Ti svegli una mattina e scopri che nottetempo Forza Nuova ha attaccato uno striscione davanti alla sede del Cassero, la più longeva associazione lgbt italiana, quella che frequento da tanto e che mi onoro di rappresentare. È capitato altre volte agli attivisti e alle attiviste del Cassero di essere tirati giù dal letto con una telefonata di allarme: successe ad esempio quando anni fa dei ladri entrarono nella sede di notte portando via computer e tv; e successe ancora quando, ai tempi del cantiere al Cavaticcio, un’orda di topi fuorusciti dal canale appena dissotterrato aveva invaso la Salara, divorando i cavi elettrici e i tubi della birra, e lasciando dietro di sé una disgustosa scia di escrementi.

I ladri e i topi. E oggi anche i militanti di Forza Nuova.

La prima cosa che ho pensato è stata ‘che vigliacchi‘. E subito dopo mi sono detto: ‘che schifo‘. Proprio come successe anni fa, rispettivamente, con i ladri e con i topi.  Leggendo il messaggio, poi, ho notato subito il fatto che non contenesse un riferimento diretto, almeno un aggettivo possessivo. Di quali perversioni si parla? Delle mie? Delle loro? Delle nostre? Certo, se uno appende uno striscione di quel tipo davanti alla sede dell’Arcigay ci vuole un attimo a dedurre che i pervertiti, per l’autore del messaggio, siano i gay, le lesbiche, le transessuali e i transessuali. Ma se questo qualcuno non riesce nemmeno a scrivere ‘le VOSTRE‘ perversioni, allora stiamo parlando di una persona molto pavida, in questo caso doppiamente vigliacca.

Passata qualche ora dalla scoperta  arriva una nota stampa con la quale Forza Nuova rivendica quel gesto. Un comunicato triviale, che attacca il nostro festival – Gender Bender – proprio alla vigilia della sua inaugurazione. Bisognerebbe anche dire che è abbastanza sgrammaticata (“insieme colla provincia di Bologna”), che dice sciocchezze (tra gli sponsor spunta il regno d’Olanda, presumibilmente al posto dell’Ambasciata dei Paesi Bassi), e che regala ironie da bagno pubblico, quando sottolinea che Cultura ha in comune tre lettere con “culo” (ma loro manco culo dicono, perché – perfino in questo caso – sono vigliacchi). Tutte queste cose bisogna metterle nel conto perché completano con qualche particolare in più il ritratto degli autori dello striscione da camerata.

La protesta – con questi toni – si rivolge agli enti pubblici che finanziano il festival. E, dopo le già citate battute da vespasiano, arriva un inatteso colpo finale, l’apice delle assurdità: una sorta di insofferente bacchettata alle gerarchie cattoliche, fin troppo attente – si sostiene – a rispettare Israele (cioè gli ebrei) mentre Israele, dal canto suo, addirittura sponsorizza  Gender Bender. E il tono è quello di uno che fa toc toc sulla spalla di Ratzinger e gli dice: ‘Beh, e adesso come la mettiamo?’

Per quel che mi concerne, io non mi sento perverso, perciò il ‘pensierino’ notturno di Forza Nuova non mi riguarda. E non deve riguardare nessuno di noi, perché non ha senso farsi dettare le categorie da un gruppo di esaltati che mostra di possedere così pochi strumenti. Perché non sarà l’ombra in cui si sono avvolti per fare il loro numero a farceli immaginare spaventosi, minacciosi. O almeno diversi dalla macchietta, goffa e tragicomica, che esprimono quando hanno carta e penna in mano.

Dopo una mattinata di tensione, il Cassero si è sciolto in una risata che ancora continua e che ci serve a esorcizzare, a scrollarci di dosso lo spavento per quello che questi atti infami rappresentano e, tristemente, ricordano. E quell’ironia ci aiuta a guardare questi fatti con maggiore attenzione, a  tracciare dei ritratti e a non attribuire a questi militanti la storia che presumibilmente non hanno nemmeno letto. A noi hanno mostrato che di Gender Bender, a Bologna, c’è tanto bisogno. Lo hanno sottolineato a noi, alle istituzioni e perfino ad alcuni politici che fino a ieri navigavano nel dubbio.

Per questo, visto che Gender Bender parte proprio oggi, 27 ottobre,  con ancora più convinzione alle 18 ci ritroviamo tutte e tutti per brindare, perché finché ci sarà la Cultura l’antidoto a questi veleni sarà sempre a portata di mano. Con buona pace di Forza Noia.

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