Cinema

Bologna, la promessa del Comune: “C’è intesa per riaprire ex cinema Arcobaleno”

Ad annunciarlo è stato l'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini rispondendo ad una domanda del consigliere leghista Lucia Borgonzoni: "C'è un accordo con MG Cinema Srl proprietaria dell'immobile e l'intesa di massima prevede che i piani superiori diventino esercizio commerciale e la sala cinematografica invece sarebbe concessa per 40 anni all'amministrazione"

di Davide Turrini

L’ex cinema Arcobaleno di Bologna potrebbe riaprire, ma la strada per la raccolta fondi è tutta da costruire. Si aggiunge un nuovo capitolo per l’ipotetica nuova vita della sala cinematografica del centro città chiusa dopo decenni di onorato servizio nei primi anni duemila, occupata nel novembre 2011 dal collettivo di Santa Insolvenza e poi sgomberata dalla polizia, infine lasciata da due anni a pochi passi da Piazza Maggiore tra polvere e ragnatele.

“C’è un accordo con MG Cinema srl proprietaria dell’immobile”, spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bologna, Patrizia Gabellini, rispondendo ad una domanda di attualità del consigliere leghista Lucia Borgonzoni, “l’intesa di massima prevede che i piani superiori dell’ex cinema diventino un esercizio commerciale di 250 metri quadri, che affaccia sul portico, separato rispetto ai piani inferiori della sala, diventando dunque incomunicabile”.

Sempre nell’accordo citato la MG Cinema si impegnerebbe a concedere per 40 anni la sala cinematografica sottostante e che verrebbe a sua volta usata dal Comune per un uso “cinematografico, culturale, congressuale”. “L’accesso alla sala”, ha continuato l’assessore, “dovrebbe avvenire attraverso gli spazi utilizzati da Atc fino a qualche tempo fa (l’ex Urban center), di nostra proprietà, che sono separati da una parete”. “Certo c’è bisogno di fare degli investimenti necessari per riutilizzare lo spazio che richiede molto lavoro in termini di adeguamento tecnologico”, continua, “per questo vogliamo costruire una cordata con capitale pubblico e privato per rilevarlo, anche se il momento economico è complicato per tutti”.

“Abbiamo un appuntamento con l’assessore tra una decina di giorni”, spiega Gianluca Farinelli, direttore della Fondazione Cineteca di Bologna, “ma non mi era stato detto nulla di questa operazione. Se fossimo coinvolti cercheremo di capire come intervenire visto il momento difficile che le sale cinematografiche che già ci sono stanno vivendo”.

“A chi dovrebbe chiedere un parere il Comune di Bologna?”, spiega al fattoquotidiano.it, l’assessore alla cultura Alberto Ronchi, “Farinelli è conosciuto in tutto il mondo e dialoga con Martin Scorsese: una sua riflessione su come si potrà organizzare uno spazio del genere è un atto logico e dovuto per noi”. “Ad ogni modo”, conclude, “stiamo parlando di un’operazione ancora lunga che, sempre che vada in porto, non giungerà a termine prima del 2015”.

Sicuri assenti al tavolo dove si decideranno i destini della sala dell’ex cinema Arcobaleno saranno i ragazzi del Kinodromo, l’associazione creata nel 2012 sulle ceneri del collettivo di Santa Insolvenza che nel novembre 2011 fu protagonista dell’occupazione della sala dando vita con successo per alcuni giorni ad un’autogestione con proiezioni e incontri. L’avventura finì con lo sgombero alle sei della mattina da parte delle forze dell’ordine. Il Kinodromo, dall’autunno 2012, ha poi gestito per sei mesi alcune sere alla settimana il cinema Europa di Bologna, di proprietà Seac, cioè della famiglia Agostini che è dietro alle sale cittadine del Circuito Cinema. Il secondo anno di programmazione Kinodromo inizierà il 28 ottobre sempre all’Europa.

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