“Il Meeting di Comunione e Liberazione è unico, mentre in Lombardia di Festival ce ne sono molti. Il Festivaletteratura? Ha sponsor forti e può campare anche senza il supporto della Regione“. Ha utilizzato più o meno queste parole Cristina Cappellini, assessore regionale alla Culture Identità e Autonomie, per liquidare, giovedì in sede di VII Commissione Cultura, l’interrogazione del consigliere del Pd Marco Carra. Un’interrogazione nella quale chiedeva come mai la Giunta della Regione Lombardia avesse deciso di destinare 60mila euro al meeting di Cl, che come noto si è tenuto a Rimini in Emilia Romagna, attingendo i soldi direttamente dal Fondo di promozione dell’immagine della regione. Il tutto a scapito del Festivaletteratura di Mantova e di altri importanti festival lombardi, costretti ad accontentarsi delle briciole racimolate, oltretutto, dopo aver partecipato a un bando.

“L’appuntamento annuale di Cl – ha detto Carra – non si svolge nemmeno in regione e non può essere considerato più importante del Festival di Mantova o dei 7-8 appuntamenti internazionali che si svolgono in Lombardia ogni anno”. Carra ha definito “sconcertante” la risposta dell’assessore Cappellini, la cui diatriba con la rassegna letteraria di Mantova è iniziata parecchi mesi fa, quando gli organizzatori della rassegna letteraria avevano tolto dalla pubblicazione ufficiale il logo della Regione, che di fatto non aveva contribuito considerato che i soldi del bando non erano ancora certi.

“Il Festivaletteratura – ha proseguito Carra – ha chiuso la diciottesima edizione con 119mila presenze reali e 700mila nelle piazze virtuali, Facebook, TwitterE non si dimentichi che senza il supporto di 700 volontari la rassegna non si farebbe. Un bel messaggio di civiltà da esportare. Per questo mi chiedo, e chiedo al governatore Maroni, se non abbia le carte in regola, almeno al pari del meeting di Cl, per rappresentare al meglio l’immagine della Lombardia. E allora invito la Giunta ad attingere soldi dal fondo di promozione per l’immagine regionale e girarli al Festivaletteratura e alle altre eccellenze culturali lombarde”.

Per decisione dell’assessorato alla cultura guidato da Cappellini, tutte le manifestazioni culturali devono passare il setaccio dei bandi per ottenere finanziamenti. Che, in ogni caso, non potranno superare i 20mila euro annui. Il Festival di Mantova ha ottenuto 17mila euro per il 2014 e 23mila per il 2015. Non potrà averne altri, a meno che Maroni decida, come auspicato da Carra, di attingere dal fondo speciale per la promozione. Il consigliere del Pd aveva sollevato, tempo fa, il caso su ilfattoquotidiano.it etichettando la decisione di Maroni come “un obolo politico agli alleati ciellini, un investimento per garantirsi l’appoggio necessario a tenere in piedi la sua Giunta. Al meeting i soldi della Regione non mancano mai”.

Come non sono mancati alla gara ciclistica “Tre Valli” di Varese, sostiene Carra “finanziata con 75mila euro” oppure al Premio letterario Piero Chiara, che si tiene sempre a Varese, sostenuto con 15 mila euro su un budget di 38mila, mentre quello del Festivaletteratura è di un milione e 300mila euro. “Il presidente Maroni – ha proseguito il consigliere regionale del Pd – è da poco stato a Mantova per esaltare l’unicità delle bellezze artistiche e architettoniche della città, ma nel momento in cui un evento come il Festivaletteratura porta, non solo il nome del luogo dove si svolge, ma dell’intera regione in tutto il mondo, la Giunta leghista lo sostiene con le briciole e ritiene di aver fatto la cosa giusta. Sono sconcertato e indignato”.

IL DISOBBEDIENTE

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