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Orban: “L’Ue non conta nulla, Trump deve togliere le sanzioni a Mosca”. Zelensky: “Si lavora a un piano di pace come quello per Gaza”

Il premier ungherese oggi a Roma: prima l'incontro con Papa Leone XIV, poi con Giorgia Meloni: "Ottimo incontro". Il tycoon contro Mosca per il test sul missile a propulsione nucleare Burevestnik: “Inappropriato”
Orban: “L’Ue non conta nulla, Trump deve togliere le sanzioni a Mosca”. Zelensky: “Si lavora a un piano di pace come quello per Gaza”
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Orban: “Ottimo incontro a Roma con la premier Giorgia Meloni”

“Ottimo incontro a Roma con la premier Giorgia Meloni! Abbiamo parlato di guerra, dell’economia europea in difficoltà e migrazione”. Lo ha scritto su X Viktor Orban, al termine del bilaterale di Palazzo Chigi. “Restando forti insieme, difenderemo le nostre nazioni”, ha concluso il premier ungherese.

  • 17:39

    Cremlino: “Siamo ancora disponibili a organizzare l’incontro Putin-Trump

    Prosegue l’impasse nella ricerca di una data e una sede per il possibile incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo statunitense Donald Trump, ma “la disponibilità di principio a organizzarlo rimane”. Lo ha dichiarato il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov in un commento alla tv russa rilanciato dalla Tass. “Per ora non ci sono orientamenti temporali, ma la disponibilità a tenere un incontro, se sarà preparato in anticipo dagli esperti, resta – ha affermato Ushakov, ricordando che il vertice precedente tra Putin e Trump ad Anchorage, in Alaska – era stato organizzato e realizzato in tempi molto brevi, una volta presa la decisione”.

  • 15:20

    Orban sarà a Washington da Trump la prossima settimana

    Il primo ministro ungherese Viktor Orbán incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump la prossima settimana a Washington per discutere di questioni energetiche. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, come riportano i media ungheresi. “Nella seconda metà della prossima settimana, il primo ministro avrà l’opportunità di discutere personalmente di questa questione con il presidente degli Stati Uniti”, ha dichiarato Szijjarto nel corso di una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar, in visita a Budapest.

  • 14:55

    La Russia denuncia formalmente il trattato con gli Usa sulle scorte di plutonio

    Vladimir Putin ha firmato oggi e promulgato una legge che mette ufficialmente fine a un accordo con gli Usa, già sospeso di fatto dal 2016, sul riciclaggio delle scorte di plutonio per impedire che venga usato per la costruzione di testate nucleari. Lo riferiscono le agenzie russe citando il sito delle informazioni legali. L’accordo, firmato nel 2000 e modificato parzialmente nel 2010, impegnava Russia e Usa a trattare i loro stock di plutonio rimasti dalla Guerra fredda per trasformarlo in combustibile da utilizzare nelle centrali nucleari. Ciascuna delle due parti doveva riciclare 34 tonnellate di plutonio. Nel 2016, Putin aveva emesso un decreto che sospendeva il trattato, nel contesto di un peggioramento delle relazioni con Washington, all’epoca della presidenza di Barack Obama. Nel decreto si citavano fra l’altro l’espansione della Nato verso est e l’aumentata presenza militare Usa nell’Europa dell’Est.

  • 14:52

    Orban: “L’Ue non conta nulla. Trump deve togliere le sanzioni a Mosca”

    “L’Unione europea non conta nulla. Donald Trump sbaglia su Putin, andrò da lui per fargli togliere le sanzioni alla Russia”. Lo afferma il premier ungherese Viktor Orban conversando con Repubblica a margine della sua visita a Roma. “Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere la guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi”, ha affermato Orban, spiegando che “presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio”. Sull’incontro con Meloni, spiega che “il punto importante è il futuro dell’economia europea, perché sulla guerra resta ben poco da fare”.

