Il mondo FQ

Ucraina, media: “Gli Usa preparano un trilaterale a Budapest”. Fonti: “Putin ha chiesto di incontrare Zelensky da solo”

Continuano i negoziati sulle garanzie di sicurezza. Trump ammette che il capo del Cremlino potrebbe "non volere un accordo". E apre al supporto aereo a Kiev
Ucraina, media: “Gli Usa preparano un trilaterale a Budapest”. Fonti: “Putin ha chiesto di incontrare Zelensky da solo”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Media: “La Casa Bianca prepara un trilaterale a Budapest”

La Casa Bianca sta pianificando un possibile trilaterale fra Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest. Lo riporta Politico citando alcune fonti, sottolineando che il Secret Service si sta preparando per il vertice in Ungheria. “Ci sono diverse opzioni che al momento sono discusse dal nostro team di sicurezza”, ha detto la portavoce di Trump, Karoline Leavitt.

Momenti chiave

    • 14:32

      Trump: “Spero Putin sia bravo, altrimenti sarà dura”

      “Spero che Putin sia bravo, altrimenti la situazione sarà dura. Anche Zelensky deve mostrare flessibilità”. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista a Fox

    • 14:32

      Capo militare della Gran Bretagna in Usa per discutere le garanzie di sicurezza

      Il capo delle forze armate britanniche va oggi negli Stati Uniti per “colloqui approfonditi” sul coinvolgimento americano nelle garanzie di sicurezza per l’Ucraina in caso di accordo di pace. Lo riporta Bbc News, secondo cui il premier Keir Starmer ha incaricato il capo di stato maggiore della Difesa, sir Tony Radakin, di definire i dettagli delle misure per proteggere Kiev col grande alleato Usa.

    • 14:27

      Von der Leyen ai leader Ue: “A Washington fatti passi in avanti”

      “Al Consiglio europeo di oggi, convocato dal presidente Antonio Costa, stiamo discutendo dei progressi compiuti nei nostri sforzi per portare la pace in Ucraina. A Washington D.C. i colloqui hanno fatto passi avanti su solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina, sulla fine dello spargimento di sangue, sulle sanzioni e sul ritorno dei bambini deportati. Il nostro lavoro e la nostra stretta cooperazione continuano”. Lo scrive in un post sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

    • 13:37

      Iniziato il Consiglio Ue in videoconferenza

      “La videoconferenza con i membri del Consiglio europeo per un aggiornamento sui colloqui riguardanti l’Ucraina è iniziata pochi minuti fa”. Lo scrive in un post sui social il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che aveva indetto la riunione per discutere dei risultati del summit di ieri alla Casa Bianca. “L’Ue sostiene con fermezza il popolo ucraino e il presidente Volodymyr Zelensky. L’Ucraina è stata, e rimarrà, al centro dell’agenda dei leader nelle settimane e nei mesi a venire, mentre continuiamo a sostenere gli sforzi per una pace giusta e duratura”, aggiunge Costa, sottolineando che “come primo passo, la Russia deve porre immediatamente fine alla violenza”.

    • 13:37

      Svizzera: “Immunità a Putin se viene per il vertice di pace”

      “L’anno scorso il consiglio federale ha chiarito la situazione giuridica e definito le procedure” per “concedere l’immunità a una persona sottoposta a mandato di arresto internazionale” in arrivo in Svizzera, “se quella persona si presenta per una conferenza di pace, non se si presenta per motivi privati”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis a una domanda sull’eventuale immunità per Putin in caso di colloqui a Ginevra con Volodymyr Zelensky. Il presidente russo è sottoposto a mandato d’arresto internazionale da parte della Cpi. “È tutto molto chiaro, sappiamo cosa fare, sappiamo anche tipo di contatti avere con la Corte penale internazionale e quindi noi siamo pronti, potremmo far partire la procedura questa sera, non abbiamo bisogno di capire prima di che cosa si tratti. È una scelta che la Svizzera naturalmente può fare grazie alla sua tradizione umanitaria e diplomatica, per poter portare come sede dell’Onu a Ginevra discorsi di pace”, ha spiegato Cassis. “Ricordo che nel mese di luglio l’Unione parlamentare internazionale ha organizzato a Ginevra un incontro dei presidenti dei parlamenti e che per accogliere il presidente della Duma, il Parlamento russo, abbiamo dovuto fare anche un giro di telefonate per avere l’ok dei paesi vicini, ma non c’è stato problema, abbiamo questo ruolo riconosciuto ed in poche ore abbiamo risolto la situazione. Credo che abbiamo questa forza, ne siamo capaci, e possiamo garantire sicurezza in tutte le sue dimensioni per un tale incontro. Poi sull’opportunità, naturalmente devono essere i grandi leader a decidere qual è il luogo più opportuno”.

