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Gaza, la Commissione Ue scarica Ribera: “La posizione della vicepresidente sul genocidio non è la nostra”. Colpito il grattacielo Mustaha Tower. Idf: “Usata da Hamas”

È il giorno numero 700 delle operazioni israeliane nella Striscia. Il ministro Katz. "Stiamo aprendo le porte dell'inferno". Idf: "Nei prossimi giorni raid sui grattacieli di Gaza City"
Gaza, la Commissione Ue scarica Ribera: “La posizione della vicepresidente sul genocidio non è la nostra”. Colpito il grattacielo Mustaha Tower.  Idf: “Usata da Hamas”
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Commissione Ue: “La posizione della vicepresidente Ribera sul genocidio non è la nostra”

“No”, quando la vicepresidente esecutiva Teresa Ribera ha parlato di genocidio a Gaza non parlava a nome della Commissione, “quella non è la posizione della Commissione“. Lo afferma la portavoce capa dell’esecutivo comunitario Paula Pinho nel briefing quotidiano con la stampa. “Non spetta alla Commissione giudicare su questa questione e definizione, ma in realtà ai tribunali, e non c’è stata alcuna decisione del Collegio su questo specifico argomento. Questo è quello che posso dire. E più in generale, sulla definizione di genocidio e su chi decide in merito, e dove potresti voler approfondire”, rimarca. “Stabilire se siano stati commessi crimini internazionali, incluso il genocidio, è di competenza dei tribunali nazionali così come dei tribunali internazionali e sapete quali possono avere giurisdizione e la qualificazione giuridica di tale atto, richiede un’adeguata determinazione”, spiega il portavoce Anouar El Anouni.

  • 17:37

    Ministro degli esteri belga: “L’Ue non si sta assumendo le sue responsabilità”

    La credibilità della politica estera dell’Ue “è in caduta libera” a causa della sua incapacità di agire sull’operazione di Israele a Gaza. Lo afferma il ministro degli Esteri belga, Maxime Prevot, all’Afp. “È innegabile, non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia: l’Ue, in questa fase, non si sta assumendo le proprie responsabilità di fronte a questa enorme crisi umanitaria”, ha detto. Il Belgio ha annunciato che riconoscerà lo Stato di Palestina in occasione dell’Assemblea Generale Onu, che inizierà settimana prossima, e imporrà unilateralmente nuove sanzioni contro ministri israeliani, a causa della situazione umanitaria di Gaza.

  • 17:14

    Il direttore dell’Oms a Israele: “Fermi la catastrofe della fame”

    Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha esortato Israele a fermare la “catastrofe” della fame a Gaza, dove almeno 370 persone sono morte per malnutrizione dall’inizio della guerra. “Questa è una catastrofe che Israele avrebbe potuto prevenire e potrebbe fermare in qualsiasi momento”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus ai giornalisti dalla sede centrale dell’Oms a Ginevra, sottolineando che “la fame dei civili come metodo di guerra è un crimine di guerra e non può mai essere tollerata”. 

  • 17:13

    Netanyahu ai parenti degli ostaggi: “Nessun video di propaganda indebolirà la nostra determinazione”

    “Nessun video di propaganda indebolirà la nostra determinazione e ci distoglierà dal raggiungimento degli obiettivi” che Israele si è prefissato “per la fine della guerra” nella Striscia di Gaza. Lo scrive l’ufficio di Benjamin Netanyahu riferendo del colloquio che il primo ministro israeliano ha avuto con i genitori degli ostaggi apparsi nel video diffuso oggi da Hamas, Guy Gilboa-Dalal e Alon Ohel. L’ufficio di Netanyahu ha sottolineato che “la guerra può finire immediatamente alle condizioni stabilite da Israele”, ovvero “il rilascio di tutti i nostri ostaggi, sia vivi che caduti, il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione della Striscia di Gaz, il controllo di sicurezza israeliano nella Striscia di Gaza e l’istituzione di un’amministrazione civile alternativa che non rappresenti una minaccia per Israele”.

  • 17:11

    Video di un ostaggio: “Vogliamo tornare dalle nostre famiglie”

     “Questo è tutto ciò che vogliamo, vogliamo solo che finisca. Vogliamo tornare dalle nostre famiglie. Per favore, riportateci indietro”. È quanto afferma l’ostaggio Guy Gilboa-Dalal nel video di Hamas che la famiglia dell’israeliano ha acconsentito a diffondere. Nel filmato di 28 secondi, Gilboa-Dalal afferma che la data è il 28 agosto 2025 e che è detenuto dalle brigate Izz ad-Din al-Qassam di Hamas a Gaza City. Ha i capelli corti, una camicia blu scuro e un’espressione di angoscia, mentre si copre il viso con le mani. Il video completo mostra anche un altro ostaggio, identificato come Alon Ohel. Lo riporta il Times of Israel. 

