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Gaza, al via in Egitto i colloqui per la tregua. Cbs: “L’attacco con droni contro le navi della Flotilla in Tunisia è stato ordinato da Netanyahu”

Entrambe le delegazioni sono arrivate a Sharm El-Sheikh. L'organizzazione palestinese: “Israele apra all’ingresso di aiuti umanitari e permetta alla popolazione di spostarsi liberamente nella Striscia durante la negoziazione”. Tel Aviv: “Non libereremo Barghouti”
Gaza, al via in Egitto i colloqui per la tregua. Cbs: “L’attacco con droni contro le navi della Flotilla in Tunisia è stato ordinato da Netanyahu”
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Cbs: “L’attacco con droni contro le navi della Flotilla in Tunisia è stato ordinato da Netanyahu”

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha approvato direttamente le operazioni militari all’inizio del mese scorso contro due imbarcazioni della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari e attivisti filo-palestinesi, tra cui la svedese Greta Thunberg: la notizia viene data da Cbs News in esclusiva, citando due funzionari dell’intelligence americana informati. Secondo le fonti, l’8 e il 9 settembre le forze israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni ormeggiate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said, provocando un incendio.

  • 19:19

    Freedom Flotilla Italia: “Mobilitiamoci l’8 ottobre per la seconda spedizione di imbarcazioni”

    Nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, le otto imbarcazioni della missione Thousand Madleens to Gaza, assieme alla nave Conscience della Freedom Flotilla Coalition, dirette verso la Striscia, entreranno nella zona rossa. Lo comunica in una nota Freedom Flotilla Italia. 

    “Le imbarcazioni sono partite dai porti italiani di Catania e Otranto, con a bordo centinaia di attivisti, volontari, operatori sanitari e tonnellate di aiuti umanitari – si legge nella nota -. Il governo israeliano ha minacciato di bombardare nuovamente la nave ammiraglia della Freedom Flotilla Coalition, la stessa Conscience già colpita il 2 maggio 2025 al largo di Malta, in acque internazionali. Si tratta di una minaccia gravissima contro un’azione civile, pacifica e perfettamente legittima secondo il diritto internazionale”.

    Per questo l’organizzazione chiama alla mobilitazione generale con presìdi di solidarietà, cortei, scioperi e azioni pubbliche in tutto il Paese, nella giornata di martedì 8 ottobre. “Lo facciamo per tutelare i nostri concittadini e tutti gli attivisti internazionali a bordo della Conscience, che trasporta soprattutto medici, infermieri e medicinali, e delle barche della Thousand Madleens to Gaza, cariche di aiuti e solidarietà per la popolazione assediata – si legge ancora -. Tutte le imbarcazioni hanno diritto di accedere a Gaza: la missione esercita il diritto internazionale di soccorso e la libertà di navigazione per proteggere un popolo sotto attacco e aprire un corridoio umanitario permanente verso la Striscia. Un corridoio che non è solo logistico, ma morale e politico, necessario per far cadere l’assedio illegittimo e disumano imposto da Israele da oltre diciotto anni. A bordo non ci sono armi: ci sono vite, coscienze, medici che rispondono alla chiamata disperata dei loro colleghi di Gaza, stremati da mesi di guerra, fame e distruzione. Difendere la missione in corso significa difendere la vita a Gaza”, conclude.

  • 18:52

    Cbs: “L’attacco con droni contro le navi della Flotilla in Tunisia è stato ordinato da Netanyahu”

    Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha approvato direttamente le operazioni militari all’inizio del mese scorso contro due imbarcazioni della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari e attivisti filo-palestinesi, tra cui la svedese Greta Thunberg: la notizia viene data da Cbs News in esclusiva, citando due funzionari dell’intelligence americana informati. Secondo le fonti, l’8 e il 9 settembre le forze israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni ormeggiate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said, provocando un incendio.