    • 12:45

      Consiglieri per la sicurezza nazionale al lavoro sulle garanzie a Kiev

      I consiglieri per la sicurezza nazionale delle parti presenti ieri al vertice della Casa Bianca – a quanto si apprende da fonti diplomatiche – prenderanno in mano il lavoro nel corso della settimana per mettere nero su bianco i possibili dettagli delle garanzie di sicurezza offerte all’Ucraina, alle quali il presidente Usa Donald Trump si è detto disposto a partecipare. “Non abbiamo al momento un quadro preciso su cosa saranno, i team delle parti presenti all’incontro continueranno a discutere nell’arco delle prossime settimane”, ha dichiarato una portavoce della Commissione Europea.

    • 12:45

      Rubio: “Non diamo armi a Kiev, gliele vendiamo”

      “Non diamo più armi all’Ucraina. Non diamo più denaro all’Ucraina. Ora vendiamo loro armi e i Paesi europei le pagano attraverso la Nato. Stanno usando la Nato per acquistare le armi e trasferirle all’Ucraina. Questo è un altro grande cambiamento rispetto al modo in cui è stata affrontata questa guerra solo pochi anni fa, ad esempio sotto l’amministrazione Biden”: lo ha detto in un’intervista a Fox News il segretario di Stato americano, Marco Rubio.

    • 12:39

      Lavrov: “Accordo solo col rispetto della nostra sicurezza”

      Non si può arrivare a un accordo di pace in Ucraina “senza il rispetto degli interessi di sicurezza della Russia e senza il pieno rispetto dei diritti dei russi e dei russofoni che vivono in Ucraina”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un’intervista alla Televisione Rossiya-24 citata dall’agenzia Ria Novosti. Tali questioni, ha aggiunto Lavrov, “devono essere rapidamente risolte nel contesto” di una intesa.

    • 12:12

      Lavrov: “Aperti a ogni incontro bilaterale o trilaterale”

      La Russia non è contraria a tenere alcun incontro per la pace in Ucraina, “a livello bilaterale o trilaterale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dalla Tass.

    • 12:12

      Lavrov: “L’obiettivo della Russia non sono i territori, ma la sicurezza”

      L’obiettivo della Russia in Ucraina “non è mai stato” la conquista di territori, ma “la protezione” delle popolazioni russe che vi risiedono. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un’intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dall’agenzia Ria Novosti. “Vorrei sottolineare ancora una volta – ha affermato il capo della diplomazia russa – che non abbiamo mai detto che dovevamo semplicemente conquistare qualche territorio. Né la Crimea, nè il Donbass né la Novorossiya sono stati mai il nostro obiettivo”. Laddove la definizione Novorossiya comprende le altre regioni russe rivendicate da Mosca. “Vorrei sottolineare ancora una volta – ha affermato il capo della diplomazia russa – che non abbiamo mai detto che dovevamo semplicemente conquistare qualche territorio. Né la Crimea, nè il Donbass né la Novorossiya sono stati mai il nostro obiettivo”. Laddove la definizione Novorossiya comprende le altre regioni russe rivendicate da Mosca. “Il nostro obiettivo – ha proseguito Lavrov – era proteggere le persone, le persone russe che hanno vissuto su queste terre per secoli, che hanno scoperto queste terre, che hanno versato il sangue per esse sia in Crimea sia in Donbass”.

    DEMOCRAZIA DEVIATA

    di Alessandro Di Battista 17.00€ Acquista