  • 15:53

    Katz pubblica il video del grattacielo bombardato: “Abbiamo iniziato”

    Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha pubblicato sul social X il video della distruzione da parte delle Forze di difesa israeliane (Idf) del grattacielo Al Mushtaha a Gaza City. Katz ha scritto a corredo del filmato: “Abbiamo iniziato”.

  • 15:14

    L’ostaggio Gilboa-Dalal: “Riportateci dalle nostre famiglie”

    “Questo è tutto ciò che vogliamo, vogliamo solo che finisca. Vogliamo tornare dalle nostre famiglie. Per favore, riportateci indietro”. È quanto afferma l’ostaggio Guy Gilboa-Dalal nel video di Hamas che la famiglia dell’israeliano ha acconsentito a diffondere. Nel filmato di 28 secondi, Gilboa-Dalal afferma che la data è il 28 agosto 2025 e che è detenuto dalle brigate Izz ad-Din al-Qassam di Hamas a Gaza City. Ha i capelli corti, una camicia blu scuro e un’espressione di angoscia, mentre si copre il viso con le mani. Il video completo mostra anche un altro ostaggio, identificato come Alon Ohel

  • 13:08

    Gaza City, distrutto il grattacielo Mustaha Tower. Idf: “Era usato da Hamas”

    L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito a Gaza City la Mustaha Tower, grattacielo che, a suo dire, era utilizzato da Hamas, dopo che Israele aveva dichiarato di prepararsi a conquistare la città. “All’interno dell’edificio, Hamas ha installato infrastrutture utilizzate per preparare e condurre attacchi contro le truppe dell’esercito israeliano nella zona”, si legge nel comunicato dell’esercito. “Prima dell’attacco, sono state adottate misure precauzionali per limitare i danni ai civili”, ha aggiunto. Poco prima l’Idf aveva annunciato che “nei prossimi giorni” sarebbero stati presi di mira i grattacieli di Gaza City. 

  • 12:49

    Commissione Ue: “La posizione della vicepresidente Ribera sul genocidio non è la nostra”

    “No”, quando la vicepresidente esecutiva Teresa Ribera ha parlato di genocidio a Gaza non parlava a nome della Commissione, “quella non è la posizione della Commissione“. Lo afferma la portavoce capa dell’esecutivo comunitario Paula Pinho nel briefing quotidiano con la stampa. “Non spetta alla Commissione giudicare su questa questione e definizione, ma in realtà ai tribunali, e non c’è stata alcuna decisione del Collegio su questo specifico argomento. Questo è quello che posso dire. E più in generale, sulla definizione di genocidio e su chi decide in merito, e dove potresti voler approfondire”, rimarca. “Stabilire se siano stati commessi crimini internazionali, incluso il genocidio, è di competenza dei tribunali nazionali così come dei tribunali internazionali e sapete quali possono avere giurisdizione e la qualificazione giuridica di tale atto, richiede un’adeguata determinazione”, spiega il portavoce Anouar El Anouni.

  • 12:11

    Katz: “Le porte dell’inferno si sono aperte a Gaza”

    “Le porte dell’inferno si sono aperte a Gaza. Viene dato il primo avviso di evacuazione a un palazzo di terroristi nella città di Gaza prima di un attacco. Quando la porta si aprirà, non si chiuderà più e l’attività delle Idf aumenterà, finché gli assassini e gli stupratori di Hamas non accetteranno le condizioni poste da Israele per porre fine alla guerra, in primo luogo il rilascio di tutti gli ostaggi e il disarmo, altrimenti saranno distrutti”. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.

  • 11:47

    L’Idf: “Ucciso il capo delle finanze del braccio armato di Hamas”

    Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato l’uccisione – avvenuta pochi giorni fa – di Nur al-Din Dabbaghsh, agente di Hamas che gestiva le finanze del braccio armato del gruppo. Dabbaghsh è stato accusato di aver raccolto e trasferito decine di milioni di dollari a Hamas durante la guerra, denaro che, secondo Israele, ha finanziato armi e operazioni, e ha contribuito a sostenere le capacità di combattimento dell’organizzazione. Lo riporta il Times of Israel.

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