Si è fatto attendere fino all’ultimo, proprio come le grandi star, ma alla fine ha sciolto ogni riserva. Elvio Ubaldi, ex sindaco di Parma passato alla storia per avere strappato nel 1998 il Comune alla sinistra dopo dieci anni di governo, rimanendo in carica per due mandati, scende di nuovo in campo.

“Dopo molte richieste che mi sono arrivate, ho deciso di correre perché penso che in città non ci siano vere alternative alla sinistra che possano vincere”.

La candidatura di Ubaldi non era una cosa scontata: fino a qualche mese fa, nulla sembrava far presagire la sua corsa per la fascia tricolore. Soprattutto per come si erano messe le cose in città dal momento in cui, lo scorso 24 giugno, la giunta del suo successore Pietro Vignali aveva cominciato a tremare travolta dagli scandali di corruzione che a settembre hanno portato alle dimissioni e al commissariamento del Comune. L’odio della città riversato su Vignali era in parte anche per l’ex primo cittadino Ubaldi, “colpevole” di avere designato il suo allora assessore alla Viabilità a proprio delfino. Per le elezioni del 2007 l’ex sindaco aveva presentato una lista civica a suo nome, “Per Parma con Ubaldi”, che vedeva come candidato proprio Vignali. Nel corso dei quattro anni di mandato, Ubaldi si era poi distaccato dal suo braccio destro, arrivando perfino a togliere il nome della lista che aveva sostenuto Vignali e a contestare, da presidente del consiglio comunale, le scelte dell’amministrazione.

Ora che la giunta del suo ex delfino è sepolta dagli scandali e dalle inchieste della Procura, Ubaldi sembra volere riportare Parma al pre-Vignali, rompendo con il recente passato. “Mi rivolgo all’elettorato che cinque anni fa aveva seguito una mia indicazione che si è rivelata errata – ha detto Ubaldi – i cittadini mi conoscono e io conosco loro. Sanno che quando prometto le cose, le mantengo, e faccio anche di più”.

La ricetta di Ubaldi e della sua Civiltà parmigiana è quella di una terza via rispetto “all’immobilismo della sinistra che vuole una città richiusa su se stessa” e al “folle dinamismo” della destra. “Parma deve uscire dalla crisi ma non deve essere una delle tante città che seguono Bologna – ha aggiunto – non dobbiamo tornare indietro, ma andare avanti e allargare le prospettive al Brennero e al Tirreno”. Sul progetto che era il cavallo di battaglia della sua amministrazione, la metropolitana mai realizzata dalla giunta Vignali, Ubaldi ammette: “è stata un’occasione persa. Oggi non è più all’ordine del giorno, ma se ricapitasse, sposerei di nuovo il progetto”.

Per quanto riguarda le alleanze, il dialogo è aperto a tutti. L’ex sindaco ha già ricevuto l’appoggio dell’Udc e assicura che “ci sarà spazio al confronto con movimenti e forze in campo”. Tutti, ad esclusione del Pdl, che “rappresentano la parte sbagliata della città”.

Il piglio è deciso. In una sala affollata cittadini, vecchi alleati e colleghi di giunta applaudono. “Sarà una battaglia importante – conclude -e penso che si possa vincere”.

di Silvia Bia

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