A Reggio Emilia era da tempo considerato il candidato sindaco “in pectore” e ora Luca Vecchi è sceso in campo ufficialmente. Il “delfino” del ministro Graziano Delrio, capogruppo del Pd in consiglio comunale e segretario cittadino del partito, ha sciolto le riserve e ha fatto un passo avanti in vista dell’ appuntamento elettorale della prossima primavera. Dopo l’era di Delrio e la “reggenza” del vicesindaco Ugo Ferrari per traghettare il Comune alle amministrative, il Pd si prepara alle primarie di coalizione per la chiamata alle urne e tra i primi candidati c’è lo storico consigliere 40enne, di professione commercialista, che ha già garantito che se sarà eletto sindaco rinuncerà al lavoro per dedicarsi al Comune sette giorni su sette.

“Ho scelto di mettermi a disposizione per partecipare alle primarie di coalizione per la corsa a sindaco della mia città. Non è stata una scelta presa alla leggera, perché a 40 anni pensare di lasciare il lavoro non è una decisione facile – ha detto Vecchi al fattoquotidiano.it – Mi hanno convinto le tante richieste che mi sono arrivate e anche il desiderio di portare avanti un progetto di ascolto e condivisione con il territorio cominciato in questi anni”. Vecchi, da sempre vicino all’ex primo cittadino Delrio, non si è mai schierato apertamente nelle correnti del Pd, anche se riconosce l’importanza del risultato dell’8 dicembre e auspica una nuova stagione per il Partito democratico: “E’ stata una giornata molto importante perché c’è stata una partecipazione massiccia, che significa che la gente ha fiducia in una nuova stagione del Pd. Questo merito va a Matteo Renzi, che ha costretto il Pd a rinnovarsi, ma dobbiamo ringraziare anche Cuperlo e Civati, perché grazie a loro c’è stato un ricambio all’interno del partito”.

Trasparenza e partecipazione, sicurezza e lavoro i punti fermi del programma che Vecchi vuole proporre alla città, per mettere al centro Reggio Emilia e i suoi cittadini. Dopo dieci anni a fianco dell’ex sindaco Delrio però, il segretario non parla soltanto di una candidatura in continuità, come vorrebbe il pensiero comune: “Come capogruppo di Delrio ho condiviso importanti risultati, dal Tecnopolo alla Mediopadana, ma questa è una nuova fase, con domande nuove a cui rispondere, come la crisi economica e la disoccupazione, e che quindi ha bisogno di un nuovo metodo di governo, di più trasparenza verso i cittadini e di più partecipazione”. E in fatto a trasparenza, una delle prime risposte, questa volta data in anticipo, riguarda proprio la vita personale di Vecchi e il ruolo di sua moglie, che è attualmente dirigente del settore Urbanistica del Comune di Reggio: “Se il risultato delle primarie andrà in porto, risolveremo il problema. Questo non perché la legge non consente una situazione del genere, l’Italia è piena di casi come il nostro, ma per un senso etico nei confronti della pubblica amministrazione. Non lo facciamo perché qualcuno ce lo chiede, ma perché abbiamo rispetto dei ruoli nella gestione della cosa pubblica”.

Ora Vecchi comincerà il confronto con i cittadini e con gli altri possibili candidati alle primarie. Per ora quella all’interno del centrosinistra dovrebbe essere una corsa a tre, con in campo, oltre al capogruppo Pd, il consigliere comunale Pd Ernesto D’Andrea, che ultimamente in più occasioni si è schierato contro le scelte della maggioranza, e l’assessore ai Servizi sociali Matteo Sassi che dovrebbe candidarsi per Sel. Ancora non è stato scelto il candidato del Movimento 5 Stelle.

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