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Iran, Trump: “Deciderò in 15 giorni”. Attacchi reciproci su ospedali e reattori. Il Papa: “Cerchiamo soluzione insieme”

Il presidente usa parla di "chance negoziale". Per report non confermati ucciso Mousavi, nuovo capo di stato maggiore iraniano. Crosetto: "L'Italia non entrerà mai in guerra"
Iran, Trump: “Deciderò in 15 giorni”. Attacchi reciproci su ospedali e reattori. Il Papa: “Cerchiamo soluzione insieme”
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In Evidenza

Trump: “Deciderò in due settimane”

“Donald Trump deciderà sull’Iran nelle prossime due settimane”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt in un briefing con la stampa. “C’è una sostanziale chance di trattative che potrebbero o non potrebbero avvenire con l’Iran nel prossimo futuro. Prenderò una decisione nelle prossime due settimane”, è la dichiarazione di Donald Trump letta dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. “Trump ha un incredibile istinto e ha mantenuto l’America al sicuro nel suo primo mandato. Nessuno dovrebbe essere sorpreso dalla sua posizione sull’Iran. Teheran non può avere l’arma nucleare”, ha sottolineato Leavitt, ribadendo che la “priorità” di Trump è non far avere l’arma nucleare all’Iran.

Momenti chiave

    • 19:28

      Netanyahu: “Gli aiuti per colpire i siti nucleari iraniani sono benvenuti”

      Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la determinazione del suo governo a colpire le infrastrutture nucleari della Repubblica islamica, aprendo anche alla possibilità di assistenza internazionale. “Israele è in grado di colpire tutti i siti nucleari iraniani, ma ogni aiuto è benvenuto”, ha dichiarato Netanyahu all’emittente pubblica Kan. Il premier ha inoltre commentato la posizione statunitense: “Il presidente Trump farà ciò che è bene per gli Stati Uniti, e io farò ciò che è bene per lo Stato di Israele”.

    • 19:26

      Tajani sente Rubio: “Usa pronti a negoziati con l’Iran”

      Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto questo pomeriggio una conversazione telefonica con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio. Tajani, si legge in una nota della Farnesina, ha ribadito l’impegno italiano per una de-escalation che favorisca una soluzione diplomatica nel conflitto fa Israele e Iran. Con il segretario di Stato, il ministro ha concordato sul fatto che l’Iran non deve avere la bomba atomica. Tajani ha ricevuto da Rubio l’indicazione che gli Stati Uniti sono pronti a negoziati diretti con le controparti iraniane, come annunciato dal presidente Trump. I due ministri hanno affrontato anche la situazione a Gaza: Tajani ha sottolineato l’urgenza di un immediato cessate il fuoco e del pieno ripristino dell’ingresso degli aiuti umanitari. Rubio ha concordato e ha confermato che questa è l’intenzione dell’amministrazione Trump. Tajani e Rubio hanno poi discusso delle necessità di far ripartite al più presto il negoziato per arrivare a una pace giusta e duratura fra Russia e Ucraina.

    • 18:22

      Media: “Israele si aspetta una decisione degli Usa nelle prossime 24-48 ore”

      Israele si aspetta “nelle prossime 24-48 ore” una decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull’entrata in guerra contro l’Iran. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. “Ci si aspetta che (gli americani, ndr) si uniscano, ma nessuno li spinge – ha precisato il funzionario – Sono loro a dover prendere la decisione”.

    • 18:17

      Report non confermati: “Ucciso Mousavi, nuovo capo di stato maggiore iraniano”

      Secondo report non confermati, Israele avrebbe “eliminato” Abdolrahim Mousavi, subentrato a Habibollah Sayyari alla guida dello Stato maggiore delle Forze armate iraniane, a sua volta subentrato a Mohammad Bagheri, entrambi uccisi dalle forze di Tel Aviv.

    • 17:53

      Reuters: “Iran e Usa hanno avuto contatti diretti”

      L’Iran e gli Stati Uniti hanno avuto contatti diretti da quando sono iniziati gli attacchi di Israele. Lo riporta Reuters citando alcune fonti diplomatiche. L’inviato speciale Steve Witkoff ha parlato diverse volte al telefono con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica che metta fine al conflitto.

    • 17:51

      Cnn: “Nel pomeriggio incontro tra Witkoff, Ribio e Lammy alla Casa Bianca”

      Secondo quanto riferito da una fonte vicina alla Cnn, si prevede che l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff parteciperà all’incontro tra il Segretario di Stato Marco Rubio e il ministro degli Esteri britannico David Lammy alla Casa Bianca in programma nel pomeriggio. L’incontro, originariamente previsto per la scorsa settimana, avviene nel contesto dell’escalation del conflitto tra Israele e Iran e mentre il presidente Donald Trump valuta un coinvolgimento militare degli Stati Uniti. Venerdì Lammy dovrebbe recarsi dagli Stati Uniti a Ginevra per un incontro tra il ministro degli Esteri iraniano e i ministri degli Esteri di Regno Unito, Francia, Germania e Ue. Witkoff non era inizialmente previsto fra i partecipanti alla riunione.

    • 17:22

      Israele: “Bombardare gli ospedali è un crimine di guerra”

       “Questo è chiaramente un crimine di guerra“. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sàar, durante una visita a Bèer Sheva, nel sud di Israele, dopo l’attacco missilistico iraniano contro il Soroka Medical Center. “Rispecchia la strategia del regime iraniano”, ha affermato in dichiarazioni riportate dal Times of Israel. “Stanno colpendo deliberatamente i civili, obiettivi civili, bambini, anziani. E’ inaccettabile”, ha tuonato, riferendo di “molte telefonate di condanna ricevute da ministri di altri Paesi”. 

    • 16:35

      Teheran arresta 24 persone: “Erano spie di Israele”

      La polizia iraniana ha annunciato l’arresto di 24 persone accusate di spionaggio a favore di Israele e di voler danneggiare l’immagine del Paese, secondo un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa Tasnim. “Ventiquattro individui che stavano spiando per il nemico sionista offline e online, e che stavano cercando di turbare l’opinione pubblica e di offuscare e distruggere l’immagine del sacro sistema della Repubblica Islamica dell’Iran, sono stati arrestati”, ha dichiarato il comandante della polizia di Teheran ovest, Kiumars Azizi.

    • 16:22

      Il 22 giugno voli charter dall’Egitto per gli italiani che vivono in Israele

      Per agevolare il rientro in Italia dei connazionali presenti in Israele, l’Unità di Crisi della Farnesina sta coordinando l’organizzazione di un volo charter in partenza da Sharm el Sheikh (Egitto) il prossimo 22 giugno, con arrivo previsto a Verona. Lo riferisce la Farnesina in una nota, sottolineando che il volo è riservato ai cittadini italiani e ai loro familiari in possesso di passaporto italiano o di altro Paese Ue. L’iniziativa ha natura di facilitazione e prevede il trasferimento da Tel Aviv o Gerusalemme a Sharm el Sheikh, seguito dal volo per l’Italia. E’ previsto un contributo economico complessivo di 500 euro per adulto.

    • 15:32

      Teheran valuta la chiusura dello Stretto di Hormuz

      Teheran sta prendendo in considerazione la chiusura dello Stretto di Hormuz come rappresaglia per l’attacco all’Iran. Lo conferma un membro del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento citato dalla Tass: “La possibile chiusura dello Stretto é una delle opzioni attualmente sul tavolo”.

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