Il mondo FQ

Ucraina, la Russia propone negoziati diretti il 2 giugno. Kiev: “Pronti, ma prima il loro memorandum”

Merz incontra Zelensky e annuncia: "Aiuteremo Kiev a produrre armi a lungo raggio". Lavrov: "Così la Germania è coinvolta nella guerra, fermino la follia". Trump: "A breve sapremo se Putin ci prende in giro"
Ucraina, la Russia propone negoziati diretti il 2 giugno. Kiev: “Pronti, ma prima il loro memorandum”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Lavrov propone negoziati diretti con l’Ucraina il 2 giugno

La Russia propone un secondo round di negoziati diretti con l’Ucraina il 2 giugno a Istanbul per presentare il suo memorandum sul processo di pace. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov. “La nostra delegazione, guidata da Vladimir Medinsky, è pronta a presentare il memorandum e a fornire tutte le necessarie spiegazioni”, afferma Lavrov in una dichiarazione diffusa dal ministero. “Vorrei ancora una volta esprimere la mia gratitudine ai nostri partner turchi per avere offerto una piattaforma ospitale. Speriamo che tutti coloro che sono sinceramente, e non solo a parole, interessati al successo del processo di pace, sostengano la tenuta di un nuovo round di negoziati”, aggiunge. 

  • 12:14

    Cremlino: “Vertice Putin-Zelensky solo dopo gli accordi”

    Un incontro personale tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Vladimir Zelensky potrà avvenire solo dopo “accordi specifici” sugli argomenti in discussione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Secondo Peskov, Mosca non è contraria alla “possibilità” di un vertice tra Putin e Zelensky, “ma un simile incontro dovrebbe essere il risultato di accordi specifici tra le due delegazioni in vari ambiti”. Oggi Zelensky ha proposto un vertice tra lui, Putin, e il presidente americano Donald Trump.

  • 12:12

    Reuters: “Putin vuole lo stop dell’allargamento della Nato a est”

    Tra le condizioni di Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina c’è la richiesta che i leader occidentali si impegnino per iscritto a fermare l’allargamento della Nato verso est e a revocare una parte delle sanzioni alla Russia. Lo scrive la Reuters in un’esclusiva sul suo sito. Putin è pronto a fare la pace, ma non a qualsiasi prezzo”, ha affermato un’importante fonte russa. Tre fonti russe hanno detto all’agenzia di stampa che Putin vuole un impegno “scritto” da parte delle principali potenze occidentali a non allargare l’alleanza Nato, il che equivale a escludere formalmente l’adesione di Ucraina, Georgia, Moldavia.

    La Russia vuole anche la neutralità dell’Ucraina, la revoca di alcune sanzioni occidentali, la risoluzione della questione dei beni sovrani russi congelati in Occidente e la protezione dei russofoni in Ucraina, hanno affermato le tre fonti. La prima ha affermato che, se Putin si renderà conto di non essere in grado di raggiungere un accordo di pace alle sue condizioni, cercherà di dimostrare agli ucraini e agli europei con vittorie militari che “la pace di domani sarà ancora più dolorosa”.

  • 11:04

    Lavrov: “Siamo preoccupati per il rafforzamento della Nato ai nostri confini”

    “Stiamo osservando con preoccupazione l’aumento dei contingenti Nato lungo l’intera linea di contatto con la Russia”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Lo riporta Ria Novosti. “Tra l’altro, si è allungato significativamente dopo l’ammissione di Svezia e Finlandia , precedentemente neutrali, all’alleanza, e non è chiaro perché fossero insoddisfatti della loro vita in uno status neutrale”, ha aggiunto.

  • 11:03

    Ucraina: “Nuovi gravi attacchi ai civili, fermare la guerra”

    “In questi giorni il mio pensiero va spesso al popolo ucraino colpito da nuovi gravi attacchi contro civili e infrastrutture. Assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera per tutte le vittime, in particolare per i bambini e le famiglie. Rinnovo con forza l’appello a fermare la guerra e a sostenere ogni iniziativa di dialogo e di pace “. E’ l’ammonimento di papa Prevost al termine dell’udienza generale.

  • 10:46

    Lavrov: “La neutralità dell’Ucraina è una delle richieste cruciali della Russia”

    La neutralità dell’Ucraina è “una delle richieste cruciali della Russia” per arrivare a una soluzione negoziata del conflitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, citato dalla Tass. Il capo della diplomazia di Mosca ha affermato che “l’impegno nella dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina ad uno status neutrale” rese possibile il riconoscimento del Paese come Stato indipendente da parte della Russia e della comunità internazionale. “Ritornare a questa promessa giurata”, secondo Lavrov, “è una delle richieste cruciali della Russia che deve essere soddisfatta come parte di ogni soluzione” al conflitto.

  • 09:59

    Zelensky: “Da Mosca ancora nessun memorandum di pace”

    L’Ucraina non ha ancora ricevuto il “memorandum” promesso dalla Russia contenente le sue richieste per un accordo di pace. Ad affermarlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Russia – ha affermato, parlando con i giornalisti – si è impegnata a “comunicare quelli che considera i prossimi passi”. L’’Ucraina “leggerà le loro proposte e risponderà sicuramente” una volta ricevute, ha assicurato.

  • 09:58

    Zelensky: “Pronto a un incontro a tre con Trump e Putin”

    Volodymyr Zelensky ha proposto un incontro trilaterale con i suoi omologhi americano, Donald Trump, e russo, Vladimir Putin, per far avanzare i colloqui di pace sulla guerra in Ucraina, pur esortando Washington al tempo stesso a imporre nuove sanzioni contro Mosca. “Siamo pronti per il formato Trump-Putin-io”, ha dichiarato martedì il presidente ucraino in una conferenza stampa sotto embargo fino a mercoledì mattina. “Se Putin non è a suo agio con un incontro bilaterale, o se tutti vogliono un incontro trilaterale, non mi preoccupa. Sono pronto per qualsiasi formato”, ha aggiunto. “Ci aspettiamo sanzioni dagli Stati Uniti”, in particolare contro il “settore energetico e il sistema bancario” russo, poiché Mosca non ha ancora accettato la proposta di cessate il fuoco, ha poi sottolineato Zelensky.

  • 09:57

    Zelensky: “Mosca fa convergere 50mila uomini verso Sumy”

    Mosca sta concentrando oltre 50mila soldati vicino alla regione ucraina di Sumy in vista di una possibile offensiva contro questa fascia di territorio di frontiera dove Mosca afferma di voler creare una ‘zona cuscinetto’ per prevenire potenziali incursioni di Kiev. A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Attualmente, stanno facendo convergere i militari nella direzione di Sumy. Oltre 50mila”, ha dichiarato. “La Russia vuole respingere le nostre truppe dalla regione del Kursk e preparare una nuova offensiva su Sumy”.

  • 09:56

    Kiev: “Nella notte 6 missili e 88 droni dalla Russia”

    Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con sei missili e 88 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 71 velivoli senza pilota nemici sono stati abbattuti o neutralizzati con i sistemi di guerra elettronica.

  • 09:55

    Mosca: “Abbattuti nella notte 296 droni ucraini”

    Nella notte i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 296 droni ucraini. Lo ha riportato il ministero della Difesa russo. “I droni sono stati distrutti nei cieli delle regioni di Tula, Tver, Smolensk, Ryazan, Oryol, Kursk, Kaluga, Ivanovo, Voronezh, Vladimir, Belgorod, Bryansk e della regione di Mosca”, si legge in una nota.

DEMOCRAZIA DEVIATA

di Alessandro Di Battista 17.00€ Acquista