Annamaria Franzoni può essere “risocializzata“. Emergerebbe dall’integrazione della perizia psichiatrica disposta dal tribunale di Sorveglianza nei confronti della donna condannata per la morte del figlio, Samuele Lorenzi, avvenuta a Cogne il 30 giugno 2002. Lo studio avrebbe approfondito i possibili rischi di recidiva e avrebbe detto che gli elementi di pericolosità sociale possono essere contenuti attraverso un percorso con i servizi sociali.

La perizia del professor Augusto Balloni sarà discussa martedì davanti alla Sorveglianza di Bologna (presidente Francesco Maisto), che deve decidere sull’istanza di detenzione domiciliare della donna, condannata a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele, di scontare la pena a casa per assistere il figlio più piccolo. Nello studio si evidenzierebbe un buon rapporto di Franzoni con i servizi e si indicherebbero strutture e modalità per la rieducazione e la risocializzazione tra cui anche una terapia di sostegno.

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