  • 14:51

    Zelensky: “Le sanzioni sono un’arma, ma servono missili a lungo raggio”

    Le nuove sanzioni alla Russia “faranno la differenza” perché danneggeranno la macchina da guerra russa ma su Vladimir Putin serve una pressione maggiore. “Il presidente Trump è preoccupato per un’escalation. Ma penso che se non ci saranno negoziati, ci sarà comunque un’escalation. Penso che se Putin non si ferma, abbiamo bisogno di qualcosa per fermarlo. Le sanzioni sono un’arma, ma abbiamo anche bisogno di missili a lungo raggio“. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un’intervista a Axios.

  • 13:30

    Tajani: “Aiuteremo l’Ucraina, ma non invieremo soldati”

    L’Italia sta lavorando per gli aiuti all’Ucraina, ma non intende inviare soldati né autorizzare l’uso delle armi in territorio russo: lo ha detto oggi a Roma il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della riunione degli Stati generali della Space Economy organizzata alla Farnesina. “Stiamo lavorando, sta lavorando il ministero della Difesa, certamente – ha osservato Tajani – non ci tireremo indietro, aiuteremo l’Ucraina come facciamo da quasi quattro anni a questa parte, quindi sia dal punto di vista degli aiuti economici sia quelli politici, quelli finanziari e quelli militari. Non manderemo soldati a combattere, non autorizzeremo l’uso delle armi in territorio russo perché – ha aggiunto – non siamo in guerra con la Russia. Difendiamo soltanto il diritto dell’Ucraina a garantire la propria indipendenza”.

  • 13:27

    Zelensky: “Si lavora a un piano di pace come quello elaborato da Trump per Gaza”

    Un piano per il cessate il fuoco e la pace in Ucraina sulla falsariga di quello messo in campo da Donald Trump per Gaza: la proposta è stata avanzata dal premier inglese, Keir Starmer, ai leader della coalizione dei Volenterosi nel corso dell’ultima riunione. E a riferirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista ad Axios. Zelensky sottolinea come la situazione tra l’Ucraina e Gaza sia differente, ma afferma di aver dato la sua disponibilità a lavorare a tale piano che dovrebbe vedere la luce – spiega – molto presto: “Nel giro di una settimana o dieci giorni”. Il leader ucraino aggiunge anche di essere “scettico” sulla possibilità che Vladimir Putin sia pronto ad accettare un piano di pace simile.

  • 12:51

    Cremlino: “Il missile Burevestnik non peggiorerà le relazioni Russia-Usa”

    Il missile a propulsione nucleare Burevestnik non metterà ulteriormente a dura prova le relazioni tra Russia e Stati Uniti. Ne è convinto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov dopo che il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che il presidente russo Vladimir “Putin dovrebbe mettere fine alla guerra in Ucraina, non testare un nuovo missile”. Il Burevestnik è stato testato ieri con successo, secondo quanto riferito da Mosca, e per Putin “non ha eguali nel mondo”. “Non c’è nulla che potrebbe o dovrebbe mettere ulteriormente a dura prova i rapporti tra Mosca e Washington, soprattutto perché sono già al minimo”, ha sottolineato il portavoce del Cremlino. “Finora sono stati compiuti solo i primi passi timidi per far uscire queste relazioni dal loro precedente stato di stagnazione”, ha aggiunto Peskov.

  • 11:16

    Lunedì Putin riceverà la ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son Hui

    Vladimir Putin riceverà lunedì al Cremlino la ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son Hui. Lo ha annunciato il Cremlino. La responsabile della diplomazia nordcoreana ha elogiato la “vicinanza spirituale” tra il suo Paese e la Russia questa mattina durante un incontro con il suo omologo russo Sergei Lavrov a Mosca.

  • 10:58

    Lituania: “Abbatteremo i palloni aerostatici dalla Bielorussia”

    La Lituania chiuderà il confine con la Bielorussia e abbatterà i palloni aerostatici che violeranno il suo spazio aereo. Lo ha confermato la premier della Lituania, Inga Ruginiene, dopo la riunione del Consiglio di sicurezza. Rispetto alla chiusura del confine verrà fatta “eccezione per i diplomatici e i cittadini della Ue che lasciano la Bielorussia”, ha affermato la premier. “In questo modo mandiamo un segnale alla Bielorussia e diciamo che qui non sarà tollerato alcun attacco ibrido, prenderemo tutte le misure più severe per fermare tali attacchi”, ha affermato Ruginiene citata dall’emittente pubblica Lrt.

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