La maggioranza Cinque stelle di Federico Pizzarotti perde un pezzo. Il consigliere Mauro Nuzzo sarà formalmente espulso dal gruppo consiliare che sostiene l’amministrazione del sindaco di Parma. A deciderlo è stato il meetup parmigiano, che nei giorni scorsi aveva avviato sulla piattaforma dell’associazione Parma in Movimento le votazioni online sul caso del consigliere che da tempo ha un atteggiamento critico nei confronti di Pizzarotti e della sua giunta, chiedendo agli attivisti di esprimersi sull’ipotesi di un allontanamento dal gruppo. Sabato 2 agosto in serata è arrivato il verdetto: “Il consigliere Nuzzo verrà formalmente espulso dal gruppo – ha annunciato il capogruppo Marco Bosi – ma si è autoescluso nei fatti da diversi mesi. Non ci resta che prenderne atto”.

A votare per l’espulsione, su 47 attivisti aventi diritto del totale dei 75 iscritti a Parma in Movimento, sono stati in tutto 40, compresi i consiglieri eletti. I voti per escluderlo dalla maggioranza sono stati 36, con solo un parere contrario e tre astensioni. La consultazione si era resa necessaria dopo che il consigliere negli ultimi mesi aveva denunciato il distacco dell’amministrazione Pizzarotti dai valori del Movimento 5 stelle, arrivando perfino, unico della maggioranza, ad astenersi sulla votazione del bilancio di previsione 2014 nell’ultima seduta dell’assembla cittadina.

“Nonostante abbia deciso di attenermi all’indicazione ricevuta – ha spiegato Bosi – quel voto è consultivo e non vincolante in quanto la responsabilità e il potere di espulsione rimane in capo al gruppo consiliare che rappresento”. Ma il gruppo, a quanto pare, avrebbe già deciso di seguire la volontà della base e di procedere all’espulsione di Nuzzo, che quindi dalle prossime riunioni consiliari non siederà più tra i banchi della maggioranza. Quello che però potrebbe verificarsi è una situazione paradossale, perché l’esclusione dal gruppo consiliare non determina automaticamente l’uscita dal Movimento 5 stelle. “Solo Beppe Grillo può dire che non sono più nel Movimento – aveva detto Nuzzo, appreso della votazione sulla sua posizione – sarà il primo caso in Italia in cui i Cinque stelle sono in maggioranza e anche in opposizione”. A questo punto occorrerà attendere per vedere se Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio apporranno o meno la loro approvazione all’esclusione del consigliere.

Anche senza Nuzzo, Pizzarotti non rischia la sua maggioranza in consiglio, che rimane comunque schiacciante, con 19 rappresentanti eletti su 32. Di certo però l’esclusione del consigliere rappresenta una frattura all’interno del gruppo e soprattutto nei rapporti del Movimento con la città. Nuzzo, storico rappresentante dei Cinque stelle, sin dagli inizi del mandato è sempre stato considerato tra i fedelissimi del sindaco e in città è uno dei volti più conosciuti del Movimento per il suo attivismo che lo ha portato a confrontarsi con tante realtà del territorio, dall’ambito culturale a quello dei comitati cittadini. Numerosi sono i messaggi di solidarietà arrivati a sostegno del consigliere espulso, e critiche sono piovute su Facebook a commento della comunicazione di Bosi, riguardo al fatto che il destino politico di un eletto in consiglio sia stato deciso da meno di 50 persone.

Del resto, le motivazioni di Bosi, elencate sulla sua pagina ufficiale di Facebook, raccontano i retroscena di una rottura che si stava consumando da mesi. “Voi cosa fareste con una persona che infrange ripetutamente le regole del gruppo di cui fa parte? Cosa fareste se sapeste di avere la responsabilità di una città e un consigliere non comunica al resto del gruppo come voterà? Cosa fareste se rifiutasse per mesi di venire a confrontarsi nelle riunioni che facciamo ogni settimana? Cosa fareste se dicesse agli attivisti che non è interessato a rinnovare l’iscrizione all’associazione che si fa carico di diffondere i valori del M5S? Ma soprattutto, a che scopo tenere formalmente nel gruppo una persona che nei fatti si è automaticamente posta al di fuori di esso dal momento che ha deciso di non dover condividere con nessuno le sue posizioni? In un gruppo ciò che conta è la formalità di farne parte, o piuttosto la collaborazione con gli altri elementi nel rispetto delle regole che ci si è dati?” Nuzzo invece, che sulle accuse lanciate dal capogruppo mesi fa aveva già risposto, per ora non ha rilasciato dichiarazioni e si è limitato a ripubblicare quelle già espresse in passato, in cui spiegava di sentirsi distante “da alcune scelte del sindaco su argomenti vari” e “non in linea con la maggioranza quando essa si pone pochi dubbi sulle scelte e sulle modalità con cui in diversi casi ci si rapporta con la città. Sostengo – aveva concluso – sia necessario rispettare il programma elettorale, al netto delle poche parti non applicabili. Richiamo con la mia critica al rispetto dei principi del Movimento 5 Stelle e non sento di esserne parte estranea”.

Articolo Precedente

Matrimoni gay, Curia: ‘Trascrizione delle unioni all’estero è violazione privacy’

next
Articolo Successivo

Da Londra e Parigi all’Appennino: i borghi rivivono d’estate con gli emigrati all’estero

next