Lucia è una bella ragazza, ha gli occhi verdi e una faccia solare, come si dice. E solare lo è veramente, ama i campi di pannelli fotovoltaici, ammesso che si possa amare un campo di pannelli fotovoltaici. Ama l’energia del vento come si può leggere anche sull’adesivo posto nel vetro posteriore della sua bella Volvo. Lucia ama la semplicità e rispetta gli animali, usa insetticidi ecologici e mangia verdure biologiche. Non sapevo esistessero anche verdure non biologiche.

Lucia ama la campagna, anche se non ci ha mai lavorato, quando passa un week end nella casa della nonna, taglia due fette di salame, le appoggia su un tovagliolino di carta e le mangia con gusto. Poi estrae dalla borsetta una salvietta disinfettante e se la passa con cura sulle mani. Non prende mai il caffé dalla nonna, non ama il caffé della moka, è troppo abituata al suo ottimo espresso in cialde di plastica che beve in bicchierini di plastica mescolandolo con palettine di plastica. Tutto riciclabile, ovviamente. Lucia abita in un appartamento di classe A con un ottimo condizionatore d’aria e un climatizzatore elettrico con umidificatore per l’inverno.

Lucia ha una grande coscienza ecologica.

Quando aggrotta le sopracciglia ricorda la nonna. La nonna pone le fette di salame su un piattino, fa il caffé con la moka e lo beve nella tazzina di ceramica che poi lava. Lava la stessa tazzina e gli stessi piattini tre o quattro volte al giorno. Usa fazzoletti di stoffa che poi lava, usa canovacci di stoffa. La nonna non ha idea di cosa sia il riciclaggio. Il cancello del suo orto era in precedenza la rete del letto. La nonna è sempre andata in bicicletta, non ha la patente. La casa della nonna non è di classe A. Non ha impianto di riscaldamento né condizionatore.

La nonna non ha nessuna coscienza ecologica.

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