“La trasparenza non è solo il rispetto del diritto dei cittadini di conoscere quello che fanno i loro amministratori, e come questi spendono i soldi pubblici, ma è anche un presidio della legalità”. Così Simone Rossi, candidato alle primarie del centrosinistra per la città di Parma, ha annunciato ai cittadini che se sarà sindaco non solo riprenderà in diretta le sedute, i consigli e le commissioni, ma installerà videocamere attive 24 ore al giorno sulla sua scrivania e su quelle dei suoi assessori.

Una scelta in pieno stile Grande Fratello, che garantirà la più completa accessibilità alle attività amministrative attraverso una piena apertura verso la collettività. Certo, ci sarà la possibilità di togliere l’audio durante i colloqui più delicati, nondimeno tutto quello che accadrà nel palazzo del governo sarà visibile online.

In una nota, pubblicata su Parma Daily, il candidato Rossi, ingegnere di 39 anni senza alcuna tessera di partito, spiega il motivo della sua decisione: “E’ evidente che se il politico è consapevole che quello che farà sarà conosciuto dalla città tenderà a compiere scelte più oculate, a non sprecare il denaro e ad assumere comportamenti più seri e responsabili all’interno delle sedi istituzionali”.

Del resto, secondo Simone Rossi, se chi governa rispetta le regole non ha nulla da temere, “male non fare, paura non avere”. Un atto che vuole significare un forte cambiamento rispetto agli errori e alle irregolarità commesse dalla giunta Vignali, che il 18 ottobre si è riunita in un’ultima seduta per poi consegnare una città infuriata nelle temporanee mani del Commissario Anna Maria Cancellieri.

Una promessa audace che il giovane ingegnere, già noto in città per la sua ferma contrarietà alla questione dell’inceneritore, ha tutte le intenzioni di mantenere, e che si affianca alla volontà di agire in favore di una democrazia più diretta.

“Perchè” spiega Rossi “ non si possano più ripetere situazioni come quella di qualche mese fa quando è stato negato l’accesso ai cittadini alla discussione sull’ammissibilità o meno del referendum popolare contro l’inceneritore”.

E si devono recidere quanti più legami possibile con l’ultimo Sindaco che la città ha conosciuto, si devono calcare le parole “legalità” e “rinnovamento” affinché i cittadini, oggi talmente adirati con la politica da aver spinto Simone Rossi a rinunciare alla definizione di “candidato civico”, riguadagnino la fiducia nelle istituzioni.

Quella fiducia che con l’ultimo governo a Parma si è sgretolata mese per mese, scandalo dopo scandalo. I cittadini avranno quindi la possibilità di seguire tutte le attività comunali in diretta web e su un canale digitale terrestre dedicato, partecipando in prima persona al governo di Parma. “Guardando in faccia” dichiara Rossi “chi prova a sperperare il loro denaro, chi sono quelli che propongono scelte assurde fatte nell’interesse di singoli – se non di se stessi – e non della collettività”.

Sarà fattibile? Bisognerà pensare a previe modificazioni statutarie e vincere probabilmente il malumore di più di un consigliere, ma Rossi è determinato. “Se la telecamera ce l’ha Barack Obama nello Studio Ovale della Casa Bianca” conclude scherzosamente il candidato  “penso possa avercela anche il sindaco di Parma”.

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