  • 18:33

    Kallas: “L’Ue vuole far parte dell’organo di transizione per Gaza”

    L’Unione Europea vuole svolgere un ruolo nel piano di pace di Donald Trump e far parte del nuovo organismo internazionale di transizione previsto per Gaza, ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, durante una visita in Kuwait. “Crediamo che l’Europa abbia un ruolo importante e che dovremmo farne parte”, ha affermato in risposta alla domanda di un giornalista sulla possibile partecipazione dell’Ue al “Comitato per la Pace” menzionato nel piano del presidente degli Stati Uniti.

  • 18:27

    Parolin benedice le piazze per Gaza e denuncia l’ipocrisia della comunità internazionale

  • 17:04

    Sono iniziati i colloqui indiretti tra Israele e Hamas in Egitto

    Al via i colloqui indiretti fra Israele e Hamas a Sharm el-Sheikh, località turistica sul Mar Rosso in Egitto. Un funzionario egiziano coperto dall’anonimato ha dichiarato che i colloqui sono iniziati oggi pomeriggio. La delegazione israeliana è guidata dal capo negoziatore Ron Dermer, mentre quella di Hamas è guidata da Khalil al-Hayyah. Hamas ha dichiarato che i negoziati si concentreranno sulla prima fase di un cessate il fuoco, compreso il ritiro parziale delle forze israeliane e il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza in cambio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Secondo quanto riportato dal quotidiano statale egiziano al-Ahram, dovrebbero partecipare ai colloqui anche l’inviato Usa in Medi Oriente Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner. I colloqui in Egitto dovrebbero procedere rapidamente. Sabato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che sarebbero stati “limitati a pochi giorni al massimo”, anche se alcuni funzionari di Hamas hanno avvertito che potrebbe essere necessario più tempo per localizzare i corpi degli ostaggi sepolti sotto le macerie.

  • 15:36

    Ancora raid di Israele su Gaza nonostante lo stop richiesto da Trump: 19 morti e 96 feriti in 24 ore

    Secondo fonti di Gaza, l’Idf sta continuando a bombardare in diverse zone della Striscia, non solo a Gaza City, nonostante la richiesta del presidente Usa, Donald Trump, di fermare i raid. Sono 19 i palestinesi uccisi e 96 quelli feriti nelle ultime 24 ore nella striscia.

  • 14:41

    L’ambasciatore israeliano sui cortei per Gaza: “Chi è sceso in piazza non vuole la pace”

  • 13:47

    Flotilla, gli attivisti svizzeri tornati in patria denunciano: “Trattati in modo disumano”

  • 12:26

    La delegazione israeliana è arrivata in Egitto per i colloqui

    È arrivata a Sharm el-Sheikh, in Egitto, la delegazione israeliana che oggi dovrebbe partecipare ai negoziati indiretti con Hamas basati sul piano americano per mettere fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’emittente al-Arabiya.

  • 12:23

    Hamas: “Israele apra all’ingresso di aiuti durante i colloqui”. Tel Aviv: “Non libereremo Barghouti”

    Un funzionario palestinese ha riferito ai quotidiani arabi che Hamas, durante i colloqui in Egitto chiederà in particolare il rilascio di sei detenuti anziani e, in particolare insisterà sulla liberazione di Marwan Barghouti, Ahmed Saadat, Hassan Salama Abdullah, Ibrahim Hamed, Abdullah Barghouti e Abbas al-Sayed. Israele ha già fatto sapere che alcuni detenuti condannati all’ergastolo per gli attentati nei primi anni 2000 che hanno provocato centinaia di vittime civili, non faranno parte della lista di coloro che saranno scarcerati in cambio degli ostaggi. Tra questi, Marwan Barghouti, che sta scontando cinque ergastoli. Il funzionario palestinese ha sottolineato che durante i colloqui Hamas chiederà un massiccio afflusso di aiuti, al ritmo di 400 camion al giorno, e che i residenti di Gaza possano spostarsi facilmente tra la parte meridionale e quella settentrionale della Striscia.

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