennaio, quando il quorum si abbasserà a 505. 15.05 – Fonti Pd: “Voti a Gualdani e Pagano segnali da parlamentari Ncd” Marcello Gualdani e Giuseppe Pagano, due parlamentari Ap, hanno ottenuto in totale 17 voti alla seconda votazione per il presidente della Repubblica. Voti che, sottolineano fonti parlamentari Pd, potrebbero provenire in buona parte da quel gruppo di Grandi elettori siciliani dell’area centrista tutt’altro che convinto sulla linea della scheda bianca dal mantenere alla quarta votazione. E i 17 voti di questa mattina, sottolineano le stesse fonti, potrebbe essere un segnale per domani, quando sarà in campo Sergio Mattarella.

14.12 – Renzi riunisce delegazione del Pd
Matteo Renzi riunisce alla Camera la delegazione Pd incaricata di seguire la partita del Quirinale. Alla spicciolata, nella sala del governo attigua all’Aula di Montecitorio, sono giunti i vicesegretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, i capigruppo Roberto Speranza e Luigi Zanda e il presidente Matteo Orfini. Secondo quanto si apprende, la riunione serve a fare un punto sull’andamento delle votazioni, in vista del quarto scrutinio di domani, quando il Pd voterà Sergio Mattarella.

14.10 – M5s, “ipotesi voto Mattarella al 3° voto”
Votare Mattarella ora, alla terza, votazione, altrimenti dirottare il voto su Prodi, alla quarta. E’ l’ipotesi ‘estrema’, secondo indiscrezioni raccolte dall’agenzia Ansa, alla quale starebbe pensando il M5s con l’intento di chiamare Renzi alla responsabilità di votare Mattarella ‘subitò con il Movimento. Se l’offerta non dovesse essere accolta,si passa a Prodi.

13.54 – Conclusa riunione dei fittiani
In contemporanea con la riunione dello stato maggiore di Forza Italia a Montecitorio, si è conclusa anche la riunione della fronda azzurra guidata da Raffaele Fitto. All’incontro con l’eurodeputato erano presenti 38 grandi elettori azzurri

13.48 – Forza Italia pronta a non partecipare alle quarta votazione
Forza Italia è orientata a non partecipare alla quarta votazione di domani sul Colle. E’ quanto è emerso dall’ufficio di presidenza azzurro riunitosi a Montecitorio. I parlamentari di Fi che torneranno a vedersi al termine del terzo scrutinio, anche con Area popolare, domani non risponderanno alla chiamata e non esprimeranno un voto.

13.17 – Seconda votazione: 531 schede bianche e 143 nulle
Anche oggi il più votato è risultato Ferdinando Imposimato, che ha ottenuto 123 voti. Dopo di lui Vittorio Feltri, 51; Luciana Castellina, 34; Emma Bonino, 23; Stefano Rodotà, 22; Claudio Sabelli Fioretti, 14; il senatore Marcello Gualdani, 10; Romano Prodi e l’ex ministro Paola Severino, 5; Sergio Mattarella, 4; Pier Luigi Bersani, Anna Finocchiaro, Franco Frattini e Agostino Marianetti 2. Preferenze sono andate anche a Pagano, 7; Santo Versace, 6; Antonio Razzi e Sangalli, 4; Ezio Greggio, Guerra e Messina 3; Cimmino e Scognamiglio 2. I voti dispersi sono stati 143, le schede nulle 26. 953 i presenti e i votanti su 1009 aventi diritto.

13.08 – Al via riunione vertici Forza Italia alla Camera
E’ iniziata la riunione del direttivo di Forza Italia per decidere la linea da adottare per le prossime votazioni del capo dello Stato. Presenti i capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, il consigliere politico Giovanni Toti, Debora Bergamini, Maria Stella Gelmini, Anna Maria Bernini, Maurizio Gasparri e Simone Baldelli.

13.02 – Romano: “Romani e Brunetta si dimettano”
“Leggo dalle agenzie di convocazioni di vertici dei gruppi di Forza Italia per decidere non si capisce che cosa. Sarebbe bene che questa riunione semmai, servisse a raccogliere le dimissioni di Romani e Brunetta, per restituire credibilità ai gruppi parlamentari da loro guidati allo sbando”. Lo afferma il deputato di Forza Italia Saverio Romano, tra i dissidenti-fittiani.

