Era un volto tra i più conosciuti a Bologna quello di Maurizio Cevenini, non solo negli ambienti politici ma anche in quelli sportivi (era uno dei tifosi più famosi e presenti del Bologna calcio), oltre ad essere stato uno dei più noti e assidui officianti di matrimoni civili a Palazzo d’Accursio, sede dell’Amministrazione comunale di Bologna (‘recordman’ in Italia per coppie sposate).

Nato nel 1954, sposato, una figlia, Federica, aveva conseguito il dottorato in social welfare, a indirizzo servizio sociale sanitario. Amministratore delegato della casa di cura privata Villalba (la stessa dove lo scorso anno è stato a lungo ricoverato Vasco Rossi) dal 1982 al 2006, nel ’91 è diventato presidente dell’Associazione Ospedalità Privata di Bologna, vicepresidente regionale e segretario del Consiglio nazionale, carica ricoperta fino al 2007.

Dal ’90 al ’95 assessore al personale e poi capogruppo al Comune di San Lazzaro di Savena, è stato vicecapogruppo del Consiglio comunale di Bologna dal ’95 al ’99 e dal ’99 al 2004 vicepresidente del Consiglio comunale. Dal 2004 al 2009 presidente del Consiglio provinciale di Bologna, dal 2009 al febbraio 2010 eletto con 4.054 preferenze, presidente del Consiglio comunale di Bologna, nell’aprile 2010 diventa Consigliere regionale eletto con 19.106 preferenze, ed è consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa. Un record di preferenze che, in percentuale, è il più alto in tutta Italia. E’ membro dell’Assemblea regionale e provinciale Pd.

Il 25 ottobre 2010 Cevenini si era ritirato dalle primarie del centrosinistra per le Comunali del capoluogo emiliano, alcuni giorni dopo il ricovero a Villalba per un attacco ischemico. “Ho scelto di ritirarmi – aveva spiegato in una conferenza stampa nella casa di cura – perchè lo choc che ho avuto dopo questo malore è stato forte. Immenso dolore che provoca rinunciare al sogno della mia vita”.

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Doveva essere sindaco: “Rinuncio al sogno della mia vita”

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