La prima astronauta cinese Liu Yang, ha preso il volo verso lo spazio a bordo della navicella Shenzhou-9. Il lancio è avvenuto dal poligono di Jiuquan, nel deserto di Gobi, nella Mongolia Interna. Il razzo “La Lunga Marcia 2F” ora porterà in orbita la navicella e la trasporterà verso l’embrione di stazione spaziale Tiangong. E’ la quarta volta che la Repubblica Popolare riesce a mandare nello spazio un equipaggio umano. 

La missione prevede il primo attracco manuale alla stazione sperimentale Tiangong-1, che vuole fare da apripista verso la creazione di una stazione spaziale permanente, che dovrebbe essere ultimata entro il 2020. A bordo del “vascello celeste” sono in tre “taikonauti” (da “tai kong”, spazio in cinese): due astronauti esperti Jing Haipeng, Liu Wang, e la 33enne Yang alla sua prima esperienza fuori dall’orbita terrestre. Originaria della provincia centrale dell’Henan, figlia unica è considerata una pilota modello dell’aeronautica militare cinese. Secondo le autorità cinesi nei suoi primi quattro anni di addestramento non ha permesso ai genitori di andarla a visitare, sostenendo che “le aquile giovani non possono imparare a volare sotto le ali della loro famiglia”.

Nel 2003 la Cina diventò la terza potenza spaziale dopo Russia e Stati Uniti, lanciando in orbita la Shenzhou-5 con a bordo il colonnello Yang Liwei. Nel 2008 Zhai Zhigang fu il primo a “passeggiare” nello spazio, uscendo per 22 minuti dall’ astronave Shenzhou-7. Con la messa in orbita della stazione sperimentale Tiangong-1 (palazzo celeste), nel settembre del 2011, il programma spaziale cinese, lanciato negli anni ’50 e rivitalizzato negli ultimi nove anni, segnò un nuovo passo avanti.

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