12.44 – Bianconi (Fi): “L’ala fittiana decide autonomamente dal partito cosa votare”
L’ala fittiana di Forza Italia si sgancia dalle decisioni del partito centrale. Secondo quanto riferisce Maurizio Bianconi, deputato tra i dissidenti azzurri, i senatori e deputati contrari alla linea di Silvio Berlusconi si riuniranno alle 12.30 e decideranno autonomamente cosa fare alla terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Lo stesso Bianconi ha confermato a LaPresse che per quanto riguarda la quarta votazione di domani, la decisione sarà presa nelle prossime ore. Contemporaneamente anche i direttivo di Fi si vedrà a pranzo e in serata incontrerà la delegazione di Area popolare.

12.44 – Civati: “Mattarella rimette insieme il centrosinistra”
“E’ una figura autorevole, rimette insieme una coalizione che non è più esistita, quella di centrosinistra”. Pippo Civati conferma il clima di unità del Pd intorno al nome di Mattarella. “Giravano voci strane di presidenti vicini a Renzi e accondiscendenti: Mattarella è meglio dello zio di Renzi”. Secondo Civati “il nuovo centrodestra di Alfano alla fine voterà Mattarella, come farà anche Berlusconi”. Ribadisce, però, che se si andasse a votare con questo programma di Governo non si candiderebbe con il Pd.

12.35 – Sacconi (Ncd): “Non voteremo Mattarella”
“Non voteremo Mattarella”. Lo dice Maurizio Sacconi-Ap dopo un lungo colloquio che ha avuto in Transatlantico con il ministro Maria Elena Boschi. A chi gli chiede se entreranno in Aula, Sacconi risponde: “Questa è una valutazione tecnica che faremo. Quello che conta è che non votiamo. Credo che parteciperemo con la scheda bianca”.

12.33 – Possibile giuramento lunedì 2 febbraio se elezione al quarto scrutinio
La decisione ufficiale spetta comunque al nuovo inquilino del Quirinale e non è escluso che il giuramento possa essere rinviato a martedì. Dal momento che le Camere saranno impegnate fino al primo pomeriggio di sabato, infatti, più di qualche parlamentare preferirebbe avere almeno 48 ore di tempo prima di dover tornare a Roma

12.23 – Quirinale: fumata nera, nessun candidato sopra quorum
Spoglio ancora in corso, nessuno può più raggiungere 673 voti

12.01 – Sabrina Ferilli ancora votata
Tra i votati per il Quirinale torna Sabrina Ferilli. L’attrice non è la sola dello showbiz ad avere ricevuto voti nella seconda votazione: è stato votato anche il giornalista Claudio Sabelli Fioretti. Un voto anche per Barbara D’Urso e Giovanni Malagò.

11.59 – Boschi: “Con Forza Italia ci sarà tempo per ricucire”
“Abbiamo candidato un galantuomo, un persona perbene e di altissimo profilo. Sono molto tranquilla, nel Pd c’è ampia condivisione. Anche Berlusconi ha chiarito di non avere dubbi sui meriti e sulle qualità” di Sergio Mattarella. “E’ una persona autorevole e ora bisogna pensare agli interessi dei cittadini, poi avremo modo di ricucire con Fi, speriamo già sabato in Aula”. Lo dice il ministro Maria Elena Boschi in Transatlantico a Montecitorio.

11.46 – Finita chiama deputati. Votano i delegati regionali

11.38 – De Girolamo (Ncd): “Noi domani votiamo scheda bianca”
“Noi domani voteremo scheda bianca”. Lo annuncia la capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) Nunzia De Girolamo commentando la scelta di Fi di valutare la possibilità di uscire dall’Aula alla quarta votazione. “Al momento questa è la decisione: ma oggi abbiamo in programma un incontro tra le delegazioni e parleremo anche di questo”.

11.26 – Speranza (Pd): “Spero che altre forze votino Mattarella”
“Sarebbe molto importante il sostegno di altre forze politiche alla candidatura di Mattarella. Spero che le prossime ore possano servire. Quello di Mattarella può essere un nome che unisce tutti gli italiani”. E’ l’appello che il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza rivolge agli altri partiti in vista del voto per il nuovo Capo dello Stato.

