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Gaza, Israele-Hamas c’è l’accordo: il governo Netanyahu dà l’ok dopo un vertice fiume. Trump: ostaggi liberi tra lunedì e martedì

In cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, torneranno a casa i 20 ostaggi vivi. Altri negoziati per il disarmo e la nuova governance. I miliziani: "Garanzie dagli Usa, la guerra è finita"
Gaza, Israele-Hamas c’è l’accordo: il governo Netanyahu dà l’ok dopo un vertice fiume. Trump: ostaggi liberi tra lunedì e martedì
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Il governo israeliano dà l’ok al piano

Il governo israeliano ha approvato il piano per il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e morti, dopo una lunga riunione iniziata con ore di ritardo e terminata a notte fonda. A riferirlo è l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu.

  • 15:03

    Israele: “Barghouti non verrà rilasciato”

    L’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Marwan Barghouti non verrà rilasciato

  • 14:57

    “Se Hamas non trova i corpi, entra in campo task force”

    Secondo fonti israeliane, se Hamas non dovesse riuscire a recuperare i corpi degli ostaggi morti, entrerà in campo una forza multinazionale istituita dal coordinatore per i prigionieri che opererà nella Striscia di Gaza per recuperare le salme i cui luoghi di sepoltura sono noti all’Idf. Lo riferisce Channel 12. Si tratta di una forza composta da Qatar, Egitto, Stati Uniti e Israele. Israele fornirà equipaggiamenti di ingegneria pesante per portare a termine le operazioni.

  • 14:53

    Hamas accusa Israele di manipolare date ed elenchi concordati

    Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, parlando ad Al Jazeera ha accusato Israele di avere iniziato a “manipolare le date, gli elenchi e alcune delle procedure e delle misure concordate nell’accordo di cessate il fuoco”. Qassem ha affermato che Netanyahu sta agendo in questo modo per “dimostrare al popolo che è lui a controllare la situazione, a muovere le fila e a gestire gli eventi”. “Siamo in contatto con i mediatori per obbligare l’occupazione a rispettare quanto concordato e non permettere di procrastinare”.

  • 14:48

    “Continuano le trattative sui nomi degli ostaggi palestinesi da restituire”

    Sono in corso trattative sui nomi da inserire nell’elenco dei detenuti palestinesi che Israele dovrà scarcerare. Lo conferma alla Cnn una fonte israeliana secondo cui “le squadre” di negoziatori “stanno lavorando sull’elenco dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati” e “la questione non è risolta”. “Hamas – conferma – chiede il rilascio di prigionieri per i quali Israele non ha dato il via libera”.

  • 14:43

    Hamas: “Non consegneremo le armi, la resistenza è legittima”

    Il portavoce di Hamas Hazem Qassem in un’intervista ad Al Jazeera ha smentito che la questione del disarmo sia stata affrontata a Sharm el Sheikh. “La discussione con i mediatori riguarda diverse opzioni per il cessate il fuoco, ma non sulla base della consegna delle armi”, ha sostenuto. Qassem ha ribadito che “l’arma della resistenza è legittima per difendere il nostro popolo e garantire l’indipendenza della decisione palestinese”, ma tuttavia “Hamas non ha obiezioni a trovare una formula per gestire la lotta nazionale palestinese”. Qassem ha poi aggiunto che “l’accordo rappresenta per noi la fine della guerra feroce contro il nostro popolo, e spetta agli Stati garanti e ai mediatori costringere l’occupazione a rispettare i calendari concordati”.

  • 14:38

    Erdogan: “Aiuteremo per la ricostruzione di Gaza e monitoreremo l’attuazione del cessate il fuoco”

    La Turchia prenderà parte alla task force che monitorerà la messa in pratica sul campo dell’accordo di Gaza e parteciperà alla “ricostruzione” della Striscia. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. “Lavoreremo con la comunità internazionale per sostenere gli sforzi per la ricostruzione e per aiutare a ricostruire Gaza”, ha detto il leader turco, durante una cerimonia ad Ankara per l’apertura dell’anno accademico. “Il nostro obiettivo è fermare il genocidio e portare la pace nella regione il prima possibile”, ha detto Erdogan, sottolineando che “è di fondamentale importanza inviare urgentemente aiuti umanitari a Gaza, scambiare ostaggi e prigionieri e che Israele fermi immediatamente i suoi attacchi”. 

     

  • 14:26

    A Tel Aviv striscioni di ringraziamenti al presidente Usa Trump

    Grandi striscioni con sopra scritto ‘Thank you president Trump’ sono stati piazzati su alcuni edifici sulla Peace road e Ayalon road a Tel Aviv.

  • 14:25

    “I corpi dei fratelli Sinwar non saranno restituiti”

    Non è previsto che i corpi dei leader militari di Hamas Yahya e Mohammed Sinwar vengano rilasciati nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco per Gaza. Lo riferisce la Cnn citando un funzionario israeliano a conoscenza della questione. Yahya Sinwar è diventato l’uomo più ricercato d’Israele dopo aver architettato l’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele. È stato ucciso dall’esercito israeliano a Gaza nell’ottobre 2024. Suo fratello minore, Mohammed, gli è succeduto come capo militare dell’ala armata di Hamas, le Brigate Al-Qassam, prima di essere ucciso anch’egli da Israele quest’anno. Il suo corpo è stato recuperato dall’esercito israeliano a giugno.

  • 14:23

    Trump: “Netanyahu mi ha detto che ora tutti amano di nuovo lui e Israele”

    “Il premier israeliano Benyamin Netanyahu mi ha detto al telefono: ‘Non ci posso credere. Ora piaccio di nuovo a tutti – intendendo se stesso – e, soprattutto, tutti amano di nuovo Israele’. Io gli ho detto: ‘Bibi, Israele non può combattere contro tutto il mondo, e lui questo lo capisce benissim”: lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump nell’intervista telefonica resa stanotte a Fox News a Hannity dopo il raggiungimento dell’accordo su Gaza.
    Nella stessa intervista Trump ha detto che per questo risultato “tutto il mondo si è messo insieme”, aggiungendo che “così tanti Paesi che non avresti mai detto si sono messi insieme per questo accordo. Tanto Paesi che non ti immagini si sono collegati lì (a Sharm el Sheik), hanno offerto tutto l’aiuto necessario (…) è stato un periodo di tempo veramente incredibile. E’ così grande per Israele, per i musulmani, per i Paesi arabi e per gli Stati Uniti d’America. Più che una pace a Gaza, questa è la pace in Medio Oriente”.

  • 14:20

    Il presidente turco Erdogan: “Ringrazio Trump”

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas sulla prima fase del cessate il fuoco a Gaza e ha ringraziato Donald Trump per gli sforzi profusi per porre fine alla guerra. “Sono molto lieto che i colloqui tra Hamas e Israele abbiano portato a un cessate il fuoco a Gaza. Ringrazio in particolar modo il Presidente degli Stati Uniti, Trump, che ha dimostrato la necessaria volontà politica per incoraggiare il governo israeliano a raggiungere il cessate il fuoco”, ha dichiarato Erdogan su X.

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