La condanna in Cassazione? Silvio Berlusconi la ritiene “non probabile” e promette “sostegno leale a questo governo”. L’ex presidente del Consiglio ha risposto così giovedì notte alle telecamere di Agorà, al termine di una cena in un ristorante romano, in vista dell’udienza del prossimo 30 luglio dell’ultimo grado di giudizio del processo Mediaset. “Io sono sereno – ha detto – perché credo che leggendo le carte non ci possa essere che una mia assoluzione piena”. E se invece venisse condannato? “Non sono solito esercitare la mia mente su fatti che ritengo improbabili”. A chi gli chiedeva se stesse alzando la sua ‘soglia di tolleranza’ sul fronte giudiziario nell’interesse del Paese ha poi risposto: ”Sono cose diverse, anche gravi ma in questo momento non credo si debba fare qualche cosa che derivi da quella vicenda che possa influire sul governo”. [brightcove]2541065409001[/brightcove]

Quanto alle reazioni del Pdl, l’ex premier ha spiegato di capire “che ci siano preoccupazioni che possano agitare qualcuno, ma l’input che ho dato in maniera molto chiara è di concentrarsi sull’interesse del Paese e rendere questa alleanza, che io continuo a chiamare pacificazione con la sinistra, qualcosa di storico e addirittura epocale dopo tanti anni di guerra fredda“. Sull’annuncio della nuova Forza Italia ha poi precisato che “non è un ritorno al passato ma l’intenzione di rivolgersi a tanti italiani con la discesa in campo di forze nuove che si aggiungono a quelle che già esistono e che rendano il nostro movimento ancor più forte e con una base elettorale ancor più consistente”. Poi, oltre ad assicurare l’appoggio all’esecutivo Letta, lo invita a fare “ciò che serve e che viene richiesto dai protagonisti dell’economia e che possa incentivare i consumi e la produzione”. Nel weekend Berlusconi volerà in Russia per una visita privata a Vladimir Putin. Il Cavaliere partirà sabato per fare rientro domenica sera a Milano. Una visita che avrebbe dovuto fare qualche mese fa, ma decise di rinviare la partenza.

Interviene a sostegno della prosecuzione dell’attività del governo Pdl anche il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo che al Corriere della Sera dice: “Io credo che questo governo dopo il 30 luglio, debba andare avanti in qualsiasi caso. Spero – ha aggiunto – che i giudici aiutino la pacificazione. Non esistono più falchi e colombe, siamo tutti berlusconiani”. Il ministro ha espresso “stima per la collega Santanchè ma la sua linea è sempre stata minoritaria tra di noi. Io vengo da Forza Italia e non da An e i rapporti fra le due forze sono sempre stati di tre a uno. In un partito come il nostro, la linea di Daniela è utile come la mia. Ma le decisioni finali sono di Berlusconi“. Il senatore Pdl Maurizio Gasparri, invece, a In Onda su La7 ha parlato di “dimissioni collettive” e ritorno alle urne in caso di condanna del Cavaliere e “a quel punto il Capo dello Stato sarebbe quasi obbligato a sciogliere le camere”.

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