11.16 – Napolitano saluta i ministri poi lascia Montecitorio
Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha lasciato Montecitorio dopo essersi fermato per più di un’ora nella sala del governo antistante l’aula dove è in corso il secondo scrutinio per l’elezione del futuro capo dello Stato. A salutare Napolitano alcuni ministri (Maurizio Lupi, Marianna Madia e Dario Franceschini) e alcuni politici come la presidente della commissione Affari costituzionali al Senato, Anna Finocchiaro (Pd).

11.16 – Boldrini: “In aula c’è un’atmosfera tranquilla. Vedremo domani se ci saranno sorprese”
Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini in una pausa dalla conduzione dei lavori per l’elezione del presidente della Repubblica.

10.58 – Cuperlo (Pd): “Ncd e Forza Italia riflettano per ampia maggioranza su Mattarella”
“Mio auguro che nelle prossime ore ci sia anche da parte di forze politiche della maggioranza come Ncd e dell’opposizione come Forza Italia una valutazione serena sulla qualità della persona di Sergio Mattarella, del suo profilo, della sua biografia personale. E che ci possa essere una convergenza ampia attorno a questo nome”. E’ quanto auspica all’AdnKronos l’esponente della minoranza Pd Gianni Cuperlo.

10.56 – Gozi (Pd): “Abbiamo imparato la lezione del 2013, siamo compatti”
“Ogni volta che mi si parla dei 101, si riapre una ferita personale. Mi pare che stavolta tutti hanno capito la lezione e la responsabilità che grava sul Parlamento”. Così Sandro Gozi, deputato del Pd, arrivando a Montecitorio, sull’esito delle votazioni per il Capo dello Stato.

10.35 – Rodotà: “Renzi abile ma i problemi a sinistra rimangono”
“La scelta di Mattarella è una buona scelta, si tratta di una persona rigorosa. Renzi è stato abile, ma questo non cambia la natura dei problemi a sinistra”. Così il giurista Stefano Rodotà, candidato del Movimento 5 stelle alle scorse elezioni per il Quirinale, in un’intervista al ‘Fatto Quotidianò. “Il successo di Renzi – continua -, se si verificherà, non cambia il segno delle sue politiche. Sulle questioni sociali non ci saranno modifiche rilevanti”

10.25 – Brunetta (Fi): “Senza maggioranza si va a elezioni”
“Renzi si è basato finora su due maggioranze: la sua maggioranza di governo con Alfano, che è carne della nostra carne, e la maggioranza sulle riforme costituzionali con Berlusconi, mettendo in un angolo la minoranza del suo partito che però è una minoranza molto pesante. Adesso ha detto di fatto ‘no’ a Berlusconi, ha rotto il patto istituzionale con Berlusconi, ha rotto di fatto anche il patto con Alfano, perché Alfano è furioso al pari di Berlusconi. Per cui di fatto due maggioranze, la maggioranza istituzionale e la maggioranza di governo non ci sono più”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, a La Telefonata di Belpietro, su Canale 5.

10.24 – Iniziata la chiama per i deputati

10.20 – Quirinale, in 40 in Forza Italia tentati da Mattarella. Forza Italia da domani diserta l’Aula
Per arginare i circa 40 parlamentari tentati da Sergio Mattarella, Forza Italia da domani non entrerà in aula. E’ quanto riferiscono fonti interne al partito che, spiegano, hanno già avuto indicazione dai gruppi di non partecipare al quarto scrutinio quando servirà la maggioranza assoluta, quindi il quorum di 505 voti. Gli umori dentro il partito di Silvio Berlusconi infatti sono altalenanti, in molti credono nel tradimento del premier e vorrebbero far saltare il patto del Nazareno, una quota consistente però, quella con radici democristiane, sarebbe orientata invece a proseguire sul cammino delle riforme con il governo. Intanto proseguono i contatti con Area popolare di Angelino Alfano, anche questa non compatta sulla scelta di proseguire sulla strada della scheda bianca anche dalla quarta votazione.

10.04 – Napolitano dopo il voto parla con Anna Finocchiaro
Il presidente emerito, Giorgio Napolitano, ha votato per l’elezione del suo successore a Montecitorio, dove si sta svolgendo il secondo scrutinio del Parlamento in seduta comune. Uscito dall’aula Napolitano è entrato nella sala del governo con la